Agli italiani piacciono le auto elettriche? A guardare i numeri di vendita pare proprio di no. Gli automobilisti del Bel Paese non sono interessati e quindi, semplicemente, non le comprano. I dati degli incentivi auto, vaporizzati in meno di un mese per i modelli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km e ancora ampiamente disponibili per quelli con livelli inferiori, sono lì a ricordarcelo.

Per questo siamo il fanalino di coda dell’Europa. Nel 2022 su 100 auto nuove vendute in Italia, meno di 4 erano elettriche. Numeri impietosi guardando agli altri mercati: in Francia infatti sono state più di 12 su 100, in Inghilterra 16, in Germania quasi 18. Perfino in Ungheria, mercato storicamente meno rilevante rispetto al nostro, si è fatto (leggermente) meglio con 4 auto nuove su 100.

I mille "ma"

“Ma è ovvio!” diranno in molti: “le auto elettriche costano troppo, chi se le può permettere oggi in Italia?” e poi “come si fa a ricaricare se uno non ha un garage?”

Osservazioni lecite, ma la verità è che le auto elettriche non le comprano neanche gli italiani ricchi che cambiano macchina ogni 2 anni spendendo 70-80-100 mila euro. E che hanno ovviamente un garage dove potrebbero ricaricare l’auto rimanendo in pantofole.

Dunque il problema è un altro e cioè che da noi sta montando una contrarietà di principio nei confronti di questa tecnologia. C’è una diffidenza diffusa alimentata e fomentata a più livelli.

Le conseguenze sono molto più pericolose di quello che si potrebbe pensare. Perchè se da un lato è vero che l’auto elettrica non può essere “per tutti”, né oggi, né domani e che ci vorrà tempo e tanto altro, non prepararsi a questa frontiera della mobilità, o addirittura remare contro, crea altri problemi. Al mercato oggi, ma soprattutto all’economia del paese in prospettiva.

Vi spiego perché in questo video.