Il gruppo Volkswagen sposta il baricentro verso Usa e Cina, la due super potenze geopolitiche e del mercato automotive. Nella conferenza stampa annuale di bilancio, a Berlino, l'amministratore delegato, Oliver Blume, e il direttore finanziario, Arno Antlitz, hanno presentato i dieci "comandamenti" della strategia di VW Group (vedi screenshot qui sotto), con un punto centrale: 180 miliardi di investimenti nel periodo 2023-2027, il 68% dei quali, cioè 122,4 miliardi, destinati alla e-mobility e alla digitalizzazione.

I 10 punti della strategia Volkswagen
Cina e Nord America über alles
Il focus su Cina e Nord America (con l'annuncio di lunedì sulla gigafactory della controllata PowerCo a St. Thomas, nella provincia canadese dell’Ontario) emerge ai punti 3 e 4 delle slide. Nel Paese asiatico, che Blume ha recentemente visitato traendone la convinzione di un mercato automotive iper dinamico, Volkswagen ha rafforzato la struttura di management (board locale trasversale ai brand) per mantenere la leadership e confermare il claim "In China for China".
Nel 2022 le consegne di veicoli 100% elettrici della famiglia ID. in Cina sono più che raddoppiate: in totale sono stati venduti 143.100 veicoli tra ID.3, ID.4 e ID.6, dato che corrisponde a un +102,9% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, le consegne Bev (Battery electric vehicle) in Cina sono salite del 68% rispetto all’anno precedente.
Negli Usa e in Nord America (è stato presentato un solo video durante la conferenza, quello riservato al marchio di pick-up e truck leggeri, Scout) Volkswagen vuole continuare a crescere per essere "nel posto giusto al momento giusto". Complessivamente le consegne Bev negli Stati Uniti sono cresciute del 18,8%, toccando le 44.200 unità.
Il Gruppo si è posizionato al quarto posto nel segmento di mercato delle auto 100%. Attualmente la sua quota sul mercato totale - inclusi i veicoli con motore a combustione interna - è pari al 4%: l’obiettivo è portarla al 10% entro il 2030, principalmente attraverso l’espansione della più ampia gamma di prodotti per gli Usa, che includerà il debutto di ID.7 e ID. Buzz nel 2024

ll piano di investimenti da 180 miliardi in 5 anni
E l'Europa?
Neanche una parola sull'Europa, se non nella sessione di domande e risposte, durante la quale Blume e Antlitz non hanno ritenuto opportuno fornire risposte definitive sull'eventuale quotazione di Lamborghini, sul futuro di Seat e sulla localizzazione del terzo impianto di produzione delle batterie, dopo quelli di Salzgitter e Valencia ("è una questione di vicinanza al mercato, di approvvigionamento delle materie prima, ma anche e soprattutto di costi", ha rimarcato il ceo group).

Oliver Blume e il board Volkswagen
Il 2035? Dibattito altamente emotivo
Particolare curioso: alla fine del fuoco di fila di domande e risposte (molte di carattere finanziario), Blume si è fatto da solo la domanda sulla querelle 2035, rispondendo che "il dibattito altamente emotivo, ma la mobilità elettrica e degli e-fuels sono in rampa di lancio e questo non può essere negato. Rappresentano il futuro, non c'è discussione che siano superiori nel futuro, anche vicino, ai motori termici".
"È una questione di sostenibilità che non riguarda solo la Germania e l'Europa. Gli e-fuels,", ha detto, ribadendo quanto sostenuto alla presentazione dei conti di Porsche (il brand di cui mantiene la carica di ceo), "possono avere un ruolo importante anche per i mezzi pesanti, gli aerei e la navigazione. E anche per gli 1,3 miliardi di veicoli che sono in circolazione con il motore termico e che continueranno a circolare per decadi".

Arno Antlitz, Cfo e Coo di Volkswagen Group
I risultati finanziari
Nella conferenza sono stati confremati i dati diffusi il 3 marzo. I ricavi complessivi sono saliti dell'11,6%, raggiungendo i 279,2 miliardi di euro, grazie alle vendite di veicoli meglio equipaggiati e a un migliore mix dei prezzi. Le consegne di veicoli completamente elettrici (BEV) sono aumentate in modo significativo, mentre il numero totale di veicoli consegnati è leggermente diminuito del 7% (8,263 milioni di unità contro 8,882 milioni nel 2021) a causa della carenza di semiconduttori, dei problemi nella catena logistica e delle interruzioni delle forniture in Cina. In totale, sono stati consegnati ai clienti 572.100 auto full electric, il 26% in più rispetto all'anno precedente (ora è il 7% delle consegne totali). L'obiettivo per il 2023 è di consegnare circa 9,5 milioni di veicoli.
Nel corso della conferenza stampa è stato fatto il punto in dettaglio sulla redditività (Ros, Return on sales) dei diversi brand. Nel complesso, la divisione automotive ha toccato il 7,9% (8,1% il dato di gruppo), una percentuale raggiunta soprattutto grazie alle performance a due cifre dei brand premium e lusso (Audi 11,3%, Lamborghini 25,9%, Bentley 20,9%, Porsche 18,6%), mentre VW è al 3,6% e Skoda al 3%.

Le performance dei brand Premium
Gli investimenti
Uno dei motivi principali dell’aumento degli investimenti (la quota per e-mobility e digitalizzazione è salita dal 56% al 68%) è lo stanziamento di fino a 15 miliardi di euro per la costruzione di gigafactory per celle batteria di PowerCo, start-up del gruppo dedicata a questo specifico business, e per l’approvvigionamento delle materie prime per le batterie.
Entro il 2030, PowerCo dovrebbe generare un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di euro. Inoltre, proseguiranno gli investimenti nell’ultima generazione di motori a combustione. In tal senso il picco degli investimenti è previsto per il 2025, per poi diminuire costantemente.

Blume: il 2023 sarà decisivo per la nostra strategia
In una dichiarazione Blume ha affermato che:
"Il 2022 è stato un anno importante per il gruppo Volkswagen. Abbiamo fatto progressi nell’attuazione della nostra strategia, nonostante difficoltà enormi. Abbiamo raggiunto una quota Bev record, il 7% sul totale delle consegne: un traguardo significativo, da cui partiremo quest’anno mentre la nostra gamma di modelli continuerà a crescere. In linea con il piano in dieci punti, abbiamo compiuto passi importanti nell’implementazione del nostro programma, che include nuove strategie di prodotto per i brand, la razionalizzazione delle piattaforme e la revisione della software roadmap. Abbiamo continuato a rafforzare la nostra presenza globale concentrando la produzione e lo sviluppo di prodotti e tecnologie ancora più localmente. Il 2023 sarà decisivo per raggiungere obiettivi strategici e accelerare i progressi del Gruppo”.