Siamo nel 1984. Al 67esimo Salone di Parigi, nello stand Peugeot, vengono tolti i veli a una concept molto particolare. Dalle linee affilate, con un abitacolo raccolto e con un paraurti posteriore unico, si tratta della Quasar, una concept dedicata al mondo dei rally.

L'obiettivo di questa due posti è semplice per la Casa: anticipare un possibile nuovo ingresso nel 1987 nel campionato mondiale di rally, in particolare nel Gruppo S, cioè quello dedicato alle auto a motore centrale e trazione posteriore.

Affilata e potente

L'estetica della Peugeot Quasar è molto affilata. Lo si capisce subito guardando prima di tutto il frontale, caratterizzato da un muso molto basso con al centro il classico Leone, affiancato da due fari stretti a sviluppo orizzontale.

Peugeot Quasar 1984

Peugeot Quasar 1984

Sopra di essi, alla fine del corto cofano, trova posto un parabrezza molto inclinato e ricurvo, che si unisce ai due piccoli finestrini laterali, quasi a sembrare un pezzo unico. Un'idea simile data anche dalle due portiere ad apertura verticale, che a primo impatto sembrano innestarsi nel telaio quasi formando un'auto monoscocca e alle cui estremità trovano posto due prese d'aria verticali di generose dimensioni, utili al raffreddamento del motore.

Interni d'autore

Se però l'anteriore non stupisce particolarmente in quanto a innovazione, è al posteriore che si trovano le più grandi rivelazioni, sia stilistiche che meccaniche. Guardando la Peugeot Quasar dietro, infatti, il primissimo dettaglio a catturare l'attenzione è sicuramente il grande scarico centrale, posizionato sopra a un piccolo estrattore a sviluppo verticale.

Dietro di questo, infine, trova posto il motore, direttamente derivato da quello della 205 T16, quindi un 4 cilindri biturbo da ben 600 CV, scaricati a terra per mezzo di un differenziale a slittamento limitato. Ma la vera particolarità della Peugeot Quasar si trova all'interno.

Peugeot Quasar 1984

Peugeot Quasar 1984

L'abitacolo, disegnato da Paul Bracq, designer di fama internazionale, porta in dote sedili e cruscotto rivestiti in pelle rossa, "conditi" con un grande monitor centrale con funzione di computer di bordo e altri dettagli.

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