Tra le tecnologie che le auto elettriche di ultima generazione stanno introducendo sul mercato c’è anche quella della ricarica bi-direzionale. Significa che alcune vetture a batteria, oltre a poter ricevere energia dalla rete per ricaricarsi, possono anche cederla verso l'esterno, alla rete o ad altri dispositivi. Tra i modelli che consentono questa pratica c’è anche la Ioniq 5.

I motivi per cui la ricarica bi-direzionale è utile sono molti e saranno sempre più importanti in prospettiva. Con il cosiddetto vehicle to grid, infatti, le auto elettriche saranno in grado di contribuire al bilanciamento di una rete elettrica sempre più basata sulle fonti rinnovabili, per loro natura non programmabili. Per semplificare al massimo, si possono inquadrare le EV come delle grosse batterie su ruote, che quando non utilizzate e collegate alla rete possono cedere piccole quantità di energia invece di assorbirne, fungendo da "ammortizzatore" tra la domanda e l'offerta di energia.

A prova di futuro

Se oggi viene ancora difficile immaginare una smart grid estesa in grado di fare tutte queste cose, può essere più semplice immaginarlo su piccola scala, magari in una casa alimentata da pannelli solari. 

Un assaggio di futuro è visibile in questo video, dove abbiamo toccato con mano il vehicle to load della Hyundai Ioniq (in arrivo anche in versione "N"), una tecnologia che consente all'elettrica coreana di sfruttare verso l'esterno l'elettricità contenuta nella batteria.

Hyundai Ioniq 5

Come funziona il V2L

Sulla Ioniq 5 (su InsideEVs.it trovate la prova completa dell'auto) accedere alla funzione vehicle to load per il rilascio di energia dalla batteria è estremamente semplice. Basta collegare alla presa di ricarica della vettura un adattatore che esce con una normale "presa 220". A quel punto, si può dare corrente a tutta una serie di dispositivi elettronici, come potete vedere nel video.

La Ioniq 5 rilascia energia fino a una potenza di 3,6 kW. Si tratta di un valore in linea con quello della maggior parte delle abitazioni italiane. Questo significa che, in caso di necessità, con l’elettrica coreana si può addirittura ricaricare un’altra auto. Sulla Ioniq 5 il V2L è accessibile anche dall’interno: c'è infatti una presa di corrente posta al centro dei sedili posteriori. Ma per capire meglio come funziona il tutto, e per vedere anche qualche esperimento non esattamente convenzionale, mettetevi comodi e cliccate sul tasto play.

Fotogallery: Hyundai IONIQ 5 (2021)