In passato vi avevamo parlato dell’ambizioso progetto dell’Arrera Automobili dell’imprenditore Qendrim Thaqi per creare la Illyrian Pure Sport, la prima supercar albanese. L’idea sembra essere stata completamente scartata in favore di qualcosa di molto più grande.

Messa da parte la Illyrian, il nuovo obiettivo dell’Arrera è realizzare la SD+, un’hypercar da 1800 CV.

L’evoluzione della Illyrian

Partiamo dal nome SD+. “S” sta per Skanderbeg, un condottiero albanese del XV Secolo, mentre la “D” è la lettera che nella numerazione romana indica il 500. Aggiungendo il segno “+” significa che l’obiettivo della Casa albanese è portare la sua creazione ad una velocità massima superiore ai 500 km/h.

Arrera Automobili SD+
Arrera Automobili SD+

I rendering diffusi dall’azienda ci permettono di entrare nella mente dei progettisti. La SD+ sembra quasi una Illyrian fortemente potenziata sotto ogni aspetto. Le forme sono sempre muscolose con un frontale corto e dei passaruota giganteschi. La cabina a due posti è avvolta da un ampio vetro, mentre su tutta la carrozzeria si notano le vistose appendici aerodinamiche in fibra di carbonio.

Arrera Automobili SD+

La parte posteriore ricorda la Bugatti Chiron col doppio terminale centrale, un enorme diffusore da corsa e i sottili fari LED. Sul cofano notiamo anche lo spoiler a forma di pinna col terzo stop integrato. Nelle immagini teaser al buio, le luci posteriori accese ricordano la sagoma di un mirino.

Pronta per battere i record

La Illyrian si “accontentava” di un 6.2 V8 biturbo da 850 CV con una velocità massima di 375 km/h e uno scatto 0-100 km/h stimato in 2,7 secondi. Il propulsore della SD+ osa ancora di più.

Realizzato su misura da Wolfgang Kizler, il motore dell’hypercar albanese è un 7.0 V8 da 1800 CV e 1500 Nm di coppia. Il peso dell’auto è intorno ai 1230 kg con un rapporto peso potenza di 1,46 CV/kg (la Chiron è a 1,3 kg/CV). Con questi valori, Arrera è convinta di riuscire a costruire l’auto più veloce al mondo.

Non sarà comunque facile battere la Chiron, la Koenigsegg Jesko e soprattutto la SSC Tuatara.

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