Il Decreto Rilancio, quello presentato dal Governo per sostenere l'economia italiana messa in ginocchio dalla pandemia da Coronavirus, contiene già azioni mirate al sostegno del settore auto.

C'è l'aumento dei fondi per l'Ecobonus e due diversi Bonus Mobilità, come potete leggere qui, ma ora i partiti di maggioranza e opposizione chiedono di più e lo fanno con migliaia di emendamenti al Decreto rilancio che includono anche nuovi incentivi auto, la riduzione dell'IVA al 18% e sconti per l'installazione di impianti a metano e GPL sulle auto.

In attesa delle modifiche al Decreto Rilancio

Il panorama delle possibili modifiche al Decreto Rilancio è davvero vastissimo e al momento sono 1.294 gli emendamenti segnalati dalle forze politiche e che vengono esaminati a partire da oggi. Da lunedì 15 giugno ci sarà il voto della commissione Bilancio della Camera che deciderà quali emendamenti salvare e poi mercoledì 24 giugno il provvedimento sarà in Parlamento.

L'iter degli emendamenti al Dl Rilancio

  • 11 giugno 2020
    Inizio dell'esame degli emendamenti
  • 15 giugno 2020
    Voto della commissione Bilancio della Camera sugli emendamenti
  • 24 giugno
    Esame del Parlamento per la conversione in legge

Un iter piuttosto lungo, ma c'è ancora qualche speranza che il settore auto possa ricevere una boccata d'aria fatta di stimoli all'acquisto chiesti da tutta la filiera e contributi alla rottamazione. Vediamoli uno per uno questi emendamenti per l'auto e scopriamo cosa propongono.

IVA ridotta al 18% per l'auto

Uno degli emendamenti più interessanti è quello che chiede di ridurre l'IVA sulle nuove auto dal 22% di oggi al 18%, almeno per il periodo 1 luglio-31 dicembre 2020. Questa proposta che ha come primo firmatario Maurizio Lupi (gruppo misto) significa che nei prossimi mesi una Fiat Panda 1.2 Pop, solo per fare un esempio con l'auto più venduta d'Italia, costerebbe 362 euro meno di oggi.

Più soldi all'Ecobonus

Diversi emendamenti chiedono poi di aumentare i fondi a disposizione dell'attuale Ecobonus statale, quei fondi per l'acquisto di auto a basso impatto ambientale (elettriche e ibride plug-in) che al momento sono fermi a 70 milioni di euro per il 2020 e altrettanto per il 2021.

  2020 2021
Fondi Ecobonus attuali 70 milioni di euro 70 milioni di euro
Emendamento Lupi 165 milioni di euro 250 milioni di euro
Emendamento Rixi 220 milioni di euro 270 milioni di euro
Emendamento Benamati 270 milioni di euro 120 milioni di euro

Si parte da un primo emendamento sempre a firma di Lupi che chiede di aggiungere 95 milioni di euro per il 2020 e 180 milioni di euro per il 2021, per un totale di 165 e 250 milioni di euro). Ancora più risorse per l'Ecobonus chiede l'emendamento a firma Edoardo Rixi (Lega), arrivando a proporre 150 milioni di euro in più nel 2020 e 200 milioni di euro nel 2021 (totale 220/270 milioni). L'emendamento arrivato da Gianluca Benamati (Pd) propone invece 200 milioni di euro in più nel 2020 e 50 milioni di euro aggiuntivi nel 2021.

4.000 euro anche per le auto "tradizionali", benzina e diesel

Nello stesso emendamento Benamati è poi contenuto un importante e nuovo schema di incentivi per il periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2020 dedicato alle auto "tradizionali" che non godono dell'Ecobonus. Si parla quindi di auto a benzina, diesel, ibride, gpl e metano che superano i 61 g/km di CO2 e che godono di uno sconto di 4.000 o 2.000 euro (con o senza rottamazione).

  Con rottamazione Senza rottamazione Note
Emendamento Benamati
(2020)
4.000 euro
(auto usata ≥10 anni)
2.000 euro

Nuova auto Euro 6
CO2 ≥61 g/km

Emendamento Benamati
(2021)
3.000 euro 1.500 euro  Nuova auto Euro 6
CO2 ≥61 g/km e ≤95 g/km

Allo stesso modo l'emendamento prevede per tutto il 2021 che le auto con emissioni di CO2 fra 61 e 95 g/km abbiano diritto ad un bonus di 3.000 o 1.500 euro.

3.000 euro per le auto ad alimentazione alternativa

Ancora diverso e articolato è il programma di incentivi auto presentato nell'emendamento a firma Claudia Porchietto (Forza Italia) che punta ai veicoli ad alimentazione alternativa (elettriche, ibride plug-in, idrogeno, GPL, metano e biocarburanti) con un bonus di 3.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione.

