Altri tre mesi, con una sforbiciata ancora più ampia. Emergono nuovi particolari sul quello che dovrebbe essere il prossimo taglio delle accise, allo studio del Governo in vista dell’estate, quando tanti automobilisti si metteranno al volante per godersi un po’ di meritato riposo.
Le ultime indiscrezioni le ha diffuse il Messaggero, parlando non solo di una nuova proroga del provvedimento che riduce temporaneamente le tasse sui carburanti, ma anche di un intervento più generoso.
35 cent fino a settembre
Prima di tutto, la misura potrebbe rimanere in vigore fino all’8 settembre, invece di terminare l’8 luglio, data prevista al momento: in pratica, giusto il tempo di coprire tutto il periodo delle vacanze, sperando che gli scenari geopolitici prendano poi una piega diversa.
Dall’altro lato, l’esecutivo starebbe valutando di alzare lo sconto di altri 5 centesimi, passando dagli attuali 30,5 centesimi (25 centesimi più 5,5 centesimi di Iva, fissata al 22%) a 35 centesimi. Per finanziare questa operazione, bisognerà però trovare diversi miliardi di euro.
Si sale ancora sulla rete
Come già raccontato nei giorni scorsi, una delle idee che circolano a Palazzo Chigi è di approvare un decreto ad hoc per le tematiche energetiche, chiamato Aiuti 2, per far fronte a un argomento caldissimo: mancano solo due settimane e mezza prima che sia troppo tardi. Nel testo troverebbero spazio anche le misure contro il caro bollette.
Nel frattempo, i prezzi di benzina e diesel continuano a crescere. I rialzi riguardando soprattutto il gasolio – in aumento sui mercati internazionali all'ingrosso –, che sale in media di 2,4 centesimi rispetto a venerdì, sia al self che al servito.
In discesa invece il petrolio, con il Brent – riferimento europeo – a 112-113 dollari al barile e il WTI – riferimento americano – a 109-110 dollari/barile: tre giorni fa viaggiavano rispettivamente a 120-121 $/b e a 118-119 $/b.
I prezzi alla pompa
Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.
Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 2,075 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 2,066 e 2,085 euro/litro (media no logo a 2,061 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 2,030 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 2,026 e 2,046 euro/litro (no logo a 2,028 euro/litro).
Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,203 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 2,147 e 2,276 euro/litro (no logo 2,109). La media del diesel è arrivata invece a 2,163 euro/litro, con i singoli player tra 2,125 e 2,230 euro/litro (no logo 2,075).
Il Gpl si muove infine tra 0,834 e 0,850 euro/litro (no logo 0,819), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,700 e 1,920 euro/kg (no logo 1,780).
Prezzi benzina e diesel al 20 giugno 2022
Tipo rifornimento | Benzina (€/litro) | Diesel (€/litro) |
Self service | 2,075 | 2,030 |
Servito | 2,203 | 2,163 |