"Pioniera". Un aggettivo di un certo rilievo per un'auto, che ormai da molto tempo è tipicamente associato alla Mercedes Classe S. Sì, perché questa iconica ammiraglia della Stella a Tre Punte porta con sé novità tecnologiche e di sicurezza all'avanguardia da 55 anni, addirittura da prima di chiamarsi ufficialmente "S-Klasse".
E dato che l'anteprima europea - anzi, anteprima occidentale - della nuova generazione di Classe S si tiene proprio in occasione di Auto e Moto d'Epoca (alla Fiera di Padova da giovedì 22 a domenica 25 ottobre, di cui trovate qui tutto il programma), non potevano mancare alcune delle sue antenate più importanti. E ve le raccontiamo nel nostro video.
Un salto nel passato
La prima in ordine cronologico che possiamo ammirare allo stand Mercedes è una 300 W189 del 1960, modello prodotto dal 1951 al 1962, diventato famoso negli Anni '50 perché scelta dal cancelliere tedesco Konrad Adenauer nel secondo dopoguerra e per tutto il suo mandato, trasferte comprese.

La seconda storica in esposizione, però, introduce il filo conduttore forse fra i più noti della Classe S: la sicurezza. Si tratta della W111, prodotta dal 1959 al 1965 e soprannominata "Codine" a causa delle pinne posteriori (dallo stile tipicamente americano di quel tempo), ed è proprio lei a dar vita alle zone a deformazione programmata e al piantone dello sterzo collassabile - oggi presenze fissa su ogni singola auto stradale - per proteggere gli occupanti.


E lo sottolineiamo: anche se la Casa le considera a tutti gli effetti parte della famiglia S-Klasse in quanto ammiraglie del marchio, questi due modelli pionieristici ancora non portavano il nome di "Classe S".

Verso il "nome definitivo"
Si arriva al 1965, l'anno della W109: la "progenitrice" della Classe S. E qui, in esposizione, c'è una 300 SEL 6.3, il cui nome (o meglio, la cilindrata) potrebbe suscitare un senso di deja vu fra gli appassionati: è proprio da qui, infatti, che inizia la tradizione del "63" nella nomenclatura delle Mercedes-AMG arrivata fino ai giorni nostri.

E non è tutto: questa 300 SEL 6.3 è stata la prima della sua dinastia a montare un V8, ma fu anche la prima a finire tra le mani di AMG. La vettura preparata per le competizioni, a causa del suo colore e del suo peso oltre i 1.600 kg, venne scherzosamente soprannominata "Scrofa Rossa".


Se con la W109 la sicurezza era passata per un momento in secondo piano per favorire le prestazioni, esattamente 14 anni dopo le cose cambiarono: nel 1979 arrivò la seconda generazione di Classe S (col nome ufficiale, sigla W126), ed è proprio con lei che nel 1981 arriva in gamma il primissimo airbag per il conducente. E solo sei anni dopo, nel 1987, diventa disponibile come optional quello del passeggero.

La W126, però, nacque subendo le conseguenze della crisi petrolifera del 1973. Gli ingegneri, quindi, sapevano che anche se si trattava di un'auto d'elite era fondamentale focalizzarsi anche sulla riduzione dei consumi. E raggiunsero questo obiettivo non solo con motori ottimizzati e la riduzione del peso, ma soprattutto perfezionando l'aerodinamica nei minimi dettagli.

La settima generazione
Col susseguirsi delle generazioni arrivarono tecnologie che ritroviamo oggi di serie (e spesso date per scontato) sulle auto più comuni: l'ABS, l'anti-slittamento, l'ESP, e ancora i primi ADAS come un cruise control adattivo, i fari semi-adattivi e molto altro.
Oggi, per la nuova Mercedes Classe S W223, arriva una rivoluzione digitale: su di lei debuttano novità come il sistema MBUX di seconda generazione, che ora conta 27 pulsanti in meno per rendere il tutto più fluido e intuitivo, e un head up display con realtà aumentata a tutta larghezza del parabrezza - ovvero, l'immagine riflessa equivale a un monitor di 77 pollici.

Ci sono poi altri tre schermi nella zona posteriore (per un totale di cinque tablet nell'abitacolo) che possono anche segnalare a chi siede dietro quando potrebbe essere pericoloso aprire la portiera - ad esempio se sta arrivando un'auto o un ciclista - fungendo un po' come gli specchietti per chi siede davanti.


Sempre sul lato sicurezza, ci sono novità importanti come l'airbag frontale per i passeggeri posteriori, per la prima volta disponibile su un'auto di serie, oltre a quello (stavolta già visto) centrale per proteggere i passeggeri anteriori dal colpirsi a vicenda in caso di urto laterale.
E sempre in caso di urto laterale, l'auto è dotata di sistema E-Body Active Control: la Classe S è quindi in grado di prevedere quando sta per verificarsi un impatto laterale, e può sollevare immediatamente la vettura fino a 80 millimetri, per esporre all'urto la parte inferiore - più robusta - e proteggere gli occupanti.

Ci sono poi i fari Digital Light che, insieme al radar anteriore, scovano gli ostacoli fino a 100 metri di distanza e sono anche in grado di modificare la loro illuminazione per segnalarlo al conducente - una sorta di evoluzione estrema del Night View di Mercedes, per intenderci.

Tornando al lato comfort, oltre ai già citati cinque schermi e all'head up display, ci sono tecnologie come le quattro ruote sterzanti, che dietro arrivano fino a 10°: secondo la Casa, questo permetterebbe alla Classe S di avere un angolo di sterzo praticamente uguale a quello di una Classe A.
Non mancano poi altre chicche molto speciali, sempre dal gusto molto moderno, come l'impianto audio 4D, i 250 LED che illuminano l'abitacolo e la corona esterna del volante in legno nero.


La nuova Classe S è disponibile in tre allestimenti:
- Business
- Premium
- Premium Plus
La gamma motori, invece, prevede dei 6 cilindri in linea a benzina e a gasolio, con potenze comprese da 286 CV e 435 CV. Mercedes ha però già confermato l'arrivo di un propulsore V8 mild hybrid e di una variante ibrida plug-in.