Era stata il fiore all’occhiello della presentazione del piano industriale Alfa Romeo del 2018, la “one more thing” tenuta in serbo da Sergio Marchionne per far battere a mille il cuore degli appassionati del Biscione. Si perché la Alfa Romeo 8C – nome glorioso per il marchio – era la promessa del ritorno nell’Olimpo delle supersportive, con un sistema ibrido capace di sprigionare più di 700 CV di potenza.

Alfa Romeo 8C, il render

Una promessa che purtroppo non verrà mantenuta, come evidenziato oggi durante la presentazione del bilancio trimestrale del Gruppo FCA dove, in una slide di presentazione della gamma attuale e di quella futura, la 8C scompare assieme ad altri modelli che avrebbero dovuto invece rimpinguare il listino Alfa Romeo.

C’è chi va…

Ma la 8C non è l’unica vittima della sforbiciata al piano industriale del Biscione. Assieme alla hypercar infatti scompaiono sia la GTV, una coupé sportiva su base Giulia, sia il restyling della Giulietta, previsto per il 2022.

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Alfa Romeo abbandona così il segmento C, a meno di colpi di scena portati in eredità dalla fusione FCA – PSA. Il Gruppo francese può infatti offrire la piattaforma EMP2 (quella di 308 e 3008, solo per fare un paio di esempi). Ma questo è fantamercato, ciò che conta ora è quello che è stato deciso e comunicato oggi.

Quart e ultimo modello cancellato dal futuro Alfa è il SUV di segmento E (quelli di Audi Q7, BMW X5 e Mercedes GLE). Sarebbe dovuto arrivare entro il 2022, ma così non sarà e la Stelvio rimarrà quindi l’auto a ruote alte più grande della gamma Alfa Romeo.

… e chi viene

Il nuovo piano industriale del Biscione però non è fatto solo di cancellazioni ma anche di conferme e new entry. Del primo gruppo fa parte la versione di serie dell’Alfa Romeo Tonale, pronta per essere prodotta nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, con commercializzazione a fine 2020, e portare la Casa nel mondo dell’elettrificazione con una versione ibrida plug-in. Ci sono poi i restyling di Giulia e Stelvio, pronti a debuttare entro fine 2019.

Alfa Romeo Tonale, le prime foto in rete

È invece una novità assoluta il B-SUV (o SUV piccolo) previsto per il 2021 anche in versione 100% elettrica. Una novità importante della quale non si sa nulla, a partire da quella che potrebbe essere la piattaforma. Anche in questo caso torna in ballo la fusione con PSA, che potrebbe offrire la CMP, attualmente utilizzata da DS 3 Crossback, Peugeot 208 e 2008. Una tecnologia capace di ospitare sia classici motori endotermici, sia propulsori elettrici.

Per il bene di Maserati

La (per usare le parole di FCA) razionalizzazione del piano industriale mira a focalizzarsi su fasce di mercato più forti e remunerativi, mantenendo l’animo premium senza “pestare i piedi” ad altri brand del Gruppo. Anche se non nominata infatti Maserati, anche lei da poco oggetto di una revisione del piano industriale, avrebbe potuto scontrarsi col Biscione sia per quanto riguarda il SUV di grandi dimensioni, sia nell’esclusivo segmento delle supercar.

Fotogallery: Nuova Alfa Romeo Giulietta, il rendering