  Con rottamazione Senza rottamazione Note
Emendamenti Porchietto, Guidesi, Lupi, Trancassini 3.000 euro 1.000 euro

Nuova auto elettrica, ibrida plug-in, idrogeno, GPL, metano
(Prezzo inferiore ai 18.000 euro, IVA esclusa)

Questo però a patto che l'auto nuova venga immatricolata entro il 30 aprile 2021 e che soprattutto abbia un prezzo di listino, IVA esclusa, inferiore ai 18.000 euro. Visto il limite di spesa le auto interessate all'incentivo sarebbero solo le GPL e quelle a metano. Identica proposta nei tre ulteriori emendamenti a firma Guido Guidesi (Lega), Maurizio Lupi e Paolo Trancassini (Forza Italia).

1.000 euro di bonus per le auto nuove in stock

La stessa Porchietto, ma anche Paolo Trancassini, prevedono nei loro emendamenti che sia riservato un buono ai clienti di auto in stock, ovvero prodotte prima del 25 marzo 2020. L'idea è quella di aiutare a smaltire le giacenze di concessionarie, depositi e fabbriche.

  Con rottamazione Senza rottamazione Note
Emendamenti Porchietto, Trancassini 1.000 euro -

Nuova auto prodotta prima del 25 marzo 2020
(Prezzo inferiore ai 30.000 euro, IVA esclusa)

L'incentivo proposto è in questo caso di 1.000 euro, ma solo con contestuale rottamazione, immatricolazione della nuova auto dal 4 maggio al 31 dicembre 2020 e prezzo di listino, IVA esclusa, fino a 30.000 euro.

Sconti per installare l'impianto a metano e GPL

Un altro tipo di incentivo è quello previsto per l'installazione di impianti GPL e metano sulle auto usate, una proposta di Andrea Caso (Movimento 5 Stelle) che indica un bonus di 600 euro per il GPL e 900 euro per il metano.

  GPL Metano Note
Emendamento Caso 600 euro 900 euro

Sconto per l'installazione dell'impianto su auto Euro 4 o Euro 5, a benzina o gasolio

Questo sconto che il cliente otterrebbe tramite compensazione sul credito d'imposta dell'installatore è però riservato alla trasformazione a gas di auto, a benzina o diesel, omologate Euro 4 o Euro 5. Il tutto per il triennio 2020-2022.

Volkswagen Italia promuove il biometano

Scadenza RC auto prorogata causa lockdown

Riguardo l'assicurazione RC auto c'è invece l'emendamento firmato da Paolo Russo (Forza Italia) che prevede che la durata del contratto venga prorogata di un numero di giorni pari alla "durata delle misure che riducono la mobilità adottate per il contrasto al contagio da COVID-19".

Questo significa che l'automobilista vede spostarsi in avanti la scadenza della polizza auto di un numero di giorni pari a quello del lockdown, ma "ridotti di un coefficiente parametrato alla riduzione di percorrenza derivante dai dati medi di tutte le scatole nere".

Stop Ecotassa e IPT

A livello di fiscalità auto troviamo invece l'emendamento di Stefano Benigni (gruppo misto) che chiede la "detraibilità integrale dell'IVA per gli acquisti di veicoli" e il "Super ammortamento per veicoli a basso impatto ambientale utilizzati nell'esercizio di imprese, arti e professioni" chiesto da Giuseppe Chiazzese (Movimento 5 Stelle).

Da non dimenticare è poi l'insieme di nuove norme chieste da Massimo Garavaglia (Lega) che propone maggiori detrazioni fiscali e deducibilità per le concessionarie, ma soprattutto la sospensione dell'Ecotassa dal 2020 al 2022. Garavaglia propone poi di cancellare, sempre per il 2020-2020, il pagamento dell'imposta provinciale di trascrizione, la famigerata IPT, dalle immatricolazioni di auto nuove o dalla vendita dell'usato (comprese le diesel fino a Euro 5).

Meno limiti per le auto degli invalidi

Alessandra Locatelli (Lega), Maria Teresa Bellucci (Fratelli d'Italia), Luigi Casciello (Forza Italia), Massimiliano De Toma (gruppo misto) chiedono invece nei loro emendamenti di innalzare cilindrata e potenza delle auto con adattamenti per invalidi soggette all'IVA al 2%.

Si passerebbe dagli attuali 2.000 cc benzina o ibrido, 2.800 cc diesel o ibrido e 150 kW elettrico rispettivamente a 3.000 cc, 3.500 cc e 180 kW.