Nel 2022 il Codice della Strada ha compiuto 30 anni. Era il 1992 infatti quando i 245 articoli che lo compongono sono entrati in vigore con il Decreto Legislativo 285 del 30 aprile. Quasi un'era geologica fa, con le tecnologie che hanno compiuto immensi balzi in avanti. Non solo quelle delle auto: basta pensare agli smartphone, tra le principali fonti di distrazione per chi guida.
Un Codice vecchio aggiornato negli anni, l'ultima volta a fine 2021, ma con una base tecnica ormai datata. Proprio per questo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha lanciato l'idea di aprire un tavolo tecnico per lavorare sul Codice della Strada. Tavolo che avrà sede al Mit e che nell'idea di Salvini verrà convocato entro la fine dell'anno.
Tavolo aperto
"Un tavolo per l'aggiornamento del Codice che abbia gli enti locali, quindi i rappresentanti dei comuni e i 2 Ministeri, oltre quello dei Trasporti, nodali: quello degli Interni - penso alla Polizia Stradale dal punto di vista della prevenzione e della repressione e anche a quello della Scuola".
Ha spiegato così la sua idea il Ministro Salvini a margine della presentazione dell'edizione 2022 del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, spiegando il perché della presenza del Ministero dell'Istruzione
"I dati che ascoltavo mi dicono che è fondamentale portare l'educazione stradale sui banchi, quantomeno delle scuole superiori"
Sanzioni e repressione
Salvini è poi tornato sul concetto già espresso qualche giorno fa, quello delle sanzioni pecuniarie e penali che non bastano, che prevede la sospensione a vita della patente per i reati più gravi.
Con l'educazione stradale puoi intervenire sui quattordicenni e sui sedicenni. ma quando prendi un cinquantenne o un sessantenne drogato o ubriaco alla guida lì evidentemente la scuola ha fallito qualche anno prima la sua missione lì devi intervenire drasticamente. poi ne parleremo in questo tavolo sull'aggiornamento del codice con gli altri, però nei casi più gravi io penso che la revoca a vita della possibilità di guidare e conseguenzialmente, vista la situazione di uccidere, possa e debba essere considerata
Un tema più volte sottolineato dal Ministro, con collegamenti alla stretta attualità, come l'incidente nei pressi di Alessandria che ha coinvolto 7 giovani, 3 dei quali morti.
È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo
Già, ma su questo il Ministro non c'entra il punto: i giovani infatti erano a bordo di una Peugeot 807, omologata per 7 persone.
Sarà questo uno dei temi centrali del tavolo sul Codice della Strada, assieme a quello della prevenzione. Sempre Salvini ha infatti citato gli etilometri usa e getta, "dal mio punto di vista dovrebbero essere obbligatoriamente previsti a bordo" ha commentato, per un auto esame da parte del guidatore prima di mettersi al volante. Certo, in questo caso entra in gioco il senso civico e un risultato al di sopra del livello limite non evita al 100% che la persona si metta in viaggio.
Il Ministro forse non ricorda che dal 6 luglio 2022 ogni auto di nuova omologazione in Europa deve avere, tra gli altri, il sistema di blocco dell'avviamento per mezzo proprio dell'etilometro. Tecnologia che blocca l’accensione del motore se il guidatore ha un tasso alcolico superiore ai limiti imposti nei vari Paesi.
Micromobilità: protezione e coscienza
Un ultimo passaggio è stato dedicato alla micromobilità, con un focus sui monopattini elettrici, sempre più protagonisti nelle nostre città.
"Bisogna rendere più più sicura la guida sui monopattini: casco e targa, perché non ci può essere impunità. È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, qualcuno però si ritiene impunito. Permettere l'identificazione anche per chi utilizza a sproposito alcuni mezzi che sono pericolosi è giusto".