L’idea di un’auto capace di assumere fisionomie e ruoli diversi è stata esplorata molte volte da diverse concept car, e qualche volta è arrivata anche alla produzione. Come nel caso della Citroën C3 Pluriel del 2003, che poteva scoprirsi in diversi modi e all'occorrenza diventare addirittura un vezzoso pick-up.
Oltre vent'anni prima, nel 1978, Ford aveva portato all'estremo il concetto con la Fiesta Fantasy, una vera e propria multiruolo basata sulla prima generazione della popolare utilitaria, con la quale era possibile modificare l’allestimento in 5 modi diversi.
L'imbarazzo della scelta
La Fantasy era una sorta di variante "Targa", ossia una trasformabile con roll bar centrale fisso, un'idea inaugurata da Porsche nel '65 per la 911, ma con una differenza: la sportiva tedesca aveva tettuccio e lunotto asportabili (il secondo poi sostituito da uno fisso in cristallo) e basta, mentre la concept dell'Ovale Blu poteva montare diverse coperture e all'occorrenza fare a meno dei due sedili posteriori.


Poteva infatti assumere la fisionomia di una berlina a 4 porte e 4 posti o di una station wagon, oppure eliminare i sedili posteriori e adottare un hard top dal profilo più sportivo diventando una coupé 2 posti, e ancora rimpiazzarlo con una capottina posteriore ripiegabile diventando una cabriolet, oppure eliminare tutto lasciando libero il posteriore a mo' di cassone, da proteggere con una copertura sfruttando la ribaltina posteriore per il carico.
Per quanto curiosa e originale, questa soluzione presentava lo stesso inconveniente di fondo che aveva la già citata Pluriel, vale a dire la necessità di scegliere quale configurazione serviva prima di partire, e questo perché gli accessori necessari al "cambio d'abito" non potevano esser portati tutti con sé.


Ma se per la francese si trattava di capire se lasciare i montanti a casa o no, e anche tenendoli poteva comunque scoprirsi, per la Fiesta Fantasy la cosa era più complessa.
Forse sarà per questo che, malgrado l'idea divertente, la trasformista Ford non ebbe seguito. Mentre la scelta di presentarla al Salone di Chicago, benché si trattasse di un modello europeo sviluppato dall'Advanced Vehicle Operation, con base in Inghilterra, spiega il motivo per cui oggi la annoveriamo tra le concept dimenticate.
Cofano sigillato
L'ultima curiosità riguarda il motore, perché in Origine Ford aveva inserito questo prototipo nelle sue ricerche per la riduzione delle emissioni della gamma (altro tema piuttosto attuale) ma in realtà non si fa nessun accenno a cosa ci fosse sotto il cofano.
Con ogni probabilità si trattava di una base di serie, che poteva consistere in uno dei Kent 940 cc da 41 o 45 CV o nel 1.1 da 53 CV , o ancora nel 1.3 della serie Kent da 66 CV. Persino il 1.6 della sportiva XR2 avrebbe potuto nascondersi sotto il cofano, anche se crediamo che in quel caso, l'estetica sarebbe stata maggiormente caratterizzata.