L'aumento dei prezzi del carburante è un tema ormai all'ordine del giorno, con valori in costante ascesa e febbraio che ha visto un +22,6% per la benzina e +23,3% per il gasolio. Impennate che sembrano non finire, a colpire sempre più duramente i portafogli degli automobilisti italiani.

E se il Governo si è già attivato, e lo farà ancora nei prossimi giorni, per cercare di limitare l'impatto della maxi bollette di luce e gas, per il momento non sembrano in vista interventi per calmierare i costi "alla pompa". Costi che riguardano sì i prezzi del petrolio, in aumento anche a causa dei venti di guerra (ora, pare, parzialmente rientrati) tra Russia e Ucraina, ma che (e lo sappiamo bene) hanno in accise e IVA le voci più pesanti.

Cosa sono le accise

Prima di fare i conti in tasca agli automobilisti, per capire quanto il caro carburanti pesa sui conti, è bene ricordare cosa siano le accise. Si tratta di "imposte applicate sulla fabbricazione o sulla vendita di specifici prodotti", tasse introdotte nel corso degli anni e mai più tolte.

Per quanto riguarda i carburanti, le accise sono state introdotte nel corso dei decenni, dalla crisi di Suez del 1956 alla riduzione delle tasse per i terremotati d'Abruzzo. Sovrattasse teoricamente temporanee entrate poi a far parte integrante dei prezzi di benzina e diesel e unificate in una voce unica. Sono cavalli di battaglia di vari politici, con campagne elettorali che spesso proprio di accise e del loro abbattimento parlano, ma sappiamo bene come poi nulla sia cambiato.

Attualmente, stando a quanto riportato dal Ministero dello sviluppo economico, su 1.000 litri di benzina le accise pesano per 728,40 euro, mentre per il gasolio il loro importo è di 617,40 euro. E poi c'è l'IVA, al 22%, che si calcola anche sull'accisa stessa. In definitiva, quindi, il peso del fisco sul litro di benzina si aggira intorno al 58% sulla benzina e al 55% sul diesel.

Caro carburanti, quanto ci costa

Per fare esempi tangibili abbiamo preso in considerazione alcune delle auto più vendute in Italia, una per ciascun segmento:

Abbiamo poi preso i prezzi medi sia al self service che al servito elaborati da Quotidiano Energia, mettendo a paragone i dati del 14 febbraio 2022 con quelli dello stesso giorno del 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Li trovate nella tabella qui sotto.

Anno Prezzo benzina litro Prezzo diesel litro
2018 Servito 1,691 1,560
2018 Self 1,560 1,426
2019 Servito 1,649 1,587
2019 Self 1,512 1,450
2020 Servito 1,700 1,592
2020 Self 1,555 1,444
2021 Servito 1,645 1,522
2021 Self 1,503 1,376
2022 Servito 1,969 1,849
2022 Self 1,836 1,712

Prendendo poi la capienza del serbatoio di ciascun modello, abbiamo fatto i conti per vedere quanto è aumentato il prezzo di un pieno di carburante. Qui sotto trovate i prezzi per un pieno self service:

Modello Serbatoio  Pieno 2018 Pieno 2019 Pieno 2020 Pieno 2021 Pieno 2022
Fiat Panda 38 59,28 57,456 59,114 57,114 69,768
Jeep Renegade 48 74,88 72,576 74,64 72,144 88,128
VW Tiguan 58 82,708 84,1 83,752 79,808 99,296
Mercedes GLE 65 92,69 94,25 93,86 89,44 111,28

Qui sotto invece trovate la tabella comparativa dei prezzi per un pieno al servito

Modello Serbatoio Pieno 2018 Pieno 2019 Pieno 2020 Pieno 2021 Pieno 2022
Fiat Panda 38 64,258 62,662 64,6 62,51 74,822
Jeep Renegade 48 81,168 79,152 81,6 78,96 94,512
VW Tiguan 58 90,48 92,046 92,336 88,276 107,242
Mercedes GLE 65 101,4 103,155 103,48 98,93 120,185

Aumenti mai così consistenti negli ultimi anni, dove non sono mancate fluttuazioni, ma che nel 2022 hanno visto salire di decine di euro i costi per  un pieno di carburante, per medie superiori al 22%. Per la Fiat Panda l'incremento è stato di 12 euro circa nel giro di 12 mesi, 16 per la Renegade, 20 per la Tiguan e 22 per la Mercedes GLE.