Ho visto la Lamborghini Revuelto. Di più, l'ho provata. Sciolgo subito qualsiasi dubbio però: l'ho guidata solo virtualmente in occasione del lancio del videgioco The Crew Motorfest. Però l'occasione era ghiotta, perché la Revuelto - sì, quella vera - era lì, pronta a farsi ammirare nell'Hangar di Iron Lynx, sede sportiva della casa di Sant'Agata Bolognese. Insomma, ho passato una giornata tra virtuale e reale nel segno del Toro.
Revuelto: evoluzione della specie
Avere l'occasione di vedere dal vicino un mezzo del genere, ti permette di apprezzare ancora di più il lavoro di Lamborghini. Immaginate di poter osservare - telefoni secretati - la catena di montaggio della Revuelto. I dati tecnici si conoscono, anche perché il nostro collega Giuliano Daniele l'aveva già vista in anteprima: 1.015 CV complessivi figli dell'iconico V12 certo, ma anche di tre motori elettrici - due sull'asse anteriore e uno sul posteriore - che decretano questa auto come la più potente della storia di Lamborghini: 2,5 secondi per lo 0-100 km/h, velocità massima di oltre 350 km/h.

La Revuelto è stata la protagonista della giornata...realmente e virtualmente
È la prima ibrida di Sant'Agata, anzi, una HPEV - High Performance Electrified Vehicle - con la batteria che si trova lungo il pianale, ed è di 3,8 kWh. E' impressionante, vedendo lo scheletro della vettura, come il cambio a doppia frizione - altra novità - posto in posizione trasversale, abbia creato spazio per l'inverter inglobato armoniosamente.
Stile Lamborghini
Ecco, parlando di armonia, all'evento organizzato da Ubisoft, era presente anche Mitja Borkert, head of design Lamborghini, che ha spiegato l'onore e la bellezza di poter disegnare quella che è l'erede della Countach e della Aventador. Linee marcate, ma al contempo filanti, proporzioni evidenti con una soluzione di continuità per la linea del tetto, gli stilemi della ypsilon per i proiettori, ma anche la spigolosità di linee che si interfacciano con un heritage da rispettare "evolvendolo come abbiamo fatto per la zona davanti il passaruota posteriore per migliorare anche il raffreddamento".

Mitja Borkert spiega il design della Revuelto
Insomma, dal vivo, nonostante dimensioni più generose, è anche più filante della Aventador. Con una zona posteriore fiore all'occhiello con il V12 in bella mostra e il doppio scarico con sezione esagonale a ricordare le scelte stilistiche di Marcello Gandini (alla cui 'matita' si devono, tra l'altro, Miura e Countach).
Una prova virtuale
La giornata è proseguita con il lancio del videogioco The Crew Motorfest, legato a doppio filo con Lamborghini per l'evento, ma non solo. The Crew è un gioco arcade certo, e quindi non vuole essere una rappresentazione "simulativa". Non per questo, però, ha meno valore. Anzi.

La prova virtuale di The Crew MotorFest

Un giro nel museo di Sant'Agata Bolognese è d'obbligo
Sono dell'idea che fin dagli Anni Ottanta e Novanta, molti appassionati - me compreso - hanno sviluppato la loro passione con tutta una serie di videogiochi, e così The Crew vuole continuare a fare. Una guida immediata, veloce, semplice ma immersiva, e appagante per gli occhi così come per la "sua fisica". Insomma, è divertente poter guidare olttre 600 automobili in contesti come quelli dell'isola O'ahu delle Hawaii.
La Revuelto certamente è stata la regina, ma il titolo Ubisoft ha riportato oltre 600 vetture, campagne tematiche, scenari all'interno di un vero e proprio open world e Playlist, fiore all'occhiello del videogioco disponibile a partire dal 14 settembre per Playstation, x Box e PC.
Proprio una delle Playlist ripercorre e celebra i 60 anni di Lamborghini, permettendo di utilizzare i modelli più iconici a partire dalla Miura del 1971.
Tra atmosfere notturne, strade degne di Fast and Furious, spiagge, highway e percorsi tecnici, The Crew Motorfest è una celebrazione della spensieratezza genuina che regna in chi ama le belle auto. Insomma, da pilota sim, passare un paio d'ore a guidare con il pad, è stato piacevole. Molto piacevole.