Il nome e il segmento sono quelli di sempre, ma la nuova generazione di BMW Serie 2 Active Tourer (la seconda) ha ben poco in comune con la precedente. Cambia radicalmente nel design adottano gli stilemi del nuovo corso dell'Elica sia fuori che dentro, nella tecnologia, nelle dotazioni e nei motori.

Si può scegliere a benzina, diesel, mild hybrid e plug-in hybrid con potenze da 136 a ben 326 CV. Per questo primo contatto abbiamo provato la 223i da 218 CV, l'unica - diesel escluso - a montare un quattro cilindri sotto il cofano: ecco come va.

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Esterni

Il nome e il segmento sono quelli di sempre, ma questa nuova generazione di Serie 2 Active Tourer ha ben poco in comune con la precedente. A partire dal design, con linee pulite e meno spigolose e la carrozzeria levigata. Come sulle ultime BMW, davanti il doppio rene è più grande e riesce a nascondere molto bene il radar del cruise control adattivo, spesso elemento "di disturbo" nei frontali dei nuovi modelli.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

fari sono allungati (full LED di serie ma, a richiesta, si possono avere anche a matrice) e guardandola di profilo la silhouette appare più dinamica grazie ai montanti anteriori più sottili e alle maniglie a filo carrozzeria. A seconda dell'allestimento scelto, i cerchi sono di serie da 16 o da 17 pollici ma possono arrivare anche a 19. Per quanto riguarda i colori esterni ce ne sono 11 di cui 9 metallizzati.

Sul mercato attuale, di monovolume ce ne sono poche, ancora di meno quelle sotto i 4 metri e mezzo di lunghezza, con la rivale diretta della Serie 2 Active Tourer che non può che essere la Mercedes Classe B. Le dimensioni sono simili (la BMW è lunga 4,38 m, larga 1,82 e alta 1,57), entrambe hanno cinque posti e tanto spazio a bordo.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

Interni

Il bagagliaio va da un minimo di 406 a 470 litri (sulle versioni elettrificate, sotto il piano trova posto la batteria del sistema ibrido) di capacità ma, volendo, se ne possono ricavare 90 in più facendo scorrere di massimo 13 cm il divano posteriore (non sulla versione ibrida plug-in. Lì è fisso). C’è la botola per far passare i carichi lunghi e i sedili possono essere abbattuti in configurazione 40-20-40. Gli schienali possono essere anche regolati nell’inclinazione e, per l’organizzazione del carico, ci sono diversi anelli, ganci e due tasche porta oggetti.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

Rispetto alla precedente generazione, l'abitacolo è stato completamente riprogettato con dettagli stilistici e tecnologie riprese ereditate dalle sorelle più grandi iX e i4. Il pannello della strumentazione è sottile, il display curvo e il bracciolo centrale con pannello di controllo integrato sembra galleggiare nel vuoto. Sotto, c’è un vano portaoggetti mentre l'area davanti ospita dei portabicchieri di dimensioni generose e uno slot per lo smartphone con ricarica wireless.

Attingendo dalla lista optional è possibile scegliere tra diversi rivestimenti sia per i sedili che per la plancia, con il livello di qualità costruttiva e percepita che è sempre alto, gli assemblaggi sono solidissimi e le superfici piacevoli al tatto.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

Per quanto riguarda l’infotainment, il sistema iDrive di nuova generazione adotta il software BMW Operating System 8 compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e può sfruttare anche la tecnologia 5G. Rispetto al precedente, cambia nella grafica ed è più complesso e articolato per cui necessita di un minimo di apprendistato prima prenderci la mano. Il display curvo è composto da due schermi uniti tra loro senza soluzione di continuità: quello della strumentazione è da 10,25", l‘infotainment da 10,7 con quest’ultimo che può essere controllato a sfioramento o con i comandi vocali.

Ci sono poi diverse chicche: il sistema di navigazione si basa sul cloud BMW Maps e può contare anche sulla realtà aumentata. C'è poi una doppia telecamera all’altezza dello specchietto retrovisore interno: un obiettivo guarda fuori, può fare da dashcam, un altro dentro e può scattare foto. Peccato per l’head up-display che proietta le informazioni su un piccolo vetro a scomparsa: una soluzione un po’ cheap ma geometricamente necessaria a causa dell’inclinazione del parabrezza.

Guida

Benzina, diesel, mild hybrid e plug-in hybrid: sotto il cofano della nuova BMW Serie 2 Active Tourer trovano spazio quattro differenti motorizzazioni per venire incontro ad una domanda che, negli ultimi tempi, si è fatta via via sempre più diversificata. La protagonista di questa prova è la 223i, spinta da un 2.0 a quattro cilindri turbo benzina da 204 CV mild hybrid con sistema a 48V: proprio il modulo elettrificato è una delle principali novità di questa Active Tourer dato che, rispetto al passato, è stato migliorato e ora è più efficiente e potente.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

Da solo, garantisce una boost di ben 19 CV in fase di accelerazione, con la potenza complessiva che tocca i 218 CV. Lo stesso sistema equipaggia la 220i, sempre a benzina ma con un tre cilindri turbo da 156 CV di base che, con l’aiutino elettrico, arrivano a 170 tondi tondi. Per ora, questa tecnologia è disponibile solamente su queste due motorizzazioni, con le meno potenti 218i da 136 CV e 218d a gasolio da 150 che, quindi, non sono omologate come ibride.

