Lamborghini diventerà una Casa a zero emissioni. Come tutte. Lo ha comunicato direttamente lo scorso anno, quando ha anche detto che il suo primo modello a batteria sarebbe arrivato nel 2028. Però ai piani alti di Sant’Agata Bolognese, l’idea è quella di creare una nuova famiglia di modelli anziché andare a sostituire le eredi di Aventador, Huracan e Urus.
Il direttore tecnico di Lamborghini, Rouen Mohr, intervistato da Motor1.com US durante la 24 Ore di Daytona, è stato chiaro su questo: le auto elettriche sono necessarie, ma con la tecnologia attuale non si può pensare di abbandonare del tutto i motori endotermici.
La tecnologia non è matura
Una buona notizia, quindi, per i petrolhead più accaniti, che possono ancora sognare di sentire arrivare una Lamborghini da lontano, oltre che vedersela sfrecciare a razzo davanti agli occhi.
“Crediamo che sulle supersportive non sia ancora il momento giusto per passare all’elettrico puro – ha detto Mohr –. E crediamo che non sarà il momento giusto neanche tra cinque o sei anni. Non vogliamo creare modelli ad alte prestazioni che abbiamo un peso eccessivo. Inoltre, non vogliamo che le prestazioni dipendano eccessivamente dallo stato di carica della batteria e dalle temperature”.

La Lamborghini Sian, dotata di powertrain ibrido
Si parte dalla 2+2
Ma allora, cosa ci si deve aspettare nei prossimi anni da Lamborghini? Intanto, si lavora alla sostituta della Aventador, che dalle foto che la ritraggono ancora camuffata mostra ancora un’impostazione “vecchio stile” con un enorme scarico piazzato al centro del posteriore. Sarà ibrida, come ibrida sarà l’auto che arriverà dopo la Huracan. Poi sì, l’elettrica come detto arriverà. Non sarà una coupé a due posti, bensì un modello più versatile, con abitacolo 2+2.
“Le auto pensate per essere usate tutti i giorni sono una cosa diversa dalle supercar – ha detto Mohr –. Già oggi ci sarebbe spazio per una Lamborghini elettrica, ma dobbiamo aspettare il momento giusto per arrivare sul mercato. I nostri clienti si aspettano da noi qualcosa di eccezionale: qualcosa che non possono trovare rivolgendosi a un altro costruttore”.
“Per il momento – ha concluso Mohr – crediamo che per il segmento delle supersportive e delle sportive il motore a combustione dotato di modulo ibrido sia ancora la scelta migliore”.