L’Unione Europea è pronta a dare un taglio alla dipendenza dai chip dell’Asia per non trovarsi più in una crisi come quella dell’ultimo anno. Il grande piano dell’Europa sarà presentato l’8 febbraio con il nome di European Chips Act. L’annuncio è di Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, che ha parlato al termine del Consiglio Competitività a Lens, come riporta l’Ansa.
Fai-da-te
“Non siamo protezionisti”, spiega Breton, perché il disegno di legge servirà a “compensare” la dipendenza dell’Europa dall’Asia, soprattutto dalla zona di Taiwan, con “molti investimenti per rafforzare la ricerca, accogliere mega-fabbriche e avere gli strumenti che garantiscano la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Nessun altro dettaglio, in attesa di avere maggiori informazioni fra pochi giorni. Qualche anticipazione l’aveva però lasciata la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in occasione del primo annuncio dello European Chips Act, risalente a settembre.
Un ecosistema europeo
L’idea dell'Europa per superare la crisi dei chip è quella di “mettere insieme le capacità di ricerca, progettazione e sperimentazione”, invitando gli Stati membri a “coordinare gli investimenti nazionale e dell’Ue lungo l’intera catena del valore”.

L’obiettivo finale è creare “un ecosistema europeo dei semiconduttori che sia all’avanguardia, inclusa la produzione”, perché solo così “garantiremo la sicurezza dell’approvvigionamento e svilupperemo nuovi mercati per una tecnologia europea innovativa”.
Movimenti in Germania
Intanto, giungono notizie dalla Germania su Siltronic, produttore di chip tra i più importanti in Europa e nel mondo. Finita al centro di una proposta di acquisizione del colosso taiwanese GlobalWafer per 4,5 miliardi di euro, l’azienda rimarrà invece in mano tedesca.
Cos’è successo? La motivazione ufficiale è che l’Antitrust cinese ha dato il via libera all’operazione solo venerdì scorso, a pochi giorni dalla scadenza del termine fissato a ieri, dopo un processo di revisione durato 14 mesi, impedendo di fatto alle autorità tedesche di controllare bene le carte.
“Non è stato possibile completare tutti i passaggi necessari, in particolare la verifica dell’approvazione da parte dell’Antitrust cinese, che è stata rilasciata solo la scorsa settimana”, spiega un portavoce del ministero dell’Economia tedesco. È comunque possibile che GlobalWafer rilanci con una nuova offerta.
Fonte: Ansa