In questi giorni si corre la prima edizione dell’Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi, una manifestazione riservata alle sole auto elettriche della Casa (nello specifico Q4 e-tron ed e-tron GT) che si svolge su percorsi alpini. Base a Cortina d’Ampezzo e via, verso passo Falzarego, Pordoi, Tre Croci, Cimabanche, Fedaia e Giau, con tanto di tappe in notturna.

L’iniziativa è un bel banco di prova per le vetture elettriche, che si trovano ad affrontare, oltretutto nel contesto di una competizione, alcune condizioni limite, con temperature particolarmente rigide e forti pendenze. Ma come si comportano le auto elettriche in questo contesto?

Una dinamica particolare

Prima di tutto, sia l’Audi Q4 e-tron che la e-tron GT possono contare su un baricentro molto basso. Questo perché entrambe, pur sfruttando piattaforme diverse, hanno le batterie sotto il pianale. Avere il centro della messa posizionato molto vicino a terra aiuta a ridurre beccheggio e rollio e limita (oltre a rendere più rapidi) i transitori.

Questo si traduce in cambi di direzione più veloci e più precisi, in coricamenti laterali contenuti e in una generale maggiore stabilità in inserimento di curva e in percorrenza. Sfruttare queste caratteristiche dinamiche su percorsi tortuosi come quelli che si snodano tra le Dolomiti rende la guida estremamente fluida e naturale. A maggior ragione quando in una competizione come questo rally il ritmo si alza.

Audi driving experience a Cortina

La garanzia dell'integrale

C’è di più. Le Audi elettriche partecipano all’e-Rally sono tutte dotate di trazione integrale quattro elettronica, che per gestire la distribuzione della coppia motrice non usa organi meccanici ma centraline elettroniche (i due assali sono chiaramente indipendenti tra loro) e riesce così a trasferire la giusta percentuale di spinta in modo istantaneo ed estremamente preciso.

Questo tipo di trazione, che nelle versioni più evolute è dotata anche di differenziale autobloccante elettronico, asseconda le caratteristiche del percorso e le volontà del conducente garantendo un temperamento sportivo ma anche una salda presa sul terreno, pure se questo è caratterizzato da tratti innevati o a bassa aderenza.

Audi driving experience a Cortina

Discesa amica

C’è un’altra questione legata alla guida in montagna di un’auto elettrica, svincolata in questo caso dal discorso rallystico, ed è quella dei consumi. Per affrontare l’argomento bisogna subito partire da due punti chiave: l'auto elettrica al freddo si scarica più velocemente, ma in discesa si ricarica. Quest'ultimo aspetto è interessante in questo quadro perché quando si guida in montagna si affrontano chiaramente delle salite, più penalizzanti in termini di autonomia, ma anche tratti abbastanza scoscesi.

Può capitare quindi di arrivare nei pressi di una località sciistica o in cima a un passo con consumi abbastanza consistenti e autonomie relativamente ridotte, ma basterà guidare lungo “generose” discese per vedere il livello di carica della batteria salire anche in maniera rilevante.

E considerando un tragitto in cui la località di partenza è anche la destinazione finale di arrivo, guardando al trip computer, si può scoprire con piacere che un’auto elettrica, nel complesso, in montagna può avere percorrenze addirittura migliori di quelle che avrebbe su un chilometraggio analogo ma in pianura.