Una rivoluzione. Mercedes l'aveva promessa e l'ha fatta: la nuova Classe A è tutta un'altra auto. Nel senso che non c'entra nulla con le “A” che abbiamo conosciuto negli ultimi 10 anni. Si era capito da qualche tempo, ma a vedere la macchina su strada l'effetto è ancora più eclatante. Ci troviamo dinanzi una compatta di segmento C, tecnologica, sportiva, bella da vedere e da guidare. Un'auto fatta per dare del filo da torcere alle solite Audi A3 e BMW Serie 1. L'attacco è davvero frontale e la nuova Classe A prima ancora di arrivare nelle concessionarie (a fine settembre in Italia) ha già spiazzato i concorrenti grazie alla politica commerciale particolarmente aggressiva che vede il listino partire da 22.990 euro.
L’abitabilità è buona davanti e discreta per chi siede dietro, con il “classico” terzo adulto scomodo anche a causa del tunnel piuttosto pronunciato. I sedili sportivi tutti d’un pezzo e le superfici vetrate sacrificate in nome del design limitano la visibilità dei passeggeri, ma al contrario di quello che si potrebbe credere l’effetto non è opprimente. E' piccolino, invece, il bagagliaio e soprattutto difficile da sfruttare a causa della bocca d’accesso ristretta dai fianchi alti della carrozzeria. Sula carta sono 341 litri contro i 360 della BMW Serie 1 e i 365 della nuova Audi A3.
SI FA NOTARE
È il design, naturalmente, a far la parte del leone. La nuova Classe A è “rivoluzionaria” non soltanto perchè cambia il DNA del modello (da monovolume a due volumi sportiva), ma anche e soprattutto perchè rinnova lo spirito di un marchio che mai aveva osato disegnare un'auto così attraente. Dove per “attraente” intendiamo che è disegnata per attirare gli sguardi - possibilmente invidiosi - attraverso linee muscolose, un frontale arrogante e un posteriore acquattato al suolo che tutto ricorda tranne che una Mercedes. E, infatti, questa quest’auto è la prima Mercedes disegnata per piacere anche a quella categoria di pubblico rimasto troppo spesso lontano dai prodotti di Stoccarda: i giovani. Un numero su tutti riassumo tale mutazione genetica: la nuova Classe A è più bassa di 16 centimetri rispetto alla precedente generazione. E anche le altre dimensioni rientrano ora nella media della categoria delle compatte con 4,29 metri di lunghezza (la BMW serie 1 è lunga 4,32 metri), 2,69 di passo e 1,78 di larghezza.AMBIENTE SPORTIVO
L'auto è sexy fuori, ma sa farsi piacere pure dentro. L'impostazione della plancia a T, fa il verso alla SLS ed è adornata dalle bocchette di areazione anni ’60, belle da vedere e pratiche da utilizzare. Poi ci sono i sedili sportivi di serie, con poggiatesta integrato davanti e dietro, che con la loro forma avvolgente fanno molto auto sportiva, con tanto di effetti speciali per sorprendere i passeggeri in notturna: le feritoie presenti sotto ai poggiatesta sono illuminate da una luce ambrata. La qualità dei materiali è notevole e può essere incrementata con le varie personalizzazioni disponibili per i sedili, plancia e pannelli porta. Il tocco hi tech lo da invece lo schermo a forma di tablet che pare galleggiare al centro della plancia, una soluzione d'effetto nonché efficace in termini di visibilità. Le tante ricercatezze stilistiche non devono però far pensare che siano cambiate le abitudini di Casa Mercedes: nel bene e nel male l'ergonomia dei comandi è quella tradizionale con il freno a mano (elettronico) che si innesta sempre dalla sinistra del volante, la manopola per controllare il navigatore o comunque il sistema infotelematico sul tunnel centrale e il resto dei pulsanti suddivisi in modo razionale fra centro plancia e volante. Giusto i comandi del climatizzatore sono un po’ infossati, ma ci si fa l’abitudine.L’abitabilità è buona davanti e discreta per chi siede dietro, con il “classico” terzo adulto scomodo anche a causa del tunnel piuttosto pronunciato. I sedili sportivi tutti d’un pezzo e le superfici vetrate sacrificate in nome del design limitano la visibilità dei passeggeri, ma al contrario di quello che si potrebbe credere l’effetto non è opprimente. E' piccolino, invece, il bagagliaio e soprattutto difficile da sfruttare a causa della bocca d’accesso ristretta dai fianchi alti della carrozzeria. Sula carta sono 341 litri contro i 360 della BMW Serie 1 e i 365 della nuova Audi A3.