Il segmento D italiano, escludendo i marchi premium, vale poco più di 27.000 unità all'anno, di cui quasi i due terzi vengono acquistate da aziende o da società di noleggio. Sul podio ci sono tre tedesche, Passat, Octavia (passatemi la licenza geografica) e la Insignia, mentre la medaglia di legno va alla Peugeot 508. Poi vengono i due modelli Ford, la S-Max e la Mondeo. La seconda è stata rinnovata da poco e infatti le sue vendite stanno superando quelle della prima, che comunque fino a tutto il 2014 si è mantenuta in testa. Del resto la formula della S-Max è tanto particolare quanto intelligente: offrire tutte le caratteristiche di una grande berlina, con la possibilità di avere più spazio e in modo più flessibile. La monovolume ha 5 posti e un bagagliaio da 700 litri, oppure 7 posti e 285 litri, ma quelli della terza fila sono davvero due strapuntini adatti solo ai bambini.
Una sola concorrente
Se si considera anche la linea molto più dinamica rispetto a quella di una monovolume tradizionale e le prestazioni tutto sommato brillanti, si capisce che la MPV di Ford praticamente non ha concorrenti; solo la nuova Espace le somiglia in alcuni concetti, anche se le scelte operate dai francesi rispetto ai motori (un solo 1.6 dCi declinato in due livelli di potenza e un 1.6 TCe) le mettono in competizione diretta solo in pochi casi. A Colonia, invece, hanno imboccato una strada diversa, puntando sull'abbondanza, e il 2.0 TDCi si può avere in ben quattro livelli di potenza, senza contare la novità della trazione integrale, un plus tecnico che porterà un vantaggio reale soprattutto in certi mercati del Nord Europa. Del resto, l'intera 'Max family' è esterna rispetto alla filosofia globale OneFord, così management e tecnici tedeschi hanno potuto godere di una certa libertà.
Arrivano le quattro ruote motrici
Tornando alle quattro ruote motrici, si tratta di un sistema di ultima generazione, di quelli 'torque on demand'. La coppia viene inviata normalmente alle ruote anteriori, ma in soli 100 millisecondi può passare interamente a quelle posteriori e venire ulteriormente ripartita da un lato o dall'altro. Questo è possibile grazie al monitoraggio delle condizioni di marcia operato da sensori e centraline ogni 16 millisecondi. Alla presentazione internazionale di Palma de Maiorca non è stato possibile provarla ma possiamo ipotizzare che sarà adatta in particolar modo alle località montane. L'altra grande novità tecnica sono le sospensioni posteriori Integral-Link, riprese dalla Mondeo, che integrano anche la funzione autolivellante al posteriore, a cui si aggiunge il servosterzo adattivo, che facilità le manovre alle basse velocità e aumenta la precisione alle alte. Quanto alla tecnologia a bordo, invece, la trama si infittisce.
Niente più autovelox
In qualità di ammiraglia di Ford Europa, la S-Max ha ricevuto praticamente tutto ciò che era disponibile in casa, partendo dai dispositivi più avanzati, cioè quelli basati su una doppia telecamera anteriore. Il limitatore intelligente di velocità farà felici i forzati delle autostrade, perché riconosce i segnali stradali e adatta la velocità di crociera stabilita (tra 30 e 200 km/h) in base ai limiti presenti; il sistema di frenata automatica con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni evita gli incidenti alle basse velocità o comunque riduce l'entità dell'impatto; i fari anteriori a LED con funzione anti-abbagliamento riconoscono la presenza di altre auto fino a 800 metri e modificano il fascio di luce. Poi c'è l'assistenza alle manovre di parcheggio che riproduce nel display da 8 pollici del sistema di infotainment il video con vista frazionata della parte antistante all'auto.
Si, viaggiare…
Seduti al posto guida spicca il nuovo cruscotto interamente digitale, dove un display TFT da 10 pollici riproduce gli strumenti tradizionali e rende disponibili molte funzioni aggiuntive. La seduta, tuttavia, rimane sempre un po' troppo alta e compressa, un peccato, visto che la S-Max nasce per essere un'auto da viaggio e possibilmente con tante persone a bordo. Non che se la cavi male in città, ma le lamiere non possono certo accorciarsi a comando e comunque è un peccato non lanciarla in autostrada, farsi assistere dai mille occhi elettronici e godersi il tragitto. Di rumori dall'esterno ne arrivano davvero pochi e le ottime sospensioni fanno il resto, tanto che si può osare anche una guida brillante quando si esce sulle statali e si affrontano le curve. C'è tanta gomma a terra (245/45-19) e poco rollio, ma il peso e l'inerzia non si possono cancellare, quindi meglio non esagerare anche se la coppia dei turbodiesel è davvero invitante. Già il 180 CV ne ha a sufficienza, ma il 210 CV quasi trabocca.
Prezzi e disponibilità
La nuova S-MAX arriverà in concessionaria entro giugno, con una forbice di prezzi compresa tra 29.500 euro della 1.5 EcoBoost da 160 CV e i 40.000 euro della 2.0 TDCi 180 CV Powershift AWD. Il 2 litri turbodiesel è disponibile con 120, 150 e 180 CV in versione mono-turbo e con 210 CV (450 Nm) nel caso della bi-turbo. La trazione integrale si può avere solo sulle varianti 150 e 180 CV.