In un mondo colpito dall'incertezza economica e politica è notevole riscontrare la forte crescita delle auto elettriche, almeno nelle economie più grandi. Le BEV (Battery Electric Vehicle) si stanno rapidamente affermando in qualità di vera alternativa alla benzina e al diesel in mercati come l'Europa, la Cina e gli Stati Uniti.
Tutti mostrano grandi tassi di crescita e grandi potenzialità per i prossimi anni. Ma se si guarda al dettaglio per Stato (negli USA) o per Paese (in Europa), la storia può assumere prospettive diverse.
I dati raccolti da JATO mostrano che la domanda di veicoli elettrici si sta 'ricaricando' a velocità diverse a seconda del mercato. Quanto è grande il divario?
Europa a due velocità
Sappiamo tutti che la Norvegia è il paradiso dei veicoli elettrici, che hanno rappresentato il 77% delle immatricolazioni totali a settembre. Gli incentivi, i vantaggi e la convenienza dell'acquisto elettrico spiegano questo risultato. In Norvegia è più conveniente acquistare un'auto elettrica che una a benzina o diesel. Più indietro ci sono i Paesi scandinavi vicini, dove pure la domanda è forte anche grazie agli incentivi e, in generale, perché la popolazione ha un potere d'acquisto più elevato rispetto ad altri Stati europei.

L'Europa del Nord, insieme ad altre economie solide della regione, è quella che io chiamo l'Europa a ricarica rapida. Si tratta dei quattro Paesi scandinavi, Germania, Austria e Svizzera; Francia, Benelux, Regno Unito, Irlanda e Islanda. Insieme, rappresentano un po' più di due terzi del volume di vendite di automobili in Europa.
L'Europa a bassa velocità è generalmente composta da economie con un reddito pro capite inferiore. Comprende tutti i Paesi mediterranei, tranne la Francia, il Portogallo, l'Europa centrale fino alla Polonia e i tre Stati baltici.
Mentre il primo gruppo di Paesi sta adottando rapidamente i veicoli elettrici, il secondo è in ritardo. Ad esempio, nel terzo trimestre del 2022 la quota di mercato delle auto elettriche nei Paesi a ricarica rapida era del 15%. Al contrario, la quota scende al 3,8% nei mercati a ricarica lenta.

Altri fattori che spiegano il divario, oltre al reddito dei consumatori, sono la mancanza di infrastrutture, i minori incentivi e il prezzo della benzina.
Gli Stati ZEV più avanti negli USA
Come in Europa, anche negli Usa i si riscontrano più o meno le stesse differenze tra gli Stati. La California ha guidato di gran lunga la corsa all'elettrificazione, grazie a una regolamentazione rigorosa, a incentivi interessanti e al ruolo delle aziende di nuova tecnologia, tra cui Tesla.
Il programma Zero Emission Vehicle (ZEV) è stato concepito per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni a lungo termine della California, imponendo alle case automobilistiche di mettere in vendita un numero specifico di vetture tra le più pulite disponibili.

Ad agosto 2022, 14 Stati hanno adottato sia il programma ZEV della California sia gli standard LEV (Low-Emission Vehicle): Colorado, Connecticut, Maine, Maryland, Massachusetts, Minnesota, New Jersey, Nevada, New Mexico, New York, Oregon, Rhode Island, Vermont, Virginia e Washington.
E indovinate un po'? L'adozione di auto elettriche in questi Stati è significativamente più alta che nel resto del Paese. Nel secondo trimestre del 2022 (ultimi dati disponibili) il divario di quota di mercato tra gli Stati ZEV e quelli non ZEV era dell'8,7% contro il 3,0%. Le vendite di auto elettriche nei 15 Stati ZEV rappresentavano il 62% del totale del Paese. Al contrario, rappresentavano il 36% del mercato complessivo dei veicoli leggeri negli USA.
L'autore dell'articolo, Felipe Munoz, è Automotive Industry Specialist di JATO Dynamics