La Range Rover Sport si svela nella sua terza generazione. Dopo 9 anni di onorato servizio, il SUV premium si rinnova completamente e lo fa partendo dalla base, quella costruttiva, che è la piattaforma condivisa con la più grande Range Rover. Lo stile si affina, l’attenzione per i dettagli interni e la cura dei passeggeri aumenta e, il tutto, senza tralasciare le doti dinamiche che promettono prestazioni elevate su asfalto e fuori.
Ricca la gamma motori, che nel 2024 viene completata da una versione 100% elettrica. Si parte coi sei cilindri mild hybrid benzina, da 360 CV e 400 CV, e mild hybrid diesel, con potenze di 250 CV, 300 CV e 350 CV. L'ibrida plug-in, con il 3.0 sei cilindri e circa 90 km di autonomia in elettrico, è offerta con 440 CV o 510 CV, e infine al top della gamma, perlomento per ora, il V8 Twin Turbo da 530 CV. Su tutte è di serie il cambio automatico ZF a 8 rapporti. La Range Rover Sport è già ordinabile e arriva in concessionaria a settembre 2022 con prezzi da circa 90.000 euro.
Elegante e sportiva allo stesso tempo
Sulla nuova Sport, il design delle Range Rover più moderne viene ulteriormente affinato e i tratti stilistici enfatizzati. Il corpo carrozzeria sembra quasi ricavato dal pieno grazie alle superfici smussate e raccordate, come per esempio nella parte frontale, o a dettagli come le maniglie a scomparsa e l’estrattore posteriore poco pronunciato.

Non possono ovviamente mancare i tratti distintivi del modello, come il tetto che scende deciso verso la cosa e le spalle laterali pronunciate. Nella parte bassa, le fiancate sono solcate da una linea che sale verso la coda.

Lo sguardo è affilato e sembra far apparire la Range Rover Sport molto sicura di sé. Sono dotati di tecnologia Matrix LED, con 1,3 milioni di microspecchi per poriettore. Al posteriore, invece, si concentrano gran parte delle novità, a partire dai gruppi ottici sottili e immersi in una fascia nera che arricchisce un portellone pulito e regolare.


Proporzioni e linee muscolari ed essenziali, dunque, per un corpo carrozzeria lungo poco meno di 4,95 metri, alto 1,82 metri, largo 2 metri (a specchietti ripiegati) e con un passo di ben 3 metri. Il bagagliaio ha un valore minimo di 647 litri.
Salotto minimale che ti cancella il rumore
Nell’abitacolo si respira quell’atmosfera di tecnologica e raffinata semplicità che passa per superfici regolari e un’interfaccia uomo-macchina semplificata. Così come sulla Range Rover, sul tunnel ci sono pochi comandi, tra cui i rotori per la regolazione del clima con schermo integrato, e altri che invece sono ad azionamento tattile.

Gli altri input si danno attraverso il generoso display da 13,1 pollici del sistema PiViPro. È ricurvo, come seguisse l’andamento della planci, per un effetto davvero elegante. L’infotainment integra, tra le varie cose, un’intelligenza artificiale che impara dagli utilizzi del guidatore, l’assistente vocale Alexa, Apple CarPlay e Android Auto wireless e tanto tanto altro. È aggiornabile over-the-air in tutte le sue funzioni. Il cruscotto digitale è da 13,7 pollici, completamente configurabile a piacimento.


Alta la qualità percepita dei materiali utilizzati per l’abitacolo, così come del resto sono tante le possibilità di personalizzazione: tra i rivestimenti più interessanti, quelli di Ultrafabricks, tessuti sintetici che sono più leggeri del 30% rispetto alle classiche fodere in pelle animale, comunque sempre disponibili.

Il passo generoso e lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori cresciuto di oltre 3 cm garantiscono un abitacolo accogliente che sa coccolare attraverso tecnologie quali la cancellazione attiva del rumore – attraverso dei microfoni esterni e degli speaker interni integrati nei poggiatesta – e un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria, capace di escludere anche patogeni quali il Covid-19.
Sulla Range Rover Sport di terza generazione debutta anche l’impianto audio Meridian Signature Sound System con 29 speaker e 1.430 Watt di potenza.
Dinamica di guida al top grazie alla tecnologia
Da una Ranger Rover Sport ci si aspetta il massimo in termini di dinamica di guida sia sulle strade asfaltate che sui percorsi meno civilizzati. Da questo punto di vista, gli ingegneri inglesi hanno optato per la piattaforma MLA-Flex, più rigida torsionalmente del 35% rispetto alla precedente. È in grado di ospitare una sovra-centralina, aggiornabile over-the-air, per il controllo elettronico integrato del telaio il cui compito è coordinare il funzionamento di sistemi quali lo smorzamento attivo del rollìo o le sospensioni dinamiche ad aria.
Il primo, il Dynamic Response Pro, sfrutta un impianto a 48V per erogare una coppia di 1.400 Nm applicata su ogni asse utile a tenere l’assetto più piatto possibile. Le sospensioni ad aria, invece, variano la pressione all’interno degli ammortizzatori monitorando i fattori esterni ben 500 volte al secondo.


Per affinare il feeling di guida ci sono poi le 4 ruote sterzanti, con le posteriori ruotano fino a 7,3 gradi, un differenziale elettronico e il sistema di Torque vectoring che agisce sull’impianto frenante. La trazione è di tipo integrale permanente intelligente, con il sistema Terrain Response 2 che fa un ulteriore salto avanti con il Cruise Control per l’off-road. Qualora vi venissero strane idee, sappiate che la capacità di guado è di ben 90 cm.