Nissan si prepara a diventare il primo grande produttore giapponese ad abbandonare del tutto lo sviluppo di nuovi motori termici per il mercato globale. Solo negli Stati Uniti continueranno a essere lanciati nuovi propulsori a combustione interna.
L’indiscrezione è stata riportata dalla Nikkei, la quale sottolinea che il costruttore nipponico si concentrerà prevalentemente sui modelli elettrici.
Proseguono gli studi sui motori ibridi
L’autorevole testata afferma che Nissan ha già interrotto lo sviluppo dei motori termici in Europa in vista delle stringenti normative antinquinamento Euro 7 che entreranno a regime nel 2025. I costi per adeguare i motori a benzina e diesel sarebbero troppo alti e, per questa ragione, la Casa avrebbe semplicemente rinunciato agli investimenti.
La decisione riguarderà anche i mercati di Cina e Giappone dove Nissan ritirerà progressivamente i propulsori con bielle e pistoni. Tuttavia, gli ingegneri continueranno a lavorare per rendere sempre più efficienti i motori dei powertrain ibridi e, secondo quanto dichiarato da una fonte interna a Nikkei, “nessun impianto verrà chiuso e non ci saranno posti di lavoro persi”.
15 nuove elettriche entro il 2030
Come detto, saranno solo gli Stati Uniti a vedere una nuova generazione di motori termici firmati Nissan. Qui, oltre a un’elettrificazione che procede più a rilento rispetto all’Europa, rimane ancora alta la domanda di SUV e pick-up a benzina.
In ogni caso, la riduzione di investimenti in ricerca e sviluppo porterà Nissan a risparmiare ogni anno circa 3,8 miliardi di euro. Buona parte di questi risparmi confluiranno nel piano di elettrificazione che porterà la Casa a introdurre 23 nuove auto elettrificate entro il 2030 (di cui 15 full electric). Alcuni di questi modelli monteranno le batterie allo stato solido proprietarie che, oltre ad una maggior efficienza, dovrebbero ridurre i costi di produzione.
Tra le prime novità per l’Europa ci sarà l’erede della Micra, destinata a diventare una compatta a emissioni zero ingegnerizzata da Renault e costruita nello stabilimento Renault ElectriCity nel nord della Francia.
Fonte: Nikkei