La Jeep Avenger è senza dubbio una delle auto protagoniste di questo 2023. Col suo mix fatto di dimensioni compatte e design personale, è riuscita a imporsi come una delle più interessanti del suo segmento, cioè quello dei SUV di segmento B.

Disegnata in Italia e costruita in Polonia, a Tichy, partendo dalla piattaforma francese CMP-2, la Jeep Avenger è uno dei primi esempi concreti delle sinergie messe in atto dal gruppo Stellantis. Com'è fatta? E com'è da guidare? Che difetti ha? Vediamo tutto, in ogni singolo dettaglio, in questo Perché Comprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Intuitività di guida Gamma limitata
Fluidità del cambio manuale No portaoggetti su portiere dietro
Tecnologia di bordo Sensori non sempre di serie
Stile e personalità Riflessi su specchi laterali
Dimensioni e sfruttabilità del bagagliaio  

Verdetto

7.7 / 10

La Jeep Avenger porta il brand americano in una nuova dimensione, quella più compatta che c’è, che significa anche la più ampia se si parla di pubblico. E lei ha tutte le carte in regola per conquistarlo: si guida bene, è tecnologica e ha tanto carattere.

Jeep Avenger

Relativamente alle cose che possono migliorare, avremmo voluto i sensori di parcheggio sempre di serie e dei vani portaoggetti sui pannelli porta posteriori. La plancia satinata a seconda della luce crea dei riflessi fastidiosi sullo specchietto sinistro e, infine, perlomeno al momento di questa pubblicazione, peccato l’offerta sia limitata e non si possa avere un cambio automatico, una motorizzazione ibrida o la trazione integrale. 

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Partiamo dalle dimensioni: 15 cm. È quanto separa la Avenger da quella che, fino al suo arrivo, era la più piccola in gamma, cioè la Renegade. Dunque siamo a 4,08 metri totali, dimensioni compatte che sono accoppiate anche a forme regolari che valorizzano la sfruttabilità degli spazi interni e che comunicano una sensazione di robustezza. I cerchi vanno dai 16 ai 18 pollici.

Eppure, nonostante gli ingombri ridotti, il bagagliaio della piccola Jeep è persino più generoso di quello della Renegade: 380 litri di capacità minima contro 351.

Jeep Avenger

Sulla versione top di gamma c'è anche il sistema handsfree per l’apertura col movimento del piede. La soglia di carico è a filo ma si può posizionare il pavimento a un livello inferiore oppure sfruttare questo doppio fondo per nascondere la cappelliera. Ancora, il pavimento può aderire agli schienali, che si abbattono in configurazione 60:40, e lascia un piano quasi del tutto piatto. Sotto c’è ancora spazio per la ruota di scorta. Ci sono poi l’illuminazione a LED e due ganci alti, ma nessuna presa di ricarica.

L’accesso dietro non è dei più ampi e, una volta a bordo, chi è alto oltre un metro e novanta non ha tanto spazio per le ginocchia se il guidatore ha la stessa altezza. Per la testa, invece, nessun problema. Al centro la seduta è piatta e il tunnel abbastanza pronunciato, c’è una presa di ricarica USB-C e le luci a sfioramento sono un tocco curato, ma mancano le comode maniglie in alto.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,08 metri

Larghezza

1,77 metri

Altezza

1,53 metri

Passo

2,56 metri

Dentro

 

Bagagliaio

380 litri

Plancia e comandi

Anche dentro si ritrova quel senso di robustezza grazie a una fascia che corre dentro tutta la plancia e che può essere gialla sull’allestimento Summit oppure grigio opaco o nero. L'atmosfera è arricchita dall’illuminazione a LED con 8 colori tra cui scegliere e, in generale, la sensazione è di un ambiente pratico e moderno.

Jeep Avenger

I materiali sono tutti rigidi, sia nella parte dell’abitacolo che nella zona del tunnel, così come sui pannelli porta. Pratica la tasca orizzontale a metà plancia con fondo gommato, che si rivela preziosa nella vita di tutti i giorni. Il cassetto anteriore, con apertura frenata, è profondissimo ed è bello sfruttabile anche il vano davanti al cambio, con presa 12V, USB e USB-C. C'è anche la ricarica wireless per il telefono quando prevista.

Jeep Avenger

Il portabicchieri è regolabile con delle paratie removibili e c’è ancora altro spazio sotto al bracciolo, nel pozzetto con fondo zigrinato. Il climatizzatore, monozona, si può regolare anche col touch ma la “pianola” di comandi sempre a portata di mano è molto più ergonomica.

Parlando di infotainment, lo schermo centrale ha sempre una diagonale da oltre 10 pollici e ospita un sistema tanto semplice e reattivo nell’utilizzo quanto completo. Si personalizzano facilmente le schermate facendo "drag 'n drop" come sugli smartphone, mentre il tasto Home è fisico e sempre facile da trovare. Il software resta aggiornato tramite la connettività alla rete e al Wi-Fi. Android Auto e Apple CarPlay sono wireless.

Jeep Avenger

Le mappe invece sono TomTom e la navigazione, che può contare anche sui punti di interesse, appare anche nel cruscotto digitale che ha una diagonale diversa a seconda dell’allestimento (7 o 10,25"). La strumentazione offre diverse schermate ed è personalizzabile nei colori. 

Come va e quanto consuma

La Avenger è davvero molto intuitiva, ci ho fatto subito amicizia e sembra di averla guidata da sempre. Questo grazie a un mix tra posizione di guida ben regolabile e sufficientemente rialzata, a una buona percezione degli ingombri considerando le dimensioni compatte e le forme regolari – giusto l’ultimo montante è abbastanza largo – e soprattutto alla morbidezza della taratura dei vari comandi.

Jeep Avenger

Sulla versione che ho guidato c’è la retrocamera e una vista "dall’alto" che, però, non sfrutta telecamere perimetrali dunque più che altro è utile per infilarsi nelle strisce dei parcheggi.

Lo sterzo è molto leggero ma al contempo preciso e comunicativo, ma soprattutto il cambio a sei marce è soffice negli innesti. È davvero un piacere da usare: le marce entrano con facilità e senza mai un’incertezza. Se si considera anche una frizione morbida pure lei, alla fine anche in coda o nel traffico non ci si stanca.

Jeep Avenger

Parlando di traffico, grazie alla sua intuitività di guida, mi sono trovato a svicolare agilmente, anche perché il 1.2 benzina tre cilindri da 100 CV e 205 Nm è sempre pronto e bello reattivo. Al contrario, volendosela prendere comoda, è elastico il giusto. Le prima marce sono ravvicinate, dunque a 50 orari si può già andare in quinta con un filo di gas, a 1300 giri.

Con la modalità Eco la potenza è tagliata ma resta adatta alla guida cittadina. Mi ha convinto anche l’assorbimento delle irregolarità stradali, qualche scossone arriva giusto sulle asperità continuative mentre sulle singole irregolarità nessun problema. Le gomme su questa versione provata hanno dimensioni 215/55 su cerchi da 18.

Jeep Avenger

Questo stesso assetto non fa coricare la Avenger nemmeno quando si alza il ritmo tra le curve, lei resta sempre composta. Magari a quel punto la demoltiplicazione dello sterzo può risultare eccessiva e allora meglio mettere in Sport così lui si irrigidisce e la si sente meglio tra le mani.

Il tre cilindri, poi, è tutto sommato ben isolato, non ci sono vibrazioni, si sente sì in abitacolo ma non è mai fastidioso. Dunque, considerando tutto, in extraurbano è reattiva, prevedibile, agile. Persino divertente!

Jeep Avenger

In autostrada, a 130 km/h, dagli specchi laterali si creano dei fruscii che si sentono in maniera nitida però niente che non sia in linea con questa categoria di auto. Per quanto riguarda il fuoristrada, invece, c’è il controllo della velocità in discesa e tre mappe dedicate: Neve, Fango e Sabbia, per ottimizzare una trazione che comunque è solo sulle ruote anteriori. L’altezza da terra di 20 cm non è per niente male - la stessa della Renegade - e sono interessanti anche gli angoli di attacco (20°), dosso (20°) e uscita (35°).

Jeep Avenger

Venendo ai consumi, in città si fanno 13 km/litro. In extraurbano 21 km/litro e in autostrada 13,5 km/l, dunque la media è di quasi 16 km/l, cioè 6,3 litri per 100 km. 

Versione provata

 

Motore

1.2 turbo benzina

Potenza

100 CV

Coppia

205 Nm

Cambio

Manuale a 6 marce

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Il listino della Jeep Avenger è piuttosto semplice. Servono 24.300 euro per l’allestimento Longitude, si sale a 26.300 per l’intermedio Altitude e si arriva a 29.300 euro con il top di gamma Summit di questa prova. La dotazione si amplia principalmente solo attraverso dei pacchetti che variano a seconda dell’allestimento di partenza.

Jeep Avenger

A condividere piattaforma e gran parte dei contenuti con la Avenger c'è la Fiat 600. Condivide il brand, invece, la Renagade, che si può avereanche diesel oppure ibrida, mild o plug-in. Se si parla di ibrido, nella stessa categoria della "gippina" c’è la Toyota Yaris Cross, che si può avere a trazione integrale.

La Volkswagen T-Cross, aggiornata nel 2023, per forme squadrate e occhio alla razionalità ha dei punti di contatto con la Avenger, mentre chi fa effettivamente del fuoristrada potrebbe valutare la Suzuki Vitara. Infine, il 2024 è l’anno della nuova Fiat Panda, che diventa un crossover di segmento B anche lei.

Fotogallery: Jeep Avenger benzina