Di serie su tutte le Serie 2 Active Tourer c’è il cambio automatico Steptronic a doppia frizione a sette marce, sempre fluido nelle cambiate, pronto in scalata e in salita di rapporto e gestibile anche attraverso i paddle dietro il volante. BMW e piacere di guida - di solito - vanno a braccetto ma è ovvio che su un modello sviluppato per essere comodo, spazioso ed utilizzato in famiglia si deve trovare un compromesso tra comodità e coinvolgimento al volante. Nonostante questo però, si guida molto bene.

La visibilità è ottima in tutte le direzioni così come la posizione di guida, meno incassata e sportiva rispetto allo standard BMW ma comunque con un’ottima triangolazione tra sedile, pedaliera e sterzo. Questo, nonostante un’impugnatura massiccia, ci è piaciuto in quanto a feedback, preciso, pesante il giusto e abbastanza diretto per la categoria, con il posteriore dell'auto che, in inserimento curva, segue molto bene l’anteriore.

BMW 223i Active Tourer (2022) nel test

Gli ammortizzatori non sono a controllo elettronico (ma si possono avere a richiesta) e l’assetto è tendenzialmente rigido. Per questo la macchina si guida molto bene tra le curve, lasciando comunque margine alle sospensioni per copiare le asperità del manto stradale senza trasmettere vibrazioni all’interno. Questo motore è l’unico quattro cilindri per ora disponibile a listino, rotondo nell’erogazione e con un buon tiro in basso e ai medi règimi. Anche il suono non è male, ma è a velocità di crociera che dà il meglio di sé: è silenziosissimo e anche l’isolamento da fruscii aerodinamici e dal rotolamento delle gomme è notevole. 

Ci ha convinto di meno la frenata - almeno su questo esemplare -, non tanto per quanto riguarda la potenza quanto per il feedback del pedale sempre piuttosto spugnoso. Trattandosi di un sistema mild hybrid, la prima parte della frenata è rigenerativa, e bisogna premere di più per far intervenire quella meccanica. Ci si deve abituare a gestire questa doppia risposta, con il passaggio che però non sempre avviene in maniera fluida.

Curiosità

Da marzo 2022 arriveranno sul mercato anche due versioni ibride plug-in, con il motore elettrico collocato al posteriore che garantisce la trazione integrale. La 225e avrà 245 CV, la 230e ben 326 CV, ma entrambe sfrutteranno di base il tre cilindri da 1.5 litri da 156 CV della 220i. La batteria è da poco più di 14 kWh di capacità reale, con BMW che dichiara un'autonomia in modalità 100% elettrica vicina ai 90 km secondo il ciclo di omologazione WLTP. La ricarica può avvenire solo in corrente alternata fino ad un massimo di 7,4 kW di potenza e ci vogliono circa 2 ore e mezza per una ricarica completa dallo 0 al 100%.

BMW 230e xDrive PHEV Active Tourer (2022) im Test

Prezzi

La nuova BMW Serie 2 Active Tourer è già ordinabile nelle concessionarie a partire da poco più di 33.000 euro per la 218i a benzina con il 1.5 tre cilindri da 136 CV a trazione anteriore e con il cambio automatico. Per quanto riguarda gli allestimenti, ce ne sono tre: il base, il Luxury e l'MSport, con una differenza media di circa 2.000 euro tra il primo e il secondo e di 3700 tra il meno accessoriato e il top di gamma. Nell'estate del 2022 arriveranno sul mercato le due versioni ibride plug-in, oltre alla 223i da 204 CV a trazione integrale xDrive. Non ci sarà una Grand Tourer a sette posti.

Come da tradizione tedesca, la dotazione è da integrare, anche se quella di partenza è già di buon livello: di serie ci sono il cruise control, la frenata automatica di emergenza e il l'avviso per l'abbandono involontario della corsia. Ci sono anche la retrocamera e i sensori di parcheggio. Tra gli optional, il cruise control adattivo con Stop&Go, il mantenitore attivo della corsia, l'head up display e il sistema di telecamere a 360° con ricostruzione ambientale 3D.

La macchina supporta aggiornamenti over the air (OTA), con i clienti che post vendita possono decidere con calma se acquistare o no determinati optional i cui hardware sono già istallati di default sulla macchina. Tra questi il cruise control adattivo, i sedili e lo sterzo riscaldati e gli assistenti alla guida.

Fotogallery: BMW Serie 2 Active Tourer (2022), la prova su strada

BMW Serie 2 Active Tourer 223i (2022)

Lunghezza 4,38 m
Altezza 1,57 m
Larghezza 1,82 m
Posti a sedere 5
Volume di Carico 406 - 470 l
Motore 2.0 quattro cilindri mild hybrid
Trasmissione Automatico a 8 marce
Potenza 218 CV
Coppia Massima 300 Nm