Il Regno Unito starebbe valutando di ritardare di cinque anni il divieto alla vendita di auto con motore termico. L'entrata in vigore dello stop - attualmente prevista per il 2030 - slitterebbe così al 2035

A riportarlo è la BBC, secondo la quale l'annuncio ufficiale potrebbe avvenire già nel corso di questa settimana.

Annuncio ufficiale in vista

L'obiettivo del 2030 era stato inizialmente introdotto nel novembre 2020 e costituiva uno dei punti più importanti del governo di Boris Johnson. La scadenza del 2030 era originariamente un obiettivo più ambizioso rispetto al piano dell'Unione Europea, che mira a imporre l'azzeramento delle emissioni per le nuove auto vendute dopo il 2035.

L'attuale Primo Ministro britannico Rishi Sunak dovrebbe rivolgersi alla nazione nei prossimi giorni, svelando una serie di allentamenti politici riguardanti le emissioni di gas serra. Tuttavia, è stato riferito che Sunak non intende fare marcia indietro sull'obiettivo vincolante del governo, sancito per legge nel 2019, di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

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La città di Londra

Mentre l'ufficio di Sunak si è astenuto dal commentare la rivelazione della BBC, un portavoce del governo ha affermato l'impegno dell'esecutivo verso gli obiettivi di zero emissioni nette. Il portavoce ha anche sottolineato che l'approccio del governo privilegerà il pragmatismo per garantire che i costi non gravino sulle famiglie britanniche.

La situazione nel Regno Unito

La gestione delle politiche climatiche da parte di Sunak è stata oggetto di forti critiche da parte degli scienziati e dell'opposizione, in particolare dopo che il premier aveva sottolineato un "approccio proporzionato" al cambiamento climatico per cercare di bilanciare gli obiettivi climatici con la necessità di tenere sotto controllo i costi per i consumatori.

Non è mancata la risposta delle Case auto, tra cui Ford che definisce la mossa del Regno Unito come "incredibilmente confusa" e "molto retrograda". La divisione britannica dell'Ovale Blu - per voce del ceo Lisa Brankin - ha aggiunto che la decisione "è troppo semplicistica" e che "si poteva fare di più sul piano fiscale per rendere più accessibili le auto elettriche".

Nel frattempo, come sappiamo, anche l'Unione Europea non sta affrontando un momento semplice dal punto di vista delle politiche riguardanti le emissioni. A marzo, la Germania ha stretto un'alleanza con altre sette nazioni per opporsi al divieto di vendita di auto con motore termico nel 2035.