Baricentro basso, linea filante da coupé nipponica, motori Turbo e trazione integrale per le top di gamma. La sportività della Toyota Celica non è mai stata messa in discussione, anche se è solo dagli anni ‘80 che questo celebre modello entra nella leggenda, grazie al debutto e poi alle vittorie nel mondiale Rally.

Non vi deve quindi stupire se il nostro Andrea ha voluto celebrare la più performante delle Celica GT-Four prodotte, la ST205, l’ultima tra l’altro a poter contare su di un motore Turbo e su di una raffinata trazione integrale, una degna avversaria persino per le più blasonate supercar di quel periodo.

Storia

E’ infatti al Salone di Tokyo del 1970 che la prima generazione di Celica irrompe sul mercato con un design americaneggiante come lo sono anche le sue ambizioni di vendita. Alla coupé presto si aggiunge la variante liftback, in odor di Mustang Fastback, oltre a un restyling nel 1975, poco prima della seconda generazione lanciata nel 1977, aggiungendo in gamma una versione convertibile.

Foto - Toyota Celica GT-Four ST205 (1994), la prova e la sua storia
Toyota Celica (1971)

E’ invece il 1981 l’anno scelto per il debutto della terza generazione di Celica che proietta il Toyota nel mondiale Rally, mentre la vera rivoluzione giunge con la quarta generazione di Celica, proposta udite udite con la trazione anteriore e, inseguito, con quella integrale grazie alla 2.0 GT-Four che arriva in Italia nel 1988 con la ST165.

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Toyota Celica 2.0 GT-Four Rally Car (1985)

Nel 1990, invece, con Saintz la Celica diventa la prima auto asiatica a vincere un mondiale rally e questo contribuisce ad aumentarne l’apprezzamento in Europa, proprio in concomitanza con l’arrivo della quinta generazione, prima nelle motorizzazioni più civilizzate 1.6 e 2.0, poi con la potente versione Turbo a trazione integrale, presto disponibile anche nella evocativa edizione limitata Carlos Sainz.

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Toyota Celica (1993)

La sesta generazione di Celica, protagonista del nostro video, debutta poi nel 1993 e raccoglie quindi il biennio 1993-1994 forte delle due vittorie nel Mondiali Piloti con Kankkunen e Auriol oltre a due titoli Costruttori. La Celica è offerta sia con motori aspirati che in versione GT-Four da 242 CV, la sportiva integrale che prosegue la tradizione iniziata con le passate ST165 e 185, diventando ST205, prima dell’ultima generazione di Celica che arriva nel 1999, abbinata soltanto alla trazione anteriore che la trainerà fino alla definitiva uscita di produzione del modello avvenuta nel 2005. 

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Toyota Celica (1999)

Pro & Contro

Il cofano motore di questa ST205 è tutto un programma, uno spettacolare programma. Se infatti i fari anteriori richiamano volutamente quelli della Alpine A110, il cofano parla ancora più espressamente un linguaggio rallistico grazie alla presenza di prese d’aria d’alimentazione, dissipatore di calore centrale, estrattori di calore a destra e sinistra e non manca la presa di raffreddamento della cinghia di distribuzione, bellissima. 

Foto - Toyota Celica GT-Four ST205 (1994), la prova e la sua storia

Tutta questa cattiveria stilistica si traduce poi in una resa dinamica paragonabile a quella di sportive di quegli anni, e di rango ben più elevato. Buona parte del merito va al motore, 2.0 quattro cilindri turbocompresso capace di erogare 242 CV (quindi, sì, 121 CV/litro), ed è così che la Celica GT-Four tocca i 245 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 km/h in circa 6 secondi.

Foto - Toyota Celica GT-Four ST205 (1994), la prova e la sua storia

Quando poi le curve iniziano a farsi coinvolgenti, la trazione integrale entra in gioco per assicurare sempre il massimo grip, soprattutto se l’asfalto non è asciutto. La trazione è permanente e in condizioni normali distribuisce la coppia motrice al 50% tra i due assi, coi differenziali (elettronici e meccanici) che intervengono all’occorrenza per offrire sempre massima aderenza, regalando alla Celica un comportamento equilibrato, efficace, al limite, lievemente sottosterzante. 

Insomma un “idillio” della guida, interrotto solo da uno sterzo migliorabile per progressività e consistenza, anche se il controllo (e quindi il piacere) non manca mai. 

Foto - Toyota Celica GT-Four ST205 (1994), la prova e la sua storia

Prezzo

Nel 1994 per una Celica GT-Four come quella da noi provata, si partiva da un listino di 67.776.000 Lire, coi 70 milioni che si superavano facilmente aggiungendo qualche accessorio.  

Oggi invece, per mettersi in garage una Celica a buon mercato si può partire dalla versione GT di sesta generazione, con le richieste che variano tra i 3.000 e i 6.000 euro circa, mentre il discorso cambia per le Turbo 4WD. 

Se puntate a una ST165 i prezzi possono oscillare tra i 10.000 e i 15.000 euro, mentre per delle ST185 (magari Carlos Sainz), avvicinarsi (e superare) ai 20.000 euro è ormai la normalità. Se invece puntate alla ST205 GT-Four, e magari cercate un esemplare in ottime condizioni e non modificato, le richieste si spingono anche intorno ai 30.000 euro, e oltre.

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