La Volvo Embla, l’erede elettrica della XC90, è uno dei modelli più attesi dei prossimi anni. Nata grazie alla collaborazione con colossi hi-tech come NVIDIA, Luminar e Google, il SUV svedese sarà la prima Volvo nativa elettrica e rappresenterà un passo importante nel processo di abbandono dei motori termici voluto dal marchio.
Per vederla in veste ufficiale dovremo aspettare il 2023, ma abbiamo già provata a immaginarla con la nostra ricostruzione grafica esclusiva.
La carrozzeria è già “connessa”
Nell’elaborazione del render ci siamo ispirati alla Volvo Concept Recharge, dalla quale la Embla (un nome ancora non confermato ufficialmente) dovrebbe riprendere numerose soluzioni, a partire dal design. La portabandiera elettrica della Casa svedese punterà su uno stile dinamico con un’altezza non eccessiva e un passo generoso per ospitare il pacco batterie e, soprattutto, aumentare la spaziosità di bordo.
Fotogallery: Foto - Volvo Embla, il rendering di Motor1.com
Davanti la Volvo manterrà alcuni elementi caratterizzanti, come i fari LED a forma di Martello di Thor. Le linee della fiancata saranno pulite, ma anche muscolose con grandi cerchi in lega di forma aerodinamica con misura forse fino a 22”. Nel render, al posto degli specchietti sono presenti le telecamere come nella concept Recharge.

Il tetto dovrebbe essere bicolore e integrare il sensore LiDAR fornito da Luminar. Questo sarà “l’occhio” del SUV e permetterà di analizzare in tempo reale le condizioni del traffico inviando le informazioni al “cervello” della guida autonoma sviluppato da NVIDIA.

A tal proposito, l’Embla riceverà il sistema di “guida non supervisionata” Ride Pilot, il quale debutterà sui modelli offerti in California per poi arrivare anche in Europa. Tra l’altro, il sistema migliorerà costantemente con aggiornamenti over-the-air creati grazie ai dati raccolti dai vari modelli Volvo.
Esperienza di guida connessa ed efficiente
L’abitacolo della Embla sarà all’insegna del minimalismo e della connettività. L’infotainment si baserà sempre sul sistema operativo Android Automotive con una nuova “user experience” per migliorare l’intuitività dei comandi durante la guida.
A queste qualità, la Volvo affiancherà l’ecosostenibilità, con rivestimenti ricavati da materiali riciclabili per ridurre al massimo l’impiego di materie prime ottenute da filiere ad alto tasso di inquinamento.

Riguardo alle batterie, queste saranno sviluppate con la connazionale Northvolt e verranno integrate direttamente nel pianale per aumentare la solidità strutturale e ottimizzare il peso e la sua distribuzione. Volvo punta ad aumentare la densità energetica delle celle per incrementare del 50% l’efficienza rispetto alle batterie attuali. Nel lungo periodo (possibilmente entro il 2030), l’obiettivo è arrivare ai 1.000 km di autonomia.

Al momento è ancora presto per parlare di prestazioni, ma è molto probabile che il SUV offrirà la ricarica bidirezionale e la tecnologia V2G. Con queste funzioni l’Embla potrà diventare una sorta di grande “powerbank” per dare energia a strumentazioni elettriche o a un’intera casa.