Com'è possibile portare un'azienda nata come produttrice di pneumatici fino ai più alti livelli nel mondo della moda? La storia di Pirelli rappresenta in effetti qualche cosa di unico nel panorama automotive.

Da colosso del settore a brand riconosciuto e riconoscibile con ramificazioni anche in campo immobiliare ed energetico, ha un'immagine trasversale all'ambito industriale e una fortissima identificazione con la città di Milano, di cui è simbolo al pari dei suoi luoghi ed edifici, nonché uomini-chiave.

Un tesoro di gomma

Le origini della "Pirelli & C." risalgono a due secoli fa, nella fattispecie al 1872 quando fu fondata a Milano dall'ing. Giovanni Battista Pirelli che a metà dell'anno seguente avviò, in un complesso di due edifici costruiti appositamente, la manifattura di prodotti in gomma (caucciù vulcanizzato) che andavano dalle cinghie agli elementi di raccordo fino alle tele gommate.

Ben presto l'offerta crebbe, allargandosi a cavi telegrafici, indumenti impermeabili, attrezzi medici e giocattoli realizzati sempre nel versatile materiale, di pari passo con il progredire della stessa società che si allargò con l'ingresso di Francesco Casassa, esperto commerciante.

Foto - Pirelli compie 150 anni

L'ingresso nel settore delle coperture per veicoli arrivò intorno al 1892, spinto dall'invenzione dei primi pneumatici per velocipedi e biciclette che offrì all'azienda di Pirelli l'opportunità di mettere a frutto esperienza e capacità in un ambito nuovo e promettente, iniziata collaborando con il costruttore Bianchi.

Entro la fine del decennio, Pirelli aveva già una fiorente produzione e un portafoglio di prodotti brevettati, tra cui il modello "Flexus" per biciclette a cui seguirono i primi dedicati a motociclette e infine, ad automobili, settore che iniziò a svilupparsi con il nuovo secolo.

Il primo marchio

Proprio agli albori del secolo, Pirelli iniziò a contrassegnare gli pneumatici con un simbolo distintivo, una stella a cinque punte racchiusa in un cerchio. Nel giro di pochi anni, i volumi aumentarono a tal punto da rendere necessaria la costruzione di un secondo e più grande stabilimento nella popolare zona Bicocca, dove l'azienda poi stabilì anche il suo quartier generale acquisendo il villino della Bicocca degli Arcimboldi e allestendo al suo interno anche un museo della gomma e la scuola materna per i figli dei dipendenti.

I prodotti Pirelli iniziarono a diffondersi anche al di fuori dei confini nazionali, dalla Spagna all'Argentina, e ad ottenere crescente popolarità anche grazie al clamore delle prime eroiche imprese sportive condotte a bordo di veicoli motorizzati e non: i suoi pneumatici hanno equipaggiato, tra le altre, anche la Itala 35/45 HP che ha concluso vittoriosamente il raid Pechino-Parigi nel 1907 e le vetture protagoniste delle prime competizioni automobilistiche, ambito che non fu mai abbandonato.

Ormai diventata azienda di dimensioni ragguardevoli, nel 1922 ottenne, tra le prime società italiane, la quotazione alla Borsa di Milano.

Il periodo pre e postbellico fu contraddistinto da una continua ricerca dell'innovazione: arrivò il Cinturato, uno dei primi pneumatici radiali introdotto negli Anni '50, che contribuì ad affermare l'importanza degli pneumatici nell'evoluzione prestazionale delle auto.

Foto - Pirelli compie 150 anni

Trenta anni dopo arrivarono i primi modelli a spalla ribassata, proprio mentre nel settore parallelo delle comunicazioni Pirelli si mise in luce come uno dei pionieri delle fibre ottiche. 

L'importanza di questi due settori convinse l'azienda a creare delle divisioni tramite specifiche società chiamate a gestire e riunire sotto di sé tutte le attività di ricerca e commerciali in ciascun campo. Per questo, proprio nel 1983 fu fondata la società Coordinamento Pneumatici, diventata poco più di 20 anni dopo Pirelli Tyres, elemento di punta della holding Pirelli & C che all'inizio del terzo millennio si è impegnata ufficialmente anche in campo immobiliare con la controllata Pirelli Real Estate, anche questa quotata in borsa.

Nel 2002, inoltre, sotto la guida di Marco Tronchetti Provera, genero e successore di Leopoldo Pirelli, l'azienda entrò nel mercato della moda e dell'abbigliamento tecnico, compresi orologi e occhiali, con una serie di indumenti e accessori di propria produzione che successivamente diedero vita al ramo d'azienda noto come Pirelli Design.

La gomma torna al centro

Trascorso meno di un decennio dall'inizio degli Anni 2000, l'azienda prese l'importante decisione di tornare a concentrare le risorse e le energie sul mercato degli pneumatici: nuovi stabilimenti vennero aperti tra il 2005 e il 2006 in Cina e in Romania, seguiti dalla costruzione di un ulteriore avanzato polo industriale alle porte di Torino e dal prepotente ritorno alle competizioni automobilistiche che ha visto Pirelli ridiventare fornitore unico per il Mondiale di Formula 1 dal 2011.

Nello stesso anno prese il via la produzione anche in territorio russo, seguita poco dopo da uno stabilimento nel Sudest asiatico, nello specifico in Indonesia, e in Messico, destinato alla produzione di pneumatici premium per il nordamerica. Contemporaneamente a questa fase, vennero cedute le controllate del settore Cavi e immobiliare e soluzioni per la Banda Larga.

Il legame con la Cina

Nel 2015 venne annunciata la vendita del pacchetto di maggioranza di Pirelli da Camfin alla società cinese ChemChina, che diventò azionista unica di Pirelli tramite la sua controllata Marco Polo Industrial Holding S.p.A. L'espansione produttiva proseguì con il raddoppio dello stabilimento messicano di Silao, a cui seguì la fusione con la società Marco Polo che diede vita ad una nuova Hoding, Marco Polo International Holding Italy S.p.A., con il controllo di tutto il pacchetto.

Ormai concentrata al 100% sulla produzione di pneumatici per autovetture, Pirelli nel 2017 creò due nuove società preposte al controllo delle aree di business industrial e Consumer, e fu nuovamente quotata in borsa.

Lo sport e il calendario

A questo punto ricordiamo che il legame di Pirelli con il mondo dello sport non si limita unicamente alle competizioni automobilistiche in cui l'azienda è stata direttamente interessata quale fornitrice, ma si è espressa anche attraverso importanti operazioni di sponsorship, da quella storica dell'imbarcazione Luna Rossa a quella della squadra di calcio dell'Inter, durata dal '95 fino allo scorso anno, rafforzando ulteriormente il legame con la città.

Foto - Pirelli compie 150 anni
Foto - Pirelli compie 150 anni

A questo va doverosamente aggiunto il leggendario Calendario Pirelli, realizzato dal 1963 e non destinato al commercio ma realizzato in tiratura limitata per essere omaggiato a clienti Vip. Questo calendario è a tutti gli effetti una manifestazione artistica che ogni anno vede la partecipazione dei più celebri fotografi internazionali e delle più famose e belle attrici e modelle contemporanee, diventando però occasionalmente anche vetrina e di tematiche sociali.

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