Benzina, diesel o ibrida? È questo il dilemma di molti automobilisti che si trovano a dover cambiare auto in questi mesi. Se usato bene, il Plug-in, cioè l’ibrido ricaricabile alla spina, può essere il perfetto compromesso tra costi di gestione, sfruttabilità e anche prestazioni. Basta solo prendere qualche piccolo accorgimento per utilizzare al meglio la componente elettrica.
Lo abbiamo verificato guidando per un'intera settimana una DS 4 E-Tense 225, cinque giorni a Firenze per poi puntare verso le spettacolari coste dell'Argentario nel weekend: ecco com’è andata... e quanto ci è costata!
Con questa linea non passa inosservata
Forme muscolose e levigate definiscono la DS4, con i designer che hanno colto nel segno lavorando su un’estetica d’impatto, moderna e high tech ma nel pieno rispetto della tradizione. Per apprezzarne le proporzioni poi, quale colore migliore del grigio cristallo di questo esemplare che vedete parcheggiato nel verde dell’Argentario Golf & Wellness Resort, destinazione finale della nostra gita fuori porta. Il frontale è imponente, la fiancata scolpita e dinamica e il posteriore più classico se non fosse per la lavorazione dei fari, rifiniti a laser dall’effetto tridimensionale.

Dentro si ritrova la stessa personalità forte: le forme sono ricercate così come i materiali utilizzati e la qualità percepita è di altissimo livello. La plancia è rivestita in pelle e tutte le superfici a portata di mano sono morbide. Si possono scegliere poi diversi inserti, dalla pelle al legno, dall’alluminio alla fibra di carbonio, e ci sono dettagli premium come i vetri doppi anche dietro, i vani portaoggetti rivestiti in moquette e i sedili riscaldati, ventilati e massaggianti.
Due motori e 225 CV di potenza
Il powertrain della DS 4 E-TENSE 225 assicura, come anticipato in fase di presentazione, un bell’equilibrio tra prestazioni e serenità di utilizzo considerando che, una volta terminata la carica della batteria, si può sempre contare su un motore termico a supporto. Per far sì che il plug-in sia conveniente, però, bisogna prendere dei piccoli accorgimenti e sfruttare al massimo la componente elettrica, il che implica ricaricare quasi quotidianamente.


La trazione è solo anteriore e la spinta termica arriva da un 1.6 quattro cilindri da circa 180 CV, a cui va aggiunta la potenza del motore elettrico alimentato dalla batteria da 13,2 kWh nominali di capacità per un'autonomia 100% elettrica di oltre 50 km. L’unione di questi due propulsori fa salire la potenza complessiva a 225 CV e la coppia a 360 Nm, con le prestazioni che sono di tutto rispetto: la velocità massima è di 233 km/h, con l'accelerazione da 0 a 100 km/h che viene completata in 7,7 secondi. Oltre ai dati da scheda tecnica, però, a convincere è la dinamica di guida. Per sapere come va cliccate sul video qui sopra in copertina!
Per risparmiare si deve sfruttare l'elettrico
L’autonomia elettrica è, di fatto, quella giusta per un medio spostamento urbano casa-lavoro più eventuali giri extra. Tragitto che, nel nostro caso, si è attestato sulla trentina di chilometri. Volendo, quindi, si può ricaricare anche una volta ogni due giorni, con i 50 km di autonomia che, se non avete troppa fretta, sono raggiungibili senza alcuna particolare attenzione.

Nella nostra "settimana in Plug-in" abbiamo percorso 618 km - di cui 125 in modalità 100% elettrica e 493 in Hybrid - con svariate ricariche di cui trovate tutte le specifiche nelle grafiche del nostro video, in cui si evidenziano anche i costi e i relativi tempi necessari a fare il pieno di elettroni. Il caricatore di bordo della DS4 E-TENSE è da 7,4 kW e, di serie, ci sono sia il cavo con presa domestica che quello Mennekes con uscita di Tipo 2.
Tra le curve si guida bene: ottimo l'assetto
Un'unica strada panoramica tutta curve collega Porto Santo Stefano, capoluogo dell'Argentario, e la frazione Porto Ercole, l’ideale per godersi la DS4. Il merito è in gran parte dell’assetto, con l’auto che si appoggia molto bene nelle curve veloci, trasmette un gran senso di stabilità e aderenza ma allo stesso tempo sa attenuare bene sia i trasferimenti di carico che le irregolarità stradali. Lo sterzo non è particolarmente diretto ma è leggero e preciso seppur con un piccolo vuoto al centro, mentre il motore è a fuoco per potenza e ha una bella progressione.

In condizioni di guida normali, il modulo elettrico dà sempre una mano anche quando la batteria è scarica, recuperando energia in frenata e decelerazione e riutilizzandola nelle ripartenze, contribuendo così a contenere i consumi del 1.6 a benzina. Per saperne di più sui consumi, i tempi di ricarica e le effettive percorrenze però cliccate sul video qui sopra: buona visione!