Progetto 940, un numero che forse si trasformerà in un altro numero o nel nome di una famosa città del Nord Italia. Che si chiami 149 o Milano, la nuova Alfa Romeo, con sigla di progetto interna 940 che sostituirà entro la fine dell'anno la 147, ora ha un volto che viene fuori attraverso alcune foto di fortuna scattate da una talpa e messe nel mare della grande Rete per approdare agli affollati e attentissimi dei social network che così battono la cortina di protezione messa in piedi dalla Fiat per proteggere il suo gioiellino fino alla presentazione prevista per il Salone di Francoforte (17-27 settembre).

Colpa di Facebook, che in questi giorni è stato capace di rivelare l'identità del capo del glorioso reparto dei servizi segreti britannici MI6 (quello di James Bond), insieme a quella dei suoi famigliari, e anche quella della nuova Alfa Romeo. Qui però qualche mistero ancora c'è. Quelli che interessano tutti sono quale sarà il nome definitivo, quali motori avrà e quanto costerà. Quello che invece da oggi interessa la Fiat è scoprire chi ha svelato un segreto industriale di non poca importanza facendo in modo che i blog lo sparassero attraverso i loro server. Nei giorni scorsi altre immagini più sfocate erano circolate, ma c'era bisogno di alcune verifiche. La conferma è arrivata dalle nuove immagini che mostrano una piccola flotta di 149-Milano bianche, come fossero appena sfornate e cosparse di zucchero a velo, circondate probabilmente dalle stesse macchine e attrezzi che le hanno assemblate. Il tutto in un capannone illuminato da neon, senza che si possa capire se si tratti di giorno o di notte, altri ingredienti che un giallista non potrebbe mai omettere nel proprio racconto. Il protagonista di questa spy-story però non è fornito di microcamere nascoste in una penna o in un orologio, ma di un semplice telefono cellulare tenuto con mano non troppo ferma. Colpa della poca luce e anche della fretta di chi sa che sta facendo qualcosa di proibito, compiuto probabilmente durante un cambio di turno o forse quando erano tutti a casa. Intorno alle vetture infatti non si vedono persone.

Ora invece da casa possiamo vedere la nuova auto del Biscione. Bella, senza dubbio, più tondeggiante e innovativa, in particolare nella parte posteriore dove i gruppi ottici sono una sintesi di quelli circolari della MiTo e quelli allungati di 147 e 159. Lo scudetto anteriore appare più basso e con forme più decise mentre si intravvede una fila di LED in ciascun gruppo ottico. Sarà questa la nuova firma a caratteri luminosi della nuova Alfa. Anche l'abitacolo prende lezioni dalla piccola di famiglia con gli interruttori a cursore messi sulla parte centrale della plancia. Lateralmente, è stata mantenuta la maniglia di apertura della portiera posteriore camuffata, ma la forma del tetto appare decisamente meno discendente e questo fa pensare a un'abitabilità migliore che sulla 147. Ma per adesso non andiamo avanti nelle supposizioni e godiamoci questo regalo inaspettato.

Per il resto, in fondo basterà aspettare settembre o forse molto meno per saperne di più e soprattutto come si chiamerà. L'unica cosa che manca infatti sulle vetture fotografate è proprio la targhetta del nome. Agatha Christie non avrebbe potuto scrivere un primo capitolo più avvincente.

Fotogallery: Alfa 149-Milano: buco nella Rete