"Dovremo ripensare al significato del marchio Ford in un paese come la Cina". Ha parlato così Jim Farley, amministratore delegato della Casa statunitense, in occasione di un evento di beneficienza tenutosi ieri a Detroit.
Secondo quanto riportato dalla Reuters il manager pensa a un rimodellamento del brand, per far fronte a un mercato in forte espansione e iper competitivo per i veicoli elettrici (EV) come quello cinese. Ma cosa significa?
Idea in divenire
La risposta è: non lo sappiamo. Farley infatti non ha fornito indizi o dettagli sul come Ford intenderebbe portare avanti la trasformazione. Quello che emerge però è come l'Ovale Blu abbia bisogno di un boost generale per andare alla conquista del mercato nella Repubblica Popolare, dopo la flessione delle vendite registrata nel primo trimestre del 2023.

Ford Explorer elettrica (2023)
C'è da dire però che Ford non è sola: anche altri colossi "tradizionali" non riescono a rosicchiare importanti quote di mercato in Cina, mentre i brand interni - BYD in testa - continuano a conquistare clienti con modelli 100% elettrici e plug-in.
Nativi elettrici
Sempre stando a quanto riportato dalla Reuters Farley ha sottolineato come gli unici marchi premium capaci di raccogliere buone soddisfazioni in Cina - come Xpeng, Nio e Li Auto - siano nativi elettrici, con attenzioni particolari all'aspetto tecnologico e all'esperienza digitale
"La differenziazione si riduce davvero alla tecnologia e ai servizi" ha detto il numero l'ad di Ford, aggiungendo "Sono tutti belli. Tutti questi veicoli sono bellissimi. Andate in Cina".
Competizione serrata
Un continuo fiorire di marchi e modelli che rischia di sovraccaricare il mercato interno, creando una concorrenza feroce. Ecco perché lo sguardo dei colossi cinesi è sempre più orientato verso l'Europa, dove c'è ancora tanto spazio per veicoli elettrici, SUV e crossover in primis.

BYD Seal

BYD Seagull
In questo secondo Farley c'è un brand che spicca su tutti: BYD. La Casa cinese infatti controlla praticamente ogni aspetto della fornitura di materie prime e componenti "Sono totalmente integrati verticalmente, fino alle batterie. Nessuno lo fa in tutto il mondo".
Un vantaggio strategico fondamentale che ha dato vita, tra le altre, a un'auto come la Seagull, una citycar da 250 km e prezzo (in Cina) di circa 10.000 euro.