No, non è un SUV. E nemmeno un crossover, almeno per come li intendiamo noi. La nuova DS 4 è una 2 volumi compatta, ma non per questo rinuncia a tratti "alla moda", fusi in uno stile molto personale che si discosta in maniera netta (e che più netta non si può) dalla vecchia generazione.
Una filosofia da crossover, a mischiare vari elementi stilistici come le proporzioni da compatta e l'andamento del tetto da coupé con elementi che - a seconda dell'allestimento - possono sottolineare maggiormente eleganza, sportività o strizzare l'occhio al mondo dei SUV. Un'auto che si inserisce nel cuore della gamma e sulla quale la Casa francese punta tanto per dare un ulteriore "boost" alle proprie vendite.
Aggressività con stile
Un cambio di rotta netto rispetto alle precedenti generazioni, composto prima di tutto da un frontale che rielabora le caratteristiche luci verticali DS rendendole spigolose e nette, quasi fuse con i gruppi ottici principali, con tecnologia matrix LED ed elementi in grado di ruotare per illuminare al meglio la strada.

Un frontale che mixa linee orizzontali e verticali e dal quale partono linee nette che attraversano la fiancata, ora sinuosa e ora più spigolosa, caratterizzata dalle maniglie affogate nella carrozzeria e dai grossi cerchi da 19" del modello visto dal vivo, che possono arrivare a toccare i 20” sugli allestimenti più ricchi partendo dai 17" delle versioni base.
Tanti muscoli messi in mostra assieme a una dinamicità delle linee, sottolineata dall’andamento del tetto che inizia ad abbassarsi – ma senza andare in picchiata – dopo il montante C, con linee che si restringono verso il centro del portellone, con un lunotto particolarmente ridotto. Al di sotto si ritorna con uno sviluppo orizzontale delle linee, con le luci sottili unite da un altrettanto sottile barra cromata.

Salotto buono
L’andamento orizzontale delle linee lo si ritrova anche sulla plancia, con i 2 monitor per strumentazione e infotainment e i pochi pulsanti fisici disposti sotto lo schermo centrale a nascondere le bocchette del climatizzatore. Una grande pulizia stilistica con tanta tecnologia: oltre ai 2 citati monitor infatti c’è un terzo schermo sul tunnel centrale, per gestire il nuovo sistema di infotainment DS Iris System, per il quale sono disponibili anche comandi vocali evoluti.

Un sistema naturalmente sempre connesso, con aggiornamenti over the air e un’interfaccia tutta nuova, organizzata a widget e configurabile a seconda di chi sta guidando. C’è poi un altro schermo, da 21”, proiettato dall’head up display e con realtà aumentata, una tecnologia ormai sempre più presente su numerosi nuovi modelli.
Un gran carico hi-tech immerso in un arredamento minimal e molto curato. Pur essendo una versione pre serie la DS 4 vista dal vivo è infarcita di materiali nobili (pelle, Alcantara e fibra di carbonio) accoppiati con grande cura.
A livello di spazio l'adozione della piattaforma EMP2 e le misure cresciute (4,4 metri di lunghezza) permettono a 4 adulti di stare comodi, mentre chi siede in mezzo sul divanetto ha a disposizione una seduta morbida e non troppo sagomata, mentre lo schienale (per via anche della presenza del bracciolo) forma una gobba un po' scomoda.

I motori
La nuova meccanica permette alla DS 4 2021 di montare sia classici motori endotermici (benzina da 130 o 180 CV, diesel da 130 CV) sia il powertrain ibrido plug-in da 225 CV, lo stesso presente sulla nuova Peugeot 308. Un sistema capace di percorrere circa 50 km in modalità elettrica, abbinato esclusivamente alla trazione anteriore. Una gamma che in futuro non dovrebbe contare nè su versioni più sportive, nè su motorizzazioni 100% elettriche.
I prezzi della nuova DS 4 partono da 30.250 euro per la 1.2 PureTech da 130 CV in allestiment Business e arrivano ai 48.750 della ibrida plug-in in versione Cross Rivoli. Gli ordini inizieranno il 17 giugno e le prime consegne sono previste per ottobre.