Mazda si è sempre distinta per il modo originale di fare automobili. L'ultima generazione della Mazda3 ha fatto parlare di sé subito dopo la presentazione di circa un anno fa al Salone di Los Angeles 2018 e oggi, con l’introduzione in gamma del rivoluzionario motore Skyactiv-X, continua ad affermarsi come auto fuori dagli schemi e innovativa. Rispettando quindi in pieno la tradizione filosofica della Casa giapponese, sempre finalizzata a distinguersi soprattutto a livello di scelte tecniche.
Come è fuori
Stilisticamente, la Mazda3 evolve il Kodo Design tanto caro al marchio nipponico. Il family feeling è forte nella parte anteriore, dove calandra, fari, nervature e cromature richiamano da vicino altri modelli già in commercio.
Dietro, invece, la due volumi targata Hiroshima introduce evidenti novità. Tutta la parte posteriore assume infatti una forma più morbida e affusolata, quasi da coupé, e i grossi montanti posteriori conferiscono un bel dinamismo nella vista di profilo.
Come è dentro
Salendo a bordo le novità rispetto al passato sono ancor più evidenti. L’ambiente interno è stato interamente riprogettato e si presenta ora pulito ed essenziale. Sono le linee rette, qui, a farla da padrone. Si notano sopratutto sulla plancia, a spiccato sviluppo orizzontale e a livello del tunnel centrale, molto ampio e molto alto.
La qualità percepita è alta per l’uso di materiali di pregio e un design ricercato ma mai ridondante, che punta a massimizzare ergonomia e facilità d’uso dei vari comandi. Lo spazio interno è in linea con quello delle concorrenti, ma bisogna tener conto che l'auto è lunga 4,46 metri, una ventina di centimetri in più rispetto alla media della categoria.
Piacere di guida
Ma veniamo alla novità più consistente di questa prova, il motore Skyactiv-X. Del nuovo quattro cilindri Mazda abbiamo parlato in più di un’occasione. In sintesi, si tratta di un’unità a benzina che adotta un’accensione a compressione come un Diesel, ottimizzata e controllata attraverso l’uso di una candela che migliora la combustione. Una tecnologia brevettata chiamata SPCCI (SPark Controlled Compression Ignition) che permette di immettere in camera di scoppio una miscela molto magra di benzina. Il due litri sviluppa una potenza si 180 CV e una coppia di 240 Nm a 3.000 giri. Pur con valori di tutto rispetto, non punta alle prestazioni pure ma, piuttosto, sull’efficienza e la fluidità di guida. In effetti è elastico e progressivo.
Dotato anche di un piccolo compressore e di una “Air Supply Unit”, che sono utili per garantire la corretta quantità d'aria a tutti i regimi, ha un picco di coppia un po’ più in alto rispetto ad un moderno turbodiesel, ma anche a bassi regimi mostra una certa reattività. Nell’allungo, inoltre, raggiunge regimi vicini al limitatore senza affievolire la spinta mano a mano che la lancetta va verso la zona rossa. E vista la presenza di un cambio manuale dalla rapportatura abbastanza lunga non è cosa da poco.
Comfort
Dal punto di vista del rumore e delle vibrazioni, il motore Skyactiv-X si piazza a metà strada tra un Diesel e un benzina. Il sound del quattro cilindri è presente, ma non disturba. Convincente, inoltre, il dialogo con lo Start&Stop: le riaccensioni avvengono senza incertezze e senza scossoni. Per il resto, la Mazda3 ha un telaio ben realizzato e pur essendo passata da una sospensione posteriore a ruote indipendenti ad un ponte torcente (soluzione imposta dalla particolare architettura della nuova piattaforma) non ha rinunciato né al comfort né alle doti dinamiche.
L’auto, il cui sterzo è preciso ma forse un po’ filtrato, ha inserimenti in curva molto puliti, trova facilmente l’appoggio e si mostra stabile e intuitiva sia sui lunghi trasferimenti autostradali sia su percorsi tortuosi. In quest'ultimo frangente si apprezza inoltre il cambio manuale, dalla leva con corsa corta e innesti rapidi e precisi.
Curiosità
Sono stati parecchi, in passato, i tentativi di realizzare un motore che fosse in grado di tradurre i concetti teorici dello Skyactiv-X in realtà. Ma non hanno avuto buon esito. Mazda, invece, trova la strada giusta grazie all'intuizione dell'ingegner Mitsuo Hitomi che non usa la candela per avviare la combustione, ma per controllarla. Il risultato è un motore Euro 6D che riduce del 20% consumi ed emissioni e dichiara percorrenze medie di oltre 18 km/l (WLTP). All'efficienza generale concorre anche la presenza di un sistema mild hybrid che sfrutta un motorino d'avviamento-generatore e una batteria agli ioni di litio a 24V per ricaricare energia in frenata e svolgere la funzione di boost in accelerazione.
Quanto costa
La Mazda3 2.0 Skyactiv-X è disponibile in versione a due o a quattro ruote motrici. La prima articola la gamma su tre allestimenti: Executive, Exceed ed Exclusive, che costano rispettivamente 27.800, 29.150 e 30.800 euro. La versione AWD, invece, proposta solo nella variante più ricca Exclusive costa 33.000 euro. Per il cambio automatico Skyactiv-Drive 6AT bisogna mettere in conto un esborso extra di 2.000 euro.
Fotogallery: Mazda3 Skyactiv-X
Mazda3 2.0 Skyactiv-X 2WD manuale