È quasi in concomitanza col debutto di Android 12L per Android Automotive che Apple CarPlay ha fatto mostra di un sacco di novità interessanti, e per certi versi inaspettate.
L’occasione l’ha fornita la WWDC 2022 (e il debutto di iOS 16), dove Apple ha annunciato una vera e propria rivoluzione della propria piattaforma auto, che accorcia di fatto le distanze proprio da Android Automotive. Parola d’ordine integrazione, ma scopriamo le novità che riguardano entrambe.
Le novità di Android 12L per Android Automotive
Partiamo da Android Automotive, che proprio negli scorsi giorni ha ricevuto un nuovo aggiornamento, la versione 12L per la precisione. Si tratta di un update che arriva a meno di un mese di distanza dal Google I/O, dove la Casa di Mountain View aveva annunciato già diverse novità, relative in particolare ai video e al cast dei contenuti dello smartphone.

Se per queste c’è bisogno di pazientare ancora un po’, viceversa le novità di Android Automotive 12L sono già disponibili. Introdotti i controlli rapidi che servono ai costruttori (e di conseguenza agli utenti) per delle impostazioni specifiche quali attivare o disattivare il Bluetooth, la barra di stato e, in generale modificare alcuni aspetti agilmente senza accedere al menù delle impostazioni.
Altri aspetti ottimizzati da questa nuova versione di Android Automotive sono la gestione delle notifiche raggruppate, una migliore stabilità della connessione Bluetooth, controlli del volume più precisi, la possibilità di gestire l’accesso alla posizione del dispositivo per le app ADAS, e altre migliorie che è possibile approfondire nella pagina relativa di Android.
Apple CarPlay getta il guanto di sfida ad Android Automotive?
Parola d’ordine integrazione (con l’hardware), e considerate le tante novità annunciate per Apple CarPlay legate ad iOS 16, è logico tornare ad Android Automotive e alle potenzialità legate al suo essere un vero e proprio sistema operativo per auto. Non siamo ancora su questi livelli con CarPlay, s’intende, ma Apple pare decisa a compiere un passo in avanti importante verso una maggiore complessità.

Ne sono un esempio la possibilità di adattamento alle varie diagonali dei display delle auto e di gestione delle diverse impostazioni direttamente da Apple CarPlay (climatizzazione, riscaldamento dei sedili, eccetera), per non parlare delle informazioni riportate a schermo quali i consumi, l’autonomia, la marcia inserita, le temperature di acqua e olio.
Insomma, Apple CarPlay potrà attingere ai dati delle auto in tempo reale, la base per pensare di renderlo una sorta di OS per auto. Ora tutto dipende dalle Case auto disposte ad abbracciarlo, molte delle quali hanno già confermato: in primis Polestar con un annuncio ufficiale, ma anche Audi, Ford, Nissan, Volvo.
Ma c’è bisogno di pazienza ancora, perché il nuovo Apple CarPlay non sarà disponibile prima del prossimo anno, periodo necessario affinché le Case auto possano personalizzare i propri software per garantirne la compatibilità. Per un eventuale OS in stile Android Automotive? Staremo a vedere, ma non possiamo escluderlo ormai.