La "classica" Chevrolet Bel Air, era un modello della Casa americana in vendita negli Anni '50, rimasto pressoché inalterato per due generazioni e due decenni. Al Salone di Detroit del 2002 la Casa americana ripropone questo nome su una concept cabrio di medie dimensioni.
Rossa e dalle forme tipicamente statunitensi, il prototipo guadagna presto il consenso del pubblico presente alla kermesse, facendo riflettere i manager su una possibile messa in produzione - cosa che non avverrà mai. Ecco la sua storia.
Il progetto
La "nuova" Chevrolet Bel Air Concept viene progettata con una lunghezza complessiva di 4,85 metri. Si tratta a tutti gli effetti di un prototipo di decappottabile ispirato al mitico modello d'origine, in questo caso con carrozzeria a due porte e un motore di nuova generazione decisamente più performante dell'originale.
A livello di design, l'auto conquista il pubblico del Salone americano grazie a linee simili a quelle del modello degli anni '50, ma evolute nel segno della modernità. In particolare spicca la linea di cintura piuttosto alta, i passaruota di grandi dimensioni e i fari quasi squadrati, così come un generoso spazio per la testa e una posizione di guida rialzata.
Davanti non manca ovviamente il caratteristico papillon Chevrolet sulla calandra, abbinato a dei suggestivi cerchi in alluminio da 18 pollici dal design a cinque razze doppie, insieme a un curioso parabrezza curvo.

Chevrolet Bel Air Concept (2002)
Parlando di meccanica, sotto al cofano trova posto un motore Vortec da 3.5 litri turbo a cinque cilindri in linea, basato sulla famiglia di motori presenti sui modelli di fascia media della General Motors, come la Chevrolet Colorado, il GMC Canyon o l'Hummer H3.
Al monoblocco in alluminio viene abbinato un cambio automatico Hydra-Matic 4L60-E a quattro rapporti, utile a gestire la potenza di 320 CV e la coppia massima di 427 Nm.

Chevrolet Bel Air Concept (2002)

Chevrolet Bel Air Concept (2002)
Interni d'autore
Per quanto riguarda gli interni, il design scelto è di chiara ispirazione al passato ed è dominato dal colore rosso, presente nei rivestimenti della plancia o delle porte, abbinato al color crema, per i sedili in pelle.

L'originale Chevrolet Bel Air Cabrio del 1955
Tra gli elementi che più colpiscono dell'abitacolo ci sono il volante a tre razze, anch'esso in rosso, il quadro strumenti in stile classico, con indicatori orizzontali sia per i giri motore che per la velocità, e la tradizionale leva del cambio installata nel piantone dello sterzo, anch'essa un dettaglio molto americano.