Ci sono auto in grado di segnare un’epoca e fare da spartiacque. Non parliamo solo di veri e propri miti dell’automobilismo, come la Citroen DS, la Fiat 500 o la Volkswagen Beetle, ma di quei prototipi che vanno a definire lo stile di un marchio. Un esempio?
La Renault DeZir, la coupé del 2010 che ha ispirato tutte le auto della casa francese arrivate nel decennio successivo: è stata lei infatti a portare all’esordio la mascherina con al centro l’emblema della Renault (ripreso dalle Clio del 2012 e Captur del 2013) e la carrozzeria dalle forme sinuose, tracciando un solco con lo stile tutto spigoli delle Renault precedenti.
Fotogallery: Renault DeZir
Centro al primo colpo
Lo stile della DeZir è stato portato avanti dalla casa francese sotto la supervisione di Laurens van den Acker, apprezzato designer olandese “strappato” alla Mazda (dov’era arrivato nel 2006). La DeZir è stata quindi fra i primi lavori di van den Acker, riuscito subito a far centro rivoltando il design della casa francese.

Questa compatta coupé, lunga 4,22 metri, ha forme più morbide e arrotondate delle Renault vendute negli anni precedenti, ma spiccano anche i passaruota arrotondati, il cofano levigato e il look della fiancata, che appare dinamica e trasmette all’auto un’impressione di movimento. D’impatto le ruote di 21” e il fregio dietro le portiere posteriori, che si sollevano verso l’alto come nelle supercar. La DeZir pesa solo 830 kg ed è molto efficiente in termini di aerodinamica, perché il suo coefficiente di resistenza all’avanzamento è pari a 0,25.
In quale direzione sta andando lo stile di Renault
Un'elettrica... "mini"
Il nome DeZir è un gioco di parole fra desir (che tradotto dal francese significa “desiderio”) e Z.E. la sigla che identifica le Renault a batterie (sta per Zero Emissions). Ad alimentarla infatti c’è un motore elettrico da 150 CV e 226 Nm, messo in funzione da una batteria di 24 kW alloggiata dietro i due soli sedili. L'autonomia dichiarata è di 160 chilometri.