Con la morte del Tutor (che rilevava, quando funzionava, la velocità media dei veicoli), le multe per chi corre troppo sono quanto mai d’attualità: sulle autostrade i controlli potranno continuare, seppure con altri strumenti. In particolare, autovelox fissi e mobili (da annunciare con segnaletica o pannelli luminosi), nonché il famigerato Scout Speed, ossia il dispositivo a bordo di vetture della Polstrada in movimento, e che secondo un’interpretazione data alle normative, può funzionare anche senza cartelli segnalatori. Vale allora la pena rammentare quali sono i rischi per chi spinge sull’acceleratore oltre il limite di 130 km/h, mettendo a repentaglio la sicurezza stradale. Le sanzioni si riferiscono alla maggioranza degli automobilisti, ossia a chi ha la patente B delle auto da oltre 3 anni: per i neopatentati invece valgono altre regole.
Eccesso di velocità: si paga così
#1. I primi livelli. L’articolo 142 del Codice della Strada dispone che un eccesso di velocità di non oltre 10 km/h rispetto al limite sia punito con una multa di 41 euro: è l’unico caso che non prevede provvedimenti a carico della patente. Chi supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h il limite paga invece 169 euro; in più scatta il taglio di 3 punti-patente.
#2. Per chi esagera parecchio. Un eccesso di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h è sanzionato in 3 modi: 532 euro, 6 punti, sospensione della patente da uno a 3 mesi. Per la recidiva (2 infrazioni nel biennio), stop alla licenza da 8 a 18 mesi. Chi supera di oltre 60 km/h i limiti paga 829 euro, si vedrà la patente decurtata di 10 punti e sospesa da 6 a 12 mesi. In caso di recidiva, revoca della patente. In generale, occhio: le violazioni commesse tra le 22 e le 7 (le infrazioni notturne) sono aumentate di un terzo. Alla terza violazione commessa in un anno che comporta la decurtazione di almeno 5 punti, è prevista la revisione della patente.
#3. Multe a casa. È rarissimo che il guidatore venga fermato; in genere, la multa arriva a casa del proprietario. Per l’eccesso di velocità di prima fascia (sotto i 10 km/h), il titolare dell’auto non deve comunicare niente alle Forze dell’ordine. Invece, per le altre infrazioni da eccesso di velocità, nella busta verde che giunge a casa entro 90 giorni dalla violazione ci sono più fogli. Uno è per pagare la multa originaria (col 30% di sconto entro 5 giorni): per esempio 100 euro. L'altro è il modulo da compilare e inviare entro 60 giorni alla Polizia, in cui indicare il nome del guidatore. Se il nome viene fornito, a quel conducente verranno tolti i punti della patente; in caso contrario, il titolare del mezzo riceverà una multa supplementare di 284 euro, che salgono a 300 euro con le spese di notifica.
La tolleranza è nel verbale
In base all’articolo 345 del Regolamento del Codice della Strada, per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l'apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato va applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Il calcolo è nel verbale. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale. Quindi, non possono essere impiegate, per l'accertamento dell'osservanza dei limiti di velocità, apparecchiature con tolleranza strumentale superiore al 5%. E basta superare il limite di 0,1 km/h per essere sanzionati: non è necessario oltrepassare il “tetto” di un km/h.