Abarth 500 R230 Stradale by Lucarelli - 240 CV
Tra le elaborazioni più estreme troviamo quella messa a punto dall'italiana Lucarelli. Il frutto del loro lavoro si chiama 500 R230 Stradale ed è l’unica 500 Abarth a motore centrale e trazione posteriore. Tutto il retrotreno della vettura è stato rivisto. Il ponte rigido lascia il posto ad uno schema sospensivo a doppio quadrilatero sovrapposto per fare spazio al propulsore che prende il posto della seconda fila di sedili.
Il motore è il solito 1.4 turbo ma spremuto fino a raggiungere una potenza di 240 Cv per 330 Nm di coppia. Grazie alla trazione posteriore, le bastano appena 4”7 per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo, mentre la velocità massima è di 245 km/h.
Romeo Ferraris FatFive - 248 CV
Forse la 500 Abarth modificata più famosa di tutte: la FatFive di Romeo Ferraris, un vero e proprio “cinquone" trattato a steroidi, proposto in tre diverse varianti, tutte accomunate dal vistoso kit estetico (disponibile anche anche in fibra di carbonio, così da abbassare il peso della vettura di 60 kg) che porta la larghezza fino a 1,89 metri.
Si parte con la Fat Five 160, con il 1.4 da 160 CV e 230 Nm di coppia. Sostanzialmente come alcune versioni della 500 di serie. Da qui si passa alla FatFive 210, sulla quale il quattro cilindri arriva a quota 210 CV e 310 Nm per uno scatto da 0 a 100 km/h in 5”7 e 232 km/h di velocità massima. Per i più sportivi c’è infine la FatFive 248, che porta la potenza a 248 CV e 330 Nm di coppia, che permette di superare i 240 km/h passando da 0 a 100 km/h in soli 5”5.
G-Tech Abarth 500 Sportster - 340 CV
Per chi non cerca solo le prestazioni, ma è anche molto attento allo stile, c’è la G-Tech Abarth 500 Sportster. Basta una veloce occhiata per rendersi conto delle modifiche effettuate dal preparatore tedesco. Il tetto della piccola di Torino è stato tagliato e abbassato di diversi centimetri, dando alla vettura una linea che ricorda quella delle coupé.
Ma le modifiche non sono soltanto estetiche. La G-Tech Abarth 500 Sportster è disponibile in tre versioni con potenze crescenti. Si parte dalla versione base con il 1.4 portato a 224 CV, per poi passare alla Sportster RS da 250 CV, per poi arrivare alla Sportster RGT, che di cavalli ne ha ben 340.
G-Tech 500 Evo 350 Hybrid - 350 CV
Oggi si fa un gran parlare di elettrificazione e così anche i tuner devono adeguarsi alle evoluzioni del mercato. La G-Tech 500 Evo 350 Hybrid si ispira quindi alle moderne supercar ibride e propone un powertrain elettrificato che abbina al 1.4, portato fino ad una potenza di 240 CV e 350 Nm, due motori elettrici.
Questi sono montati sull’asse posteriore, rendendo di fatto la vettura a trazione integrale. Le due unità aggiungono ulteriori 110 CV di potenza e soprattutto, 650 Nm di coppia. In questo modo la potenza di sistema raggiunge i 350 CV e l’incredibile dato di coppia di 980 Nm. Inoltre, è possibile muoversi anche in modalità 100% elettrica per 60 km.
Pogea Racing Ares 500 - 404 CV
Se è la potenza pura che cercate allora la scelta non può che cadere sulla Pogea Racing Ares 500. I suoi passaruota in fibra di carbonio allargano la vettura di quasi 5 cm, mentre sotto il cofano il piccolo 1.4 turbo riceve molte modifiche: testata, bielle, pistoni, turbo e albero di trasmissione sono tutti nuovi. Il risultato? 404 CV e 457 Nm di coppia.
Numeri da vera supercar, che uniti ad un peso di appena 977 kg, al cambio rinforzato e ad un differenziale autobloccante meccanico, permettono al bolide di Pogea Racing di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4”7 e di raggiungere una velocità massima di 288 km/h.
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