La strada verso un futuro sostenibile impone un cambio di mentalità anche nei confronti dei valori. Ne sono convinte ormai anche le case auto che stanno dando sempre più importanza a materiali un tempo considerati "poveri". Sulla carta è una rivoluzione non facile da attuare soprattutto per chi produce beni di lusso, me è proprio così?

Recentemente, Henrik Fisker, nel presentare il suo SUV elettrico Ocean, si è soffermato proprio su questa idea, e nella convinzione che la sua clientela accetterà di buon grado un veicolo premium con rivestimenti in materiale riciclato pensando che è stato ottenuto ripulendo i mari e le spiagge dalla plastica e, naturalmente, se conserverà un aspetto gradevole. E che anzi, proprio questo ne diventerà il vero valore aggiunto.

Il lusso di essere davvero green

In effetti, più di un brand di fascia premium e non soltanto ha già avviato questo processo, iniziando spesso dalle nuove vetture ibride ed elettriche che per la loro particolare filosofia sono le più indicate per incarnare valori di sostenibilità, rispetto ambientale e attenzione alle risorse.

Questo perché, sebbene l'impegno per rendere meno impattante l'intera industria sia ormai globale e inizi dai processi produttivi, inviando con l'acquisizione delle materie prime e la loro trasformazione per arrivare alle fabbriche, all'energia e al consumo di acqua, suolo, l'interazione con il pubblico avviene sempre e comunque attraverso i prodotti finiti.

Dopo case come BMW e Lamborghini, che stanno lavorando per eliminare gradualmente la pelle naturale nel primo caso e ridurne lo spreco nel secondo riciclandola con oggetti di design, l'ultimo esempio arriva da Mercedes che ha avviato un complesso e articolato piano di riciclaggio e conservazione dei materiali, applicato in particolare alle sue ultime elettriche alto di gamma EQS ed EQE, ideali punti di congiunzione tra lusso e sostenibilità. Eccone i punti-chiave:

Mercedes, materiali riciclati e

UBQ, la plastica che viene dai rifiuti

La prima delle molte materie prime che Mercedes sta cercando di sostituire con surrogati sempre più eco-compatibili è la plastica, sia in quanto derivata dal petrolio sia in quanto non biodegradabile e molto difficile da smaltire senza generare ulteriore inquinamento.

Con la produzione delle prime serie di EQS ed EQB la Casa inizierà a utilizzare per componenti minori come alcune canaline dei cavi, un nuovo materiale chiamato UBQ, di fatto una plastica ricavata dai rifiuti alimentari domestici misti e non differenziati tra cui scarti alimentari e cartone, ma anche plastica non adatta al riciclaggio diretto e addirittura pannolini.

Questo materiale sarà successivamente sviluppato per utilizzi su superfici più estese come sottoscocca, passaruota e altri pannelli interni, una volta resa in grado di soddisfare i requisiti di robustezza e isolamento termico/acustico necessari per ciascun componente.

Mercedes, materiali riciclati e

Pelle naturale sì, ma a basso impatto

L'eco pelle sintetica ha già affiancato quelle originale e pregiata superandola per diffusione su gran parte dei rivestimenti, ma per ora chi lo desidera può continuare ad avere interni rivestiti in cuoio di origine animale. A questo però è applicato un rigido protocollo che mira a combattere lo spreco e il consumo di risorse, oltre che l'inquinamento, in fase di lavorazione, in accordo con gli standard del Leather Working Group a cui, dopo Bentley, ha aderito anche la Casa di Stoccarda.

Dal 2023 Mercedes-Benz offrirà soltanto pelle prodotta e lavorata in modo 100% sostenibile, dall'allevamento degli animali da cui è ricavata (un'industria che lavora di pari passo con quella della carne) fino alla conciatura con solventi e sostanze vegetali prive di cromo ottenute, ad esempio, da gusci di chicchi di caffè o da castagne.

In questo protocollo sono inclusi sia rigidi standard a tutela del benessere degli animali sia garanzie sul fatto che queste attività non implichino eccessivi consumo di suolo, deforestazione e attività inquinanti.

Mercedes, materiali riciclati e

Anche Mercedes, inoltre, utilizza in misura sempre maggiore tessuti e rivestimenti naturali oppure ricavati da filo sintetico ottenuto dalla trasformazione di bottiglie di plastica e vecchie reti da pesca, esattamente come fanno anche diversi altri costruttori come Hyundai e Seat.

Mercedes, materiali riciclati e

Metalli "verdi"

Ultimo passaggio, di cui si parla già da tempo e che vede l'impegno di diverse Case, è l'utilizzo di metalli estratti e lavorati con metodi non impattanti ed energie rinnovabili. Qui il processo non è facile, essendo la metallurgia uno dei settori in cui si lavora nelle condizioni più estreme, tuttavia proprio Mercedes, seguita da Volvo, BMW e altri costruttori (tra cui recentemente anche Volkswagen) ha annunciato investimenti in aziende che operano con nuovi processi a ridotte emissioni di CO2.

Un buon esempio arriva dalla concept Vision EQXX, prototipo che oltre a mostrare uno sviluppo efficiente della propulsione elettrica verso i 1.000 km di autonomia reale, è un autentico laboratorio di soluzioni sostenibili a cominciare proprio dai materiali e dalla struttura realizzata in acciaio a basso spessore lavorato con un processo ad arco voltaico elettrico anziché nella tradizionale fonderia.

Mercedes, materiali riciclati e

Questo materiale è già impiegato per alcuni lamierati di Classe A, C, E ed EQE, insieme ad acciai forniti da aziende che li producono utilizzando una percentuale di materia prima riciclata da veicoli rottamati, riducendo le emissioni del processo estrattivo. Los tesso accade già ora con l'alluminio della scocca della nuova SL, costruito con leghe composte in varie percentuali, fino anche al 100%, da alluminio di recupero.

Come più volte annunciato, poi, dal 2025 Mercedes introdurrà nella produzione di serie delle sue vetture un nuovo acciaio "green" prodotto dalla svedese H2 Steel che utilizza idrogeno al posto del tradizionale coke e che riesce quindi a produrre metallo di qualità con un processo totalmente privo di elementi fossili.