Prendete una delle station wagon più conosciute dagli automobilisti per la sua diffusione - l’Audi A4 Avant - e una trasmissione, il cambio automatico a variazione continua CVT, ben nota ai progettisti per il livello di efficienza che sulla carta può far raggiungere ad un’automobile. In concomitanza con il periodo estivo, in cui spesso si compiono lunghi viaggi in auto, il cambio Multitronic a catena metallica dell'Audi che abbiamo provato è un’occasione per verificare se i principali limiti "storici" di questa trasmissione (la coppia massima trasmissibile e l’effetto “frizione che slitta” in accelerazione) siano stati ridimensionati. L’A4 Avant restyling 3.0 V6 TDI da 204 CV ci ha dato modo di verificare su strada le doti teoriche di questo cambio nell’accoppiamento con un’auto premium, che si confronta nell’intorno dei 40.000 euro principalmente con la BMW 320d Touring (disponibile col cambio automatico ad 8 rapporti), la Mercedes C250 CDI Station Wagon (a richiesta con il cambio automatico a 7 marce) e la Volvo V60 D5 (nella versione Geartronic, con l’automatico a 6 rapporti).

LUCI ED ARCHI DI CERCHIO

L’ultimo restyling che ha interessato l’Audi A4 Avant ha tonificato le forme di una carrozzeria tradizionalemente (e tutt'ora) dinamica, che nell’esemplare color nero “profondo perla” della nostra prova sono particolarmente enfatizzate. Ci riferiamo alla presenza di accessori a richiesta come l’assetto sportivo con pneumatici 255/35 R 19, il pacchetto S line e i proiettori allo xeno con luci diurne a Led. Il tema geometrico dominante, poi, è l’arco "a tutto sesto", cui abbiamo pensato azionando le maniglie delle porte ed osservando l’andamento discendente del terzo montante, che unisce coda e tetto seguendo linee disegnabili da un compasso.

COCCOLA VISTA E TATTO

La silhouette snella del volume destinato al bagagliaio mimetizza in realtà una buona capacità di carico (490/1.430 litri), superato in volumetria da altre esponenti della categoria ma forte di un vano regolare e quindi ben sfruttabile (oltre che dotato di molti ganci e divisori). L’abitabilità è buona per quattro persone, che possono apprezzare una qualità realizzativa degli interni di alto livello. Ci è piaciuto l’abbinamento cromatico della selleria, davvero appagante con l’accostamento nero-ocra della pelle e le cuciture a contrasto. Su richiesta, inoltre, rivestimenti interni possono essere impreziositi con gli inserti in betulla grigia del nostro esemplare. Non delude nemmeno la plancia, con la palpebra che sovrasta con una forna complessa il quadro strumenti e lo schermo del navidatore, senza per questo rinunciare all’utilizzo di un materiale molto piacevole al tatto. Audi conferma insomma la cura per le finiture degli interni che le viene riconosciuta, limitando però i centimetri di spazio per un quinto passeggero e adottando soluzioni non così aggiornate per l’infotainment, come il pannello touch sensitive che abbiamo apprezzato sulla sorella maggiore A6: il selettore rotante del sistema MMI della A4 (optional), non è così intuitivo nell’utiltizzo.

I GIRI SCENDONO, LA VELOCITA’ SALE

"Incastrati" fra la linea di cintura alta e i sedili avvolgenti siamo posizionati piuttosto in basso, ma l'ergonomia è rispettata e, impugnato il piccolo volante dalla geometria “a tutto tondo”, avviamo il 3.0 V6 TDI per partire. La presenza del cambio Multitronic si fa subito sentire: gestire lo stacco della trasmissione allo spunto non è facile, perchè occorre premere l’acceleratore con dolcezza per evitare di partire “a razzo” anche quando non ci sia fretta. Una volta in movimento l’abbinamento fra la coppia di 400 Nm a soli 1.250 giri/min e l’attitudine del cambio CVT ad allungare progressivamente rapporti porta l’A4 a muoversi spesso nell’intorno dei 1.000 giri/min, con grandi benefici in termini di silenziosità e comfort di marcia. Affondando sul gas per accelerare, poi, non si verificano ritardi nella risposta e la voce del V6 non ha tempo di salire e, soprattutto, infastidire, perché l’incremento di velocità è rapido e viene naturale inseguire la progressione alzando nuovamente il piede destro e scivolando via con l’ago del tachimetro che sale, mentre il contagiri scende. Il sistema Audi Drive Select permette inoltre di impostare le tarature dell’auto. Lo avevamo giudicato positivamente già durante la prova della sportiva RS 4 Avant e su questa 3.0 TDI abbiamo trovato le nostre regolazioni preferite impostando la modalità Individual sul setup “comfort” per il motore e “dynamic” per lo sterzo. L’erogazione più sportiva prevista per il propulsore, infatti, non ci ha convinto, perché la risposta diventa troppo aggressiva e quindi poco modulabile per un’amante della souplesse come l’A4 Avant 3.0 TDI Multitronic. Le “basse frequenze” su cui motore e cambio lavorano si trovano in sintonia anche in materia di consumi, che al termine della nostra prova si sono riassunti in un valore medio di 5,9 l/100 km.

ACCESSORI ELITARI

Il listino dell’Audi A4 Avant 3.0 TDI Multitronic parte da un prezzo di 43.000 euro tondi. La lista degli optional è nutrita e non a buon mercato: fra gli optional presenti sulla vettura provata abbiamo constatato come due sistemi importanti per la sicurezza attiva e il piacere di guida dell’auto, l’Audi side e active lane assist e lo sterzo dinamico, richiedano rispettivamente 1.235 e 1.165 euro. Anche la riuscita caratterizzazione estetica, infine, richiede un sacrificio aggiuntivo: i pacchetti S line ed S line exterior sono proposti a 4.285 e 1.935 euro.

[Foto: Giovanni Pagani]

Fotogallery: Audi A4 Avant 3.0 TDI Multitronic 204 CV