L’Italia sempre più vicina alla Germania. E non solo per dire “no” alle proposte Ue che prevedono l’introduzione dell’Euro 7 e lo stop a benzina e diesel dal 2035. Ma anche per quanto riguarda i viaggi in autostrada.
La grande viabilità italiana potrebbe infatti seguire un modello simile a quello delle “autobahn” tedesche, dove gli automobilisti possono circolare senza limiti di velocità. La proposta è già sul tavolo del ministero dei Trasporti e viene spiegata al programma radiofonico 24 Mattina dal vicepremier Matteo Salvini.
Valutazioni in corso
“Stiamo lavorando al nuovo Codice della Strada e ragioneremo anche sui limiti di velocità nei tratti autostradali”, annuncia il titolare del Mit. “Stiamo facendo tutte le valutazioni, perché ci sono tratte autostradali ampie, dove sul modello tedesco si potrebbe pensare anche di aumentare i limiti di velocità, visto il basso tasso di incidentalità”.
Salvini spiega poi la ratio della proposta: “Purtroppo la stragrande maggioranza dei morti non è più in autostrada, ma sulle strade extraurbane. Quindi, con buonsenso, si potrebbero aumentare in alcuni tratti e diminuire in altri. Però ci stiamo lavorando con i tecnici, perché la velocità non è una scelta politica”.
“L’auto elettrica? Inquina di più”
Non si parla quindi di eliminazione totale dei limiti di velocità, ma solo di aumenti e diminuzioni in certe tratte. L’intervista è poi occasione per fare un bilancio sul vertice a Strasburgo con i colleghi europei scettici sui dossier Euro 7 e stop al 2035:
“Costringere tutto il continente a passare solo all’elettrico, senza altre soluzioni ugualmente meno inquinanti – ribadisce il vicepremier –, significa consegnarsi mani e piedi alla Cina. Perciò coi ministri tedesco e altri contiamo di essere in maggioranza per dire che la transizione ecologica è fondamentale, ma non può essere fatta con imposizioni, obblighi e divieti”.
In più, secondo Salvini, non solo “l’elettrico costa di più”, ma “nel suo ciclo completo, a volte, inquina anche maggiormente”. Parole che in realtà stonano con alcune ricerche. “Mi diceva il collega tedesco che in Germania ci sono 1 milione di auto elettriche e non riescono a starci dietro con la ricarica. Quanti italiani hanno presso un’auto elettrica e l’hanno ridata indietro perché mancano le stazioni di ricarica? Noi stiamo cercando di installare le colonnine, ma pensate alle grandi città e non solo. È complicato e non si può fare in poco tempo per imposizione”.
“Non possiamo passare dal gas russo all’elettrico cinese – conclude il ministro –. Chiediamo di aggiungere al dossier i nuovi carburanti alternativi”. Dalle frasi di Salvini, sembra comunque esclusa una richiesta di rinvio oltre il 2035.