A giudicare dalle ultime evoluzioni in fatto sia di veicoli sia di fabbriche, si direbbe che nessun Paese stia conciliando così bene la transizione elettrica con la tradizione come la Gran Bretagna. I brand storici come Bentley e Rolls Royce, Lotus e McLaren (quasi tutti in mano a colossi esteri) producono veicoli all'avanguardia in fabbriche high tech spesso immerse nella natura e altamente sostenibili.
L'ultimo e più efficace degli esempi viene dagli iconici taxi londinesi, che da qualche anno sono prodotti da una nuova società, la LEVC, in una altrettanto nuova veste elettrificata e soprattutto in una nuova fabbrica moderna sia nei processi sia nell'impatto ambientale, che si trova a nord di Coventry.
Da Austin a Geely
La storia della nuova fabbrica, nel comprensorio di Ansty Park, inizia dove termina quella ultracentenaria dei famosi taxi neri a tetto alto tipici di Londra e occasionalmente esportati nelle grandi capitali europee. Questi sono originari del 1906, anno dei primi modelli costruiti dalla Austin che nel 1982 cede i diritti alla Carbodies la quale, due anni dopo, fonda la LTI - London Taxis International.
Il colosso cinese Geely, oggi proprietario anche di Volvo e Lotus, compare nel 2006, quando stipula un accordo per la produzione in Cina dei "Black Cab" con la Manganese Bronze Holding, società che controlla LTI. Negli anni successivi, le crescenti difficoltà finanziarie portano la holding all'amministrazione controllata e nel 2013 Geely acquisisce del tutto la divisione taxi fondando una propria società, la London Taxi Company.

Il van VN5 e il taxi TX di LEVC prodotti ad Ansty
La svolta arriva, intorno al 2015, quando il gigante asiatico decide di investire nella transizione energetica di questa attività e stanzia qualcosa come 480 milioni di sterline (pari a oltre 660 milioni di euro di allora) per lo sviluppo di un modello interamente nuovo e altri 90 milioni (circa 125 milioni di euro in euro) per costruire un nuovo stabilimento.
Il complesso viene edificato nel giro di un anno e inaugurato nel 2017 quando inizia ad assemblare il nuovo TX, moderno erede degli storici TX4, a cui negli anni successivi si aggiunge anche un veicolo commerciale battezzato VN5.

Classico, moderno, ibrido
Il sito di Ansty Park è concepito sulle caratteristiche del mezzo, che adotta un sistema propulsivo elettrico di tipo "range extender", vale a dire con batteria ricaricabile e motogeneratore di bordo, utilizzando componenti prelevati dai modelli Volvo. Il primo passo verso un piano che prevede di ampliarsi con altri veicoli e soluzioni di mobilità ecologiche.
Simile nelle forme e nei volumi ai taxi storici, è però costruito con una nuova struttura leggera in pannelli di alluminio incollati con adesivi ad alta resistenza. Secondo l'azienda, questa tecnica costruttiva genera una maggior robustezza e resistenza agli urti con un peso inferiore del 30% rispetto alle strutture saldate.

I trasportatori automatici movimentano le scocche verso la postazione di installazione dei powertrain
Il processo di assemblaggio occupa 64 persone coadiuvate da 7 robot e da una serie di macchinari connessi in un sistema di gestione altamente digitalizzato. In totale gli addetti alla produzione sono circa 500, più o meno metà della forza lavoro impiegata in totale che comprende anche circa 200 ingegneri, mentre la capacità produttiva massima è di 20.000 veicoli l'anno.

Vista aerea del complesso di Ansty Park, a nord di Coventry
Massima compatibilità ambientale
Essendo molto recente, l'impianto a nord di Coventry è naturalmente stato concepito secondo i più moderni criteri di sostenibilità ambientale ed energetica che inizia con l'ottimizzazione dello spazio: l'edificio adibito alla produzione si sviluppa verticalmente su tre piani per una superfice complessiva di 38.000 metri quadri, un'estensione maggiore di quella della stessa area su cui sorge il complesso, che è di appena 37.000 metri quadri.
All'esterno, le aree verdi sono popolate da quasi 18.000 piante che ricreano l'habitat ideale di alcune specie a rischio estinzione come il Tritone Crestato. Come in altre fabbriche inglesi, molta attenzione è stata posta al recupero dell'acqua piovana, con serbatoi che ne raccolgono in media 750.000 litri ogni anno da impiegare in vari utilizzi, come i servizi igienici, riducendo il bisogno di attingere dalla rete idrica municipale.

L'impianto fotovoltaico sul tetto

Le grandi vetrate che danno sul reparto assemblaggio
Energia pulita per tutti
Gli edifici, classificati tra i più efficienti secondo i criteri degli enti per la qualificazione energetica del regno unito (tra cui il Bream), hanno tetto e finestre fatti per sfruttare al massimo la luce solare e si accompagna a sistemi di illuminazione a Led a basso consumo.
Buona parte dell'energia proviene da un impianto fotovoltaico composto da oltre 360 pannelli che generano 95 kWh di elettricità al giorno, mentre sistemi di condizionamento intelligenti con impianti per il recupero del calore esterno riducono il consumo energetico per il riscaldamento di acqua e ambienti.
In più, l'area parcheggio dipendenti è dotata di colonnine gratuite per la ricarica rapida di veicoli elettrici e ibridi plug-in, compatibili con tutti i sistemi di ricarica in commercio, che favoriscono l'uso privato di veicoli ecologici anche presso la forza lavoro.
La scheda di Ansty
Inaugurazione | 2017 |
Proprietà | LEVC |
Collocazione | Ansty Park, Coventry, Contea di Warwickshire, West Midlands, Regno unito |
Superficie complessiva | 37.000 metri quadri |
Dipendenti impiegati | circa 500 |
Capacità produttiva | 20.00 veicoli l'anno |
Altre attività | Centro ricerca, sviluppo e collaudo |
Modelli attualmente prodotti | TX e VN5 |
Modelli storici più importanti prodotti | - |
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