I concept dell'ultimo ventennio spesso, nello stile, si sono sempre avvicinati moltissimo ai modelli poi arrivati sul mercato, potremmo fare tantissimi esempi. In passato però la situazione era ben diversa, con le Case auto che sperimentavano spesso design e soluzioni tecniche difficilmente replicabili su larga scala.
Esempio perfetto erano tutti quei concept presentati ai Saloni dell'Auto negli Anni 50', tra questi in particolare la Ford FX-Atmos al Salone di Chicago del 1954. Con uno stile che sembrava essere uscito direttamente da un cartone animato, rappresentava la massima espressione stilistica dell'Ovale Blu.
Astronave su ruote
Questa concept, con la particolarità di avere delle alette sul retro come molti modelli dell'epoca, era dotata di una sorta di evoluzione della plancia degli aerei al posto del cruscotto.

La Ford FX-Atmos consentiva, a guidatore e passeggero, di avere una visione a 360 gradi di ciò che accadeva intorno all'auto, grazie anche a un cupolino realizzato in un unico pezzo di vetro. Un sistema già visto 2 anni prima sulla Lincoln Futura, altra stravagante concept destinata poi a prestare le proprie particolari forme alla Batmobile del telefilm anni '60.
Originali i gruppi ottici anteriori e posteriori appuntiti, che oggi fallirebbero i crash test Euro NCAP per la protezione dei pedoni.
Come si può vedere, Ford all'epoca ideò l'intero progetto prendendo spunto dai veicoli spaziali che si vedevano nei fumetti. Per questo motivo, ad esempio, l'impianto di scarico aveva terminali a forma di razzo e cloche al posto del tradizionale volante.


Ford dichiarò anche che il modello avrebbe utilizzato una tecnologia chiamata "Roadarscope". Questo nome primitivo in realtà descriveva qualcosa di molto simile ai moderni sistemi di guida autonoma di Livello 4. Nell'idea originale, questo innovativo sistema avrebbe dovuto consentire al guidatore di togliere le mani dal volante durante la marcia.
La concept nucleare
Il dettaglio però che rese davvero speciale e unica la FX-Atmos era il motore: Ford infatti parlò di motori a propulsione nucleare. Un sistema che, probabilmente, avrebbe dovuto riprendere - con dimensioni nettamente più piccole - quello dei sottomarini nucleari, nati nel proprio nel 1954 col varo dell'americano Nautilus.
Una rivoluzione capace di affascinare Ford, per la quale il futuro sarebbe stato alimentato dall'energia nucleare. Peccato però che oltre al roboante nome dall'Ovale Blu non siano mai arrivate specifiche tecniche, delle quali oggi si trovano informazioni incomplete e poco precise.
D'altra parte però lo stesso L.D. Crusoe, vice Direttore Generale Ford dell'epoca, aveva dichiarato come la FX-Atmos fosse solo un mero esercizio di stile e la meccanica non fosse al centro del progetto. Perché quindi perdere l'occasione per lanciare un'idea di propulsione futuristica come le forme dell'auto?