Parlare di shooting brake anziché di famigliare non è un anglicismo come quelli che oggi vanno tanto di moda. E per accorgersene basta girare velocemente intorno alla carrozzeria: il portellone ad esempio non è ampio come quello di una vera famigliare, la “bocca” di carico è piuttosto rastremata e la soglia d’accesso al baule non invoglia a sollevare da terra oggetti pesanti. La Porsche Panamera Sport Turismo va considerata infatti una famigliare dal piglio sportivo, una shooting brake appunto, anche se i modelli che hanno dato vita a questa categoria (alcune inglesi degli anni ’60) avevano solo due porte laterali e non quattro. Poco male, visto che questo “incrociatore” tedesco ha una linea esterna molto filante che non tradisce gli ingombri della carrozzeria, generosi ancorché in linea con la berlina su cui è basata: la Sport Turismo è lunga 5,05 metri proprio come la Panamera.
Pregi e difetti
Le differenze con la berlina si hanno dietro e nel tetto, allungato per ospitare un portellone che fa ribassare la soglia d’accesso al baule (comunque alta). La Sport Turismo offre in più qualche centimetro per la testa dei passeggeri posteriori e ha un divanetto che all’occorrenza può ospitare tre persone. Quella al centro in ogni caso resta piuttosto sacrificata. Il bagagliaio non è da record, ma carica senza difficoltà un passeggino e una ricca spesa al supermercato. L’interno ricalca quanto già visto sulla Panamera ed è un trionfo di pelle, materiali curati e tecnologie all’avanguardia, a partire dall’enorme schermo nella consolle (da 12,3") alle bocchette che si inclinano da sole per indirizzare meglio il getto d’aria. Peccato solo che ci siano pochi vani porta-oggetti. La visibilità dietro non è ottimale, anzi, ma è il risvolto della medaglia per avere una linea gradevole nonostante le dimensioni.
Quanto costa
La Panamera Sport Turismo parte da 101.500 euro e raggiunge prezzi sui livelli di un bell’appartamento. Basti sapere che la Turbo della nostra prova costa di listino poco più di 164.000 euro, ma con gli accessori tocca i 195.000 euro. Il problema è che non bisogna nemmeno “impegnarsi” per raggiungere queste cifre: i dischi freno in materiale composito sono ordinabili a 9.000 euro, per esempio, mentre le sospensioni regolabili elettricamente ne costano altri 2.000 e servono altri 4.300 euro per avere i sedili ventilati e massaggianti davanti e dietro. Stona però che vadano spesi 2.400 euro per avere un accessorio ormai non più esclusivo come il regolatore di velocità adattivo con funzione Stop&Go, che avremmo preferito compreso nel prezzo. Chi acquista la Turbo sa già che deve mettere in preventivo frequenti soste dal benzinaio, considerato che in città si percorrono circa 5 km/l.