Bertone è uno dei nomi più importanti nella storia dell’auto. La Casa di design torinese ha realizzato nel corso degli Anni ’60 e ’70 concept unici, come la Lamborghini Marzal e l’Alfa Romeo Carabo, in un momento in cui era molto sentita la competizione con i concorrenti Pininfarina e Italdesign.
Proprio in quel contesto è nato uno dei prototipi più significativi per la carrozzeria fondata nel 1912 da Giovanni Bertone, quella Stratos Zero presentata nel 1970 al Salone di Torino.
La "firma luminosa" prima dei LED
Ciò che rende speciale il modello è il suo design incredibilmente futuristico, anche in relazione agli standard odierni. Ispirato nella particolare linea a cuneo alla Carabo del 1968 disegnata da Marcello Gandini, il concept presenta uno dei primi esempi di firma luminosa orizzontale visto nel mondo dell’auto.
Questa tipologia di fari, che vediamo più frequentemente con le auto elettriche dotate di tecnologia a LED, sulla Zero funziona con lampadine da 55 W. I gruppi ottici integrano 10 minuscole lampadine nel frontale affilato e 84 nella zona posteriore che seguono la coda dalla forma squadrata.
Il prototipo da cui derivò la Stratos
Uno degli elementi più distintivi della Zero è l'assenza delle portiere, infatti per accedere all'abitacolo è necessario aprire il parabrezza ribaltabile e calarsi all'interno scavalcando il piantone dello sterzo snodato, in maniera simile alla cabina dei caccia da combattimento.
L'enorme elemento triangolare nella parte posteriore lascia respirare il motore centrale Lancia V4 da 1,6 litri trapiantato direttamente dalla Fulvia Coupé e il sistema di scarico centrale a doppio terminale mette in risalto l'anima sportiva del prototipo, dal quale poi sarebbe derivata l'iconica Lancia Stratos stradale che nella variante da corsa vinse il Campionato del mondo rally nel 1973.
Il marchio torinese è in attesa di un rilancio che secondo i piani del Gruppo Stellantis dovrebbe prendere corpo nel corso dei prossimi anni e chissà, forse sarà l'occasione in cui il glorioso nome Stratos comparirà nuovamente su un'auto a marchio Lancia.