E’ la Kia più venduta di sempre. Il motivo? Semplice: la Sportage piace. In Italia ben 8 clienti sul 10 l’hanno scelta per il design. Ed è proprio dal design che è partita la rivisitazione del progetto che ha portato all’ultima generazione del modello. La quarta in 23 anni. Così la nuova Sportage si è fatta vedere qualche mese fa al Salone di Francoforte e a pochi giorni dal suo debutto commerciale (nelle concessionarie italiane arriva il 15 febbraio) l’ho guidata in Spagna. Ecco le prime impressioni in attesa del nostra prova del #perchècomprarla.


Vi piace il tiger nose?


Non c’è solo il design, ma dal design bisogna partire. Perché il nuovo muso, o meglio il nuovo “naso da tigre” come lo chiamano in Kia (tiger nose) non mette tutti d’accordo. Il suo sviluppo verticale, cattivo e un po’ arrogante piace agli amanti del genere “SUV tutto muscoli” (ad alcuni ricorda Porsche Cayenne o la Macan), ma non convince chi preferisce forme più eleganti. Quel che è certo è che l’auto va vista su strada e apprezzata nell’insieme perché in fotografia non si riescono a percepire bene i volumi con il frontale che appare molto più schiacciato di quanto non sia nella realtà. Il mio parere? Il nuovo look funziona, bisogna solo farci l’occhio e, ripeto, apprezzarlo dal vivo. Tanto più che alcuni tratti tipici della vecchia Sportage sono stati ripresi, in particolare per la fiancata (vedi il caratteristico montante C) e al posteriore le cui linee si sviluppano in orizzontale (notare i due nuovi fari a LED ricongiunti da una sottile linea rossa).


Spazio a volontà


Estetica a parte la certezza è che sulla nuova Sportage c’è molta più sostanza. Dentro, tanto per cominciare lo spazio abbonda. E’ vero che le dimensioni di questo SUV sono importanti (la lunghezza sfiora i 4 metri e mezzo), ma chi l’ha progettata ha saputo sfruttare bene i centimetri. Una qualità, quest’ultima, che abbiamo già apprezzato con l’ultima Hyundai Tucson (qui trovate il nostro #perchècomprarla) che condivide con la Sportage, piattaforma, meccanica e buona parte della componentistica. Dietro due adulti viaggiano comodi, a anche l’eventuale terzo ci sta senza troppi sacrifici. Perché c’è tanto spazio per le gambe, per la testa e la regolazione dell’inclinazione dello schienale aiuta a trovare la seduta “giusta”. Con la stessa leva, poi, in un attimo si può ribaltare tutto per ampliare la capacità del bagagliaio che di suo è già buona con quasi 500 litri dichiarati. Mi piace anche l’arredamento interno, in termini di scelta di materiali e combinazioni di colori e anche scegliendo un allestimento “normale”, senza sedili in pelle e orpelli vari, la sensazione è quella di un’auto ben fatta bene. Ad innalzare la qualità percepita ci pensano alcune rifiniture come gli inserti color alluminio, o la plancia percorsa da una cucitura in simil pelle. E a proposito di strumentazione, la Sportage si presenta con una plancia alta, piuttosto massiccia, ma razionale nell’impostazione. Ci sono molti tasti fisici a vista, ma la disposizione è più intuitiva che su altre concorrenti. Quello che manca è un controller per il sistema di infotelematica che è completamente touch.


SUV per viaggiare


Ho provato la Kia Sportage fuori città alternando due motori, il 1.7 diesel 110 CV e il top di gamma 2.0 diesel da 185 CV con trazione integrale. A prescindere dalla versione questo SUV è ottimo per macinare chilometri, grazie al buon livello di insonorizzazione generale che viene penalizzato da qualche fruscio aerodinamico di troppo all’altezza degli specchietti. Il 1.7 sarà certamente il motore più richiesto e presuppone una guida tranquilla nonché una propensione a giocare con il cambio quando serve un po’ di spunto. Ma così si risparmia: durante la prova il computer di bordo ha segnato una media 6,8 litri ogni 100 km viaggiando in autostrada a velocità di codice spagnolo (120 km/h) e alzando il ritmo fra le curve di un misto stretto. Il 2.0 è decisamente più potente, ma meno vigoroso di quello che si potrebbe immaginare, il che dipende dal maggior peso che si porta appresso un motore più grande insieme alla trazione integrale (+162 chili). Senza contare le “strozzature” necessarie per rispettare le normativa Euro 6. Purtroppo ho guidato un esemplare con cambio manuale che fa il suo dovere, ma sconsiglio quando si sceglie un SUV con questo livello di potenza e coppia. A prescindere dal motore, la Sportage si guida bene: appoggie le curve con morbida decisione e infonde una buon livello di confidenza grazie ad uno sterzo preciso il giusto (finalmente) e sufficientemente lineare. Se il cambio è manuale la taratura è unica , ma scegliendo una versione automatica è disponibile anche una modalità Sport che rende il comando ancor più pronto. Quindi la differenza la fa l’assetto e la gommatura: la Sportage 1.7 con gomme da 17 pollici spalla 65 rolla evidentemente di più, ma è più rigida del previsto il che scongiura l’effetto barcone e rende l’auto intuitiva nelle reazioni. La versione 2.0 diesel in allestimento GT-Line e supergomme da 19 pollici spalla 45 ti garantisce una maggior precisione, ma me la sarei aspettata molto più incisiva. Insomma il look condiziona le aspettative, ma l’indole della Sportage si rivela piuttosto turistica. Il che probabilmente è un bene quando si compra un SUV da guidare tutti i giorni.


Quanto costa


La gamma della nuova Sportage è composta da tre motori diesel e due benzina. Le versioni entrylevel 1.6 benzina 110 CV e 1.7 diesel da 115 CV sono disponibili con la sola trazione anteriore e cambio manuale in tre allestimenti, Active, Cool e Class. Le più potenti 1.6 Turbo benzina da 177 CV (con cambio a doppia frizione di serie) e 2.0 diesel da 136 o 185 CV sono abbinate di serie alla trazione integrale e sono dispononibili in due allestimenti specifici, Reebel e GTline che sono di fatto full optional e si differenziano per il look più o meno sportivo. Il prezzo della Sportage 1.7 CRDi parte da un base della 23.500 euro per l’allestimento Active, ma per avere una dotazione adeguata occorre mettere a budget l’allestimento intermedio Cool che per 25.500 euro comprende cerchi in lega da 17 pollici, autoradio bluetooth, climatizzatore automatico bizona, cruise control, fendinebbia, sensori di parcheggio e vetri oscurati. Il 2.0 CRDi da 185 CV è disponibile invece negli allestimenti Rebel e GTline, allo stesso prezzo di 35.250 euro. L’equipaggiamento è full optional in entrambi i casi - eccezion fatta per il cambio automatico che si paga comunque 2000 euro - e a cambiare è la connotazione estetica più sportiva nel caso della GTLine. L'intera gamma è garantita 8 anni.

Fotogallery: Nuova Kia Sportage, stile di quarta generazione