Elettrificazione, digitalizzazione e guida autonoma. Questi tre aspetti sono estremamente collegati tra di loro, con tanti costruttori che stanno investendo risorse importanti per rendere le auto del futuro non solo sostenibili, ma anche sempre più sicure e connesse.
A dimostrarlo è l’accordo siglato tra Stellantis e aiMotive. Il gruppo ha acquisito la startup ungherese per rafforzare ulteriormente lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche che saranno alla base dei veicoli del domani.
A pieno regime dal 2024
aiMotive ha sede a Budapest, in Ungheria, mentre gli uffici sono in Germania, Stati Uniti e Giappone, con un totale di oltre 200 dipendenti specializzati. In concreto, aiMotive si affianca ufficialmente a Stellantis come consociata, mantenendo la sua indipendenza e il suo spirito di startup, come come il suo attuale CEO; Laszlo Kishonti.
Nei prossimi mesi Stellantis creerà un consiglio d’amministrazione per monitorare le azioni di aiMotive, mentre il brand lavorerà insieme al gruppo di Carlos Tavares, pur continuando a vendere i suoi prodotti anche ad altri partner in tutto il mondo.
Il ventaglio di prodotti dell'azienda ungherese è oggi composto da quattro prodotti: aiDrive (un software integrato per la guida autonoma), aiData (calcolo ed elaborazione dati basati sull’intelligenza artificiale), aiWare (know-how e proprietà intellettuale per i microchip in silicio) e aiSim (simulazione software per lo sviluppo della guida autonoma).
In che modo questa acquisizione darà una mano a Stellantis? Le innovazioni di aiMotive saranno inserite nelle tre piattaforme tecnologiche attualmente in fase di sviluppo. STLA Brain, STLA SmartCockpit e STLA AutoDrive verranno implementate nel 2024 nelle nuove architetture dei veicoli (STLA Small, Medium, Large e Frame) dando così l’avvio a una nuova fase della strategia di digitalizzazione di Stellantis.
Il fondatore e CEO dell'azienda ha commentato:
“Nel 2015 ho fondato un’azienda dedita allo sviluppo di tecnologie in grado di plasmare il futuro della mobilità per tutti. Sono contento che sette anni più tardi siamo in grado di contribuire alle ambizioni di Stellantis e lavorare insieme per offrire a milioni di clienti auto migliori, più sicure e più intelligenti.”
Chissà, quindi, quali saranno i primi modelli ad equipaggiare questa tecnologia. Non resta che scoprirlo nei prossimi mesi.