Gli e-fuel continuano a essere un tema sempre più attuale nel settore dei trasporti. Numerose aziende e Case auto hanno avviato (o hanno in programma di avviare) dei progetti legati ai carburanti sintetici, con l’obiettivo di creare un’alternativa all’alimentazione elettrica.
Uno degli ultimi progetti a essere stati presentati è quello proposto da Greenalia e P2X Europe, che costruiranno un impianto dedicato nell’area industriale di Curtis-Teixeiro, in Spagna.
Gli obiettivi
Nelle intenzioni delle due aziende, lo stabilimento avrà una capacità di produzione di oltre 11.000 tonnellate di idrogeno “verde” (ottenuto, quindi, attraverso l’impiego di energia rinnovabile), il quale, combinato con la CO2 catturata dall’atmosfera, contribuirà a produrre almeno 20.000 tonnellate di carburante sintetico.
La scelta di stabilirsi nella regione della Galizia è legata all’ottima industrializzazione della zona. In particolare, Greenalia e P2X Europe sottolineano la presenza di porti, centri di ricerca e “l’elevato potenziale” in termini di energie rinnovabili.
La produzione sarà orientata principalmente all’utilizzo nell’aviazione, ma non è ovviamente da escludere un possibile impiego sulle auto, nel caso in cui la domanda in quest’ultimo settore cresca nei prossimi anni.
Le Case ci credono
L’apertura dell’Unione Europea agli e-fuel registrata negli scorsi mesi ha portato le Case a interessarsi sempre di più a questa potenziale alternativa alle vetture elettriche. Ne è un esempio Stellantis, che sta collaudando i motori a benzina e diesel Euro 6 prodotti dal 2014 con dei carburanti sintetici, i quali garantirebbero emissioni di CO2 nettamente più contenute.
I carburanti sintetici piacciono anche ai produttori di supercar come Ferrari e Porsche. Il Cavallino Rampante ha annunciato che non svilupperà solo una sportiva elettrica, ma anche un possibile V12 alimentato ad e-fuel. Il brand tedesco, invece, investe da tempo sulla ricerca e ha già avviato la produzione in un impianto in Cile.