La tradizione dei veicoli commerciali in Volkswagen affonda le sue radici pochi anni dopo quella della prima automobile ed è proprio per questo che la Casa ha costruito, oltre 65 anni fa, il primo stabilimento vicino a quello storico di Wolfsburg. 

Il complesso di Hannover, negli anni diventato anch'esso una pietra miliare, è anche uno di quelli coinvolti più attivamente nel piano di conversione all'elettrico, iniziato qualche anno fa in preparazione all'arrivo del nuovo Multivan e soprattutto dei van elettrici ID. Buzz e ID.Buzz Cargo, le due varianti del primo veicolo commerciale su piattaforma MEB.

L'idea vincente

Se il Maggiolino si deve alle idee innovative di Ferdinand Porsche, per il primo Transporter, noto con il codice di progetto "Typ 2", il merito è tutto di Ben Pon, importatore olandese della Volkswagen che nel 1949 suggerì alla dirigenza di derivare un modello commerciale dal versatile pianale della berlina.

La prima generazione, o T1, arrivò già nel 1950, ed ebbe un tale successo che lo stabilimento di Wolfsburg, riattivato faticosamente dopo la guerra, presto non poté più soddisfare la domanda. Oltre 230 città tedesche si candidarono come sede del nuovo stabilimento ma la dirigenza Volkswagen finì per scegliere Hannover, ben collegata a livello sia ferroviario sia fluviale. La fabbrica fu costruita in meno di un anno tra il '55 e il '56 e iniziò subito la produzione.

La fabbrica dei commerciali Volkswagen di Hannover

Da quel momento ad oggi Hannover ha vissuto una costante espansione sia produttiva sia tecnologica: dai suoi cancelli non sono usciti soltanto tutte le generazioni del Transporter, ossia le classiche T1, T2 e T3 a motore posteriore e le successive con architettura a motore anteriore, dalla T4 all'attuale T7, superando i 9 milioni di veicoli già qualche anno fa, ma anche componenti per altri marchi del Gruppo.

Il reparto fonderia e lastroferratura, ad esempio, produce le scocche complete per Porsche Panamera, cosa che dà l'idea del livello qualitativo raggiunto da questo impianto.

L'era moderna

L’aumento del ricorso all’automazione così come la strategia di digitalizzazione nella produzione hanno consentito di innalzare ancora gli standard in preparazione all'avvento dei primi modelli elettrificati ed elettrici. Proprio il reparto carrozzerie ha ormai processi altamente automatizzati, del 77% nella produzione del T6.1, il modello commerciale più recente, e addirittura nel 93% per quanto riguarda il Multivan, modello passeggeri rinnovato 2 anni fa.

La fabbrica dei commerciali Volkswagen di Hannover

Grazie alla digitalizzazione, i responsabili dell’impianto possono supervisionare
contemporaneamente diverse stazioni da una singola postazione di controllo e sono
costantemente connessi agli impianti tramite un dispositivo digitale smartwatch che invia loro segnali se occorrono componenti o è in programma un intervento di manutenzione

Nel 2019 è entrata in funzione di una nuova linea di finitura avvenuta due anni fa, mente nel 2021 è stato avviato uno specifico impianto per la verniciatura bicolore dei Multivan e ora anche di ID. Buzz.

La fabbrica dei commerciali Volkswagen di Hannover

Il furgone elettrico, arrivato da pochissimo a rimpolpare la famiglia deli nuovi modelli 100% elettrici I.D., è il primo di una serie di quattro modelli a batteria, per vari marchi del Gruppo che Hannover accoglierà in produzione nel giro di pochi anni, obiettivo dell'ultimo rinnovamento della fabbrica, parzialmente ristrutturata e ampliata tra il 2018 e il 2019.

Con l'arrivo di ID. Buzz che ha seguito Multivan, disponibile anche in versione ibrida, Hannover produce dunque 3 modelli con motorizzazioni differenti: tradizionali, ibride e 100% elettriche. La logistica automatizzata utilizza veicoli da trasporto che si muovono autonomamente spostando i componenti direttamente dai magazzini alle linee, che sono multipiattaforma e consentono di produrre i 3 modelli (4 considerando le due varianti di ID. Buzz) su due linee principali.

Parallelamente, l'azienda ha avviato corsi di formazione continui per il personale a tema elettromobilità, ma anche energia ed efficientamento, per coinvolgerli nel processo evolutivo della fabbrica, con un ampio ricorso alla formazione virtuale in cui i dipendenti apprendono i nuovi processi attraverso occhiali VR.

Impatto ambientale dimezzato entro il 2025

Hannover rientra nel piano "Change4Factory" che ha reso le fabbriche non soltanto più efficienti sotto l'aspetto logistico e produttivo ma ovviamente prevede anche un'evoluzione sul piano energetico e dell'impatto ambientale che in questo caso ha l'obiettivo di ridurre del 50% entro il 2025 rispetto ai valori del 2010 per arrivare gradualmente ad azzerarlo per il 2050.

Quello dei commerciali è uno degli stabilimenti della Bassa Sassonia in cui Volkswagen ha concentrato l'investimento di 21 miliardi di euro per passare alla totale conversione elettrica. Nel frattempo è previsto che il reparto carrozzerie produca scocche anche per modelli Bentley e che Hannover diventi anche il centro di riferimento per lo sviluppo della guida autonoma.

La fabbrica dei commerciali Volkswagen di Hannover

Gli interventi sono già iniziati con un piano di riduzione dei rifiuti e del consumo energetico in tutti i reparti, soprattutto quello della verniciatura, mentre la compensazione della CO2 anche qui è in progressivo aumento grazie a progetti per favorire l'espansone delle aree verdi e l'aumento della biodiversità direttamente nei dintorni del comprensorio.

La scheda di Hannover

Inaugurazione 1956
Proprietà Volkswagen Group
Collocazione Hannover, Bassa Sassonia, Germania
Superficie complessiva n.d.
Dipendenti impiegati circa 4.000
Capacità produttiva 130.000 veicoli l'anno
Altre attività Produzione e verniciatura scocche
Modelli attualmente prodotti Transorter T6.1, Mulivan, ID. Buzz
Modelli storici più importanti prodotti Transporter (tutti), LT, Taro, Amarok
Modelli di prossima produzione Vari elettrici

Fotogallery: La fabbrica di Hannover, casa dei commerciali Volkswagen