Ford e il suo partner Argo AI avvieranno dalla fine del 2021 un servizio di taxi a guida autonoma a Miami, in Florida, e ad Austin, in Texas, sfruttando di base le auto di Lyft, impresa di trasporto pubblico privata molto simile, concettualmente, a Uber. Mai prima d'ora si era vista, nell'ambito, un'iniziativa di tale portata: si tratta del più grande lancio commerciale di corse di taxi robot al mondo.
Il piano è quello di iniziare adesso con le prime coste test per poi espandersi su larga scala a partire dal 2023, con l'obiettivo finale di avviare 1.000 taxi a guida autonoma nelle sei città degli Stati Uniti in cui Argo AI ha sperimentato i suoi sistemi, la capitale Washington compresa.
Al volante, un autista pronto ad intervenire
Il servizio taxi a guida autonoma sfrutterà inizialmente 100 Ford Escape, ognuna con due tecnici a bordo: un autista seduto al posto guida pronto ad intervenire in caso di necessità, e un data analyst a monitorare che tutto funzioni come previsto.
Fin dalle prime corse, le auto non avranno percorsi preimpostati e tutti i passeggeri (che possono prenotare il robotaxi dall'app Lyft senza costi aggiuntivi) avranno piena libertà di scelta su dove andare.
"Si potrà andare da un indirizzo all'altro senza percorsi fissi", ha affermato in un'intervista Bryan Salesky, CEO di Argo AI, "proprio come un qualsiasi taxi che chiameresti oggi, con l'unica differenza che qui, a guidare, sarà un robot".
"La possibilità di prenotare la corsa tramite app aiuterà a normalizzare questa nuova tecnologia, soprattutto agli occhi di quei consumatori che sono ancora riluttanti a fidarsi di un un'auto guidata da un computer", dice Jody Kelman, capo dell'unità autonoma di Lyft. "Vogliamo aiutarli in questa transizione in modo che considerino questa tecnologia una valida opzione di trasporto. Per arrivare a ciò, faremo in modo che le corse standard e quelle robot abbiano lo stesso prezzo, rendendo l'esperienza simile a qualsiasi altra corsa su Lyft".
Argo AI è finanziata dai Gruppi Ford e Volkswagen
Da accordi, Lyft ottiene una quota del 2,5% di Argo AI che, a sua volta, ha ricevuto un sostegno complessivo di 3,6 miliardi di dollari da Ford e dal Gruppo Volkswagen. Lyft inoltre fornisce ad Argo AI l'accesso senza limiti a tutti i dati raccolti dalla sua flotta di robotaxi che, in futuro, forniranno una road map dettagliata per aiutare a sviluppare un servizio di taxi autonomo su larga scala in base all'esperienza di questi primi anni.
Secondo fonti interne (che hanno chiesto di non essere identificate), tutto questo quasi raddoppierà la valutazione di Argo AI sul mercato, che passerà dagli attuali 7 miliardi di dollari a circa 12,4.
Guida autonoma: i test continuano in USA
Come Ford, Argo e Lyft, anche Waymo, affiliata di Google, sta testando auto a guida autonoma in un'attività di trasporto passeggeri a Chandler, in Arizona, così come General Motors a San Francisco. A differenza delle prime, però, non si sa quando queste arriveranno sul mercato a libera disposizione degli utenti.
Salesky conferma che quest'iniziativa è molto più complessa di quella dei concorrenti: "Ci muoviamo in aree molto più difficili, in città in cui c'è una notevole domanda di condivisione di corse e anche di consegna di merci". Oltre al servizio taxi, infatti, le Ford Escape a guida autonoma verranno utilizzata anche per la consegna di generi alimentari e altri piccoli oggetti in partnership con altre aziende di cui Salesky non ha rivelato il nome.
"Questa collaborazione rappresenta la prima volta in cui tutti i pezzi del puzzle hanno trovato una loto posizione", ha dichiarato in una nota il CEO di Lyft, Logan Green. "Ogni azienda porta la conoscenza e la capacità nella propria area di competenza necessaria per rendere il trasporto autonomo una realtà".
Ford ha stretto la partnership con Lyft nel 2017, con l''Azienda che nel 2016 ha ricevuto anche un investimento di 500 milioni di dollari da GM. Kelman ha affermato però che GM non ha più rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Lyft dato che liquidato la sua quota nella prima metà del 2020 e che la Casa non ha accordi in corso con Lyft.
Qualche curiosità sulla guida autonoma