L'inizio del nuovo anno come di consueto porta a guardare con curiosità alle novità e alle celebrazioni che ci attendono nei prossimi 12 mesi. Nell'anno ormai trascorso, però, tra tanti anniversari festeggiati con la dovuta enfasi ce ne sono stati anche alcuni che sono invece passati relativamente in silenzio. Tra questi, quello della Fiat X1/9, l'insolita spider che ha festeggiato pochi giorni prima di Natale il suo cinquantesimo anniversario.

Al di là delle sue caratteristiche originali, questa piccola spider vanta una storia particolare, nata in modo addirittura turbolento che ne fa la testimone di un'epoca passata in cui il rapporto tra costruttori, carrozzerie e centri stile era molto diverso da quello di oggi.

In principio fu la Runabout

La storia di un'auto decisamente originale, almeno per il marchio Fiat, prede spunto da un esperimento altrettanto particolare, quello condotto nel '69 da Bertone che al Salone di Torino presenta lo studio per una due posti dalle forme accattivanti disegnata da Marcello Gandini e battezzata Runabout, costruita utilizzando la meccanica della Autobianchi A112.

L'idea di base è quella di dar vita a una vetturetta sportiva che prenda spunto da un modello di serie per contenere i costi ma possa essere usata sia come veicolo ricreativo sia eventualmente come base per le competizioni. La caratteristica originale sta nel fatto che la meccanica di partenza è prelevata da un'auto con motore e trazione anteriori e trasferita sull'asse posteriore.

Autobianchi A112 Runabout by Bertone

Autobianchi A112 Runabout by Bertone

Lo sviluppo

La concept incanta pubblico e critica e suggerisce di portare avanti il progetto per un'auto da produrre in serie. Tuttavia, per quanto riguarda Autobianchi più che creare un'auto così diversa da quella d'origine si preferisce lavorare direttamente sull'evoluzione sportiva della A112 con il coinvolgimento di Abarth.

Nel frattempo, altri esperimenti, come quello condotto da Giotto Bizzarrini con la 128 da competizione dotata di meccanica posteriore suggeriscono a Bertone di spostare l'attenzione su marchio Fiat, che in quegli anni ha in listino le sportive derivate dalla 850, tra cui la 850 Spider prodotta proprio dalla carrozzeria torinese, con una meccanica però un po' superata e il motore longitudinale montato a sbalzo dietro l'asse.

Fiat X1-9 1972, la meccanica

Fiat X1-9 1972, la meccanica

La cronaca racconta che è proprio una visita di Gianni Agnelli agli stabilimenti Bertone, per discutere vari progetti tra cui anche l'erede della stessa 850 Spider, a far scattare la scintilla nei confronti della Runabout rimasta fino ad allora congelata. Detto fatto, l'auto viene trasferita alla Fiat e ri-ingegnerizzata per diventare un modello di serie.

Per la nuova vettura, i progettisti mantengono l'idea di trapiantare un gruppo propulsore compatto con motore trasversale sull'asse posteriore, in modo da bilanciare meglio le masse e creare un'auto dalle prestazioni e dalla dinamica superiori. La scelta cade su motore e trasmissione della Fiat 128, la prima vettura di serie a trazione anteriore affiancata già nel '71 dalla compatta Fiat 127 di identica impostazione.

Fiat X1-9 1972, il profilo

Fiat X1-9 1972, il profilo

Fiat X1-9 1972, gli interni

Fiat X1-9 1972, gli interni

Il debutto

La nuova sportiva entra in produzione nelle ultime settimane dell'anno con carrozzerie realizzate e rifinite da Bertone: la linea conserva l'ispirazione di Gandini nella forma a cuneo, ma la struttura evolve da quella di una barchetta con roll-bar posteriore a una "targa" con tettuccio asportabile che trova posto nel cofano anteriore, secondo una soluzione inaugurata qualche anno prima dalla Porsche 911.

Fiat X1-9 1972, posteriore

Fiat X1-9 1972, posteriore

Il nome con cui viene presentata ufficialmente il 22 dicembre '72 al Parco delle Madonie, è in realtà quello del codice di progetto, X1/9, scelto in assenza di alternative convincenti per sottolineare l'originalità del progetto. In realtà, la nuova spider completa indirettamente la gamma della 128, che ha in gamma una coupé ma non un modello "aperto", condividendo il motore 1.3 da 75 CV della 128 Rally e alcun componenti di freni e sospensioni.

Altri, tra cui il telaio, arrivano invece dalla Lancia Stratos, che ha un'impostazione meccanica molto simile. Sulla X1/9, però, la linea più bassa della carrozzeria costringe a inserire un vistoso coperchio sopra al motore, che diventa un altro dei suoi elementi caratteristici.

Fiat X1-9 1972, una variante per il mercato USA

Fiat X1-9 1972, una variante per il mercato USA

L'evoluzione

Malgrado le ambizioni, che guardano in modo particolare al mercato nordamericano, terreno fertile per le sportive di questo tipo, forse nessuno immagina che la X1/9 abbia davanti una carriera destinata a durare per ben 18 anni e superare le 170.000 unità, traguardo raggiunto con pochissime evoluzioni.

Fiat X1-9 Five Speed 1978

Fiat X1-9 Five Speed 1978

Fiat X1-9 Five Speed 1978, il posteriore

Fiat X1-9 Five Speed 1978, il posteriore

Sostanzialmente, infatti, in tutto questo periodo l'auto subisce soltanto un restyling, nel '78, quando si adottano paraurti di tipo americano, più massicci, e un coperchio del vano motore più alto che tradisce l'arrivo di un'unità di cilindrata maggiore.

Fiat X1-9 Five Speed 1978, i nuovi interni

Fiat X1-9 Five Speed 1978, i nuovi interni

Il 1.3 lascia infatti spazio a un nuovo 1.5 da 85 CV accompagnato da un cambio a cinque marce a cui si deve la denominazione ufficiale "Five Speed" che identifica il nuovo modello, riconoscibile anche per i nuovi interni. La velocità passa dai precedenti 170 a oltre 180 km/h, mentre il peso aumenta di una quarantina di kg, fermandosi a quota 920.

Bertone X1-9 1982

Bertone X1-9 1982

Nel 1980, un po'come accade con la 124 Spider Europa di Pininfarina, il marchio Fiat scompare dal cofano della X1/9: da quel momento l'auto è venduta con il solo badge di Bertone, che si occupa per intero anche di assemblaggio e finitura nel suo stabilimento di Grugliasco per i successivi nove anni, fino all'uscita di scena celebrata dall'edizione speciale battezzata Gran Finale.

Bertone X1-9 Gran Finale 1989

Bertone X1-9 Gran Finale 1989

Bertone X1-9 Gran Finale

Bertone X1-9 Gran Finale

Lo sport

Visto il telaio raffinato e le ottime qualità dinamiche, la X1/9 diventa quasi subito anche una interessante auto da competizione, specialmente per attività che richiedono agilità come le cronoscalate e gli slalom.

In realtà, potrebbe avere anche una promettente carriera rallistica, visto che il prototipo X1/9 Abarth sviluppato dal reparto corse Fiat, che ci trapianta il motore da 200 CV della 124 Abarth, è giudicata superiore sia alla stessa 124 sia alla Stratos. I programmi del Gruppo Fiat tuttavia ne frenano i possibili ulteriori sviluppi, privilegiando altri modelli come la Lancia Beta Montecarlo per l'attività in pista e la Fiat 131 Abarth per i rally. In pista e nelle gare in salita si distingue invece l'altrettanto scenografica Icsunonove Dallara, riconoscibile anche per l'enorme alettone di coda.

Fotogallery: La Fiat X1/9 1972-